Grazie alle agevolazioni fiscali sulla prima casa è possibile risparmiare notevolmente in occasione dell’acquisto di un immobile grazie ad un’aliquota molto bassa che, però, è vincolata a determinati requisiti in merito ai quali l’Agenzia delle Entrate ha fatto luce. Leggi la circolare n. 27/E del 13 giugno 2016.
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Bonus prima casa: cosa è e come viene applicato
Quando si parla di bonus fiscale sulla prima casa si fa rifermento ad un’imposta di registro ridotta. La riduzione, ovviamente, varia in relazione alle dalle specifiche caratteristiche dell’immobile. Com’è facile immaginare, con il bonus prima casa si ha a che fare con un vantaggio davvero molto importante che consente di risparmiare notevolmente sull’acquisto di immobili di vario genere. Qualche esempio? L’imposta sulla prima casa può arrivare addirittura all’1% mentre quella sulla seconda casa schizza al 9%.. La legge di stabilità del 2016 ha stabilito precise regole per il bonus prima casa che l’Agenzia delle entrate ha prontamente spiegato ai contribuenti. Ma chi è che può avere libero accesso alle agevolazioni sulla prima casa? A poter richiedere le agevolazioni sono tutti coloro che hanno acquistato un immobile con destinazione abitativa non di lusso. A riguardo, è opportuno fare presente che sono esclusi tutti i locali con accatastamenti A/10. Il bonus può essere applicato limitatamente all’immobile che si trova nel comune in cui l’acquirente vuole trasferire la propria residenza. Ovviamente, non è possibile comprare una casa in un altro comune ed accedere al bonus prima casa poiché non sarebbe possibile rispettare il vincolo dell’abitazione principale. E se si possiede una nuda proprietà? In tal caso, non vi sono preclusioni specifiche per l’accesso al bonus. Com’è facile intuire, però, è fondamentale che la nuda proprietà non sia stata comprata usufruendo dei benefici in questione. Per avere la possibilità di accedere ai benefici fiscali è necessario dichiarare che l’immobile acquistato è sito nel comune in cui il compratore, entro 18 mesi, stabilirà la propria residenza o, comunque, in cui svolgerà con regolarità la propria attività o, se cittadino emigrato all’estero, in cui vivrà nei periodi che trascorrerà in Italia.
Agevolazioni prima casa: ecco a chi spettano
Per prima cosa, è necessario tenere presente che tutti coloro che risultano essere già proprietari di un immobile appartenente alla categoria “prima casa”, non possono godere delle medesime agevolazioni nel caso in cui decidano di acquistare un immobile nello stesso comune. Tale clausola è valida anche se il proprietario si impegna a vendere il vecchio immobile nei dodici mesi seguenti. In questo modo, infatti, non rispetterebbe quanto stabilito nel Dpr 131 del 1986 secondo il quale l’acquirente deve necessariamente dichiarare di non essere in possesso né esclusivo né in comunione dei beni di un altro immobile nel comune in cui è sito quello da acquistare. In buona sostanza, dunque, per poter godere del bonus è necessario non possedere alcun tipo di immobile ad uso abitativo.
Locazioni e bonus prima casa
Le abitazioni interamente nuove, a patto che abbiano determinate caratteristiche, date in locazione con un contratto di 4 anni o più, possono godere degli incentivi fiscali che consistono della deduzione del famoso 20% dal prezzo di acquisto o dal costo di costruzione della stessa. A tale riguardo, è interessante fare presente che le abitazioni in questione non necessariamente devono essere cedute dall’impresa che le ha costruite o da una operativa edilizia. La normativa vigente, infatti, non specifica alcunché in merito. Essa, pertanto, può essere tranquillamente applicata a patto che sia in essere un contratto di locazione di otto anni. Inoltre, è applicabile anche nel caso in cui il contratto di locazione dura 8 anni a causa di una serie di proroghe. È questo il caso, ad esempio, delle proroghe cosiddette concordate tra le parti come, ad esempio, i contratto che vengono sottoscritti esclusivamente per quattro anni rinnovabili, poi, per i successivi quattro anni.
Bonus prima casa per immobili ristrutturati
Ad aver diritto al cosiddetto bonus sulla prima casa sono anche tutti coloro che acquistano una casa ristrutturata. Proprio le ristrutturazioni edilizie, infatti, consentono di usufruire dell’agevolazione per l’acquisto sia del mobilio che di elettrodomestici di grandi dimensioni. Quando di parla di ristrutturazioni si fa riferimento ad interventi di restauro o, addirittura, di risanamento cosiddetto conservativo. Essi possono essere effettuati sua da un’impresa di costruzioni che da una cooperativa edilizia.
Info: Agenzia delle Entrate circolare n. 27/E del 13 giugno 2016