In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, la decisione di acquistare una casa per il futuro del proprio figlio/a può essere più che conveniente, e per tanti validi motivi!
In primo luogo, il mercato immobiliare in forte flessione può favorire la ricerca di un immobile a prezzi altamente competitivi rispetto a quelli registrati nei normali periodi.
In secondo luogo, perché i tassi di interesse applicabili dalle banche sono favorevoli a coloro che stipuleranno un mutuo e vi è la possibilità di ottenere tassi fissi anziché variabili.
Infine, non sono da tralasciare le numerose agevolazioni fiscali in tema di ristrutturazioni edilizie, per il risparmio energetico e per l’acquisto di mobili e arredi da collocare in immobili ristrutturati.
Regole generali per detrarre gli interessi del mutuo:
- il sottoscrittore del mutuo deve essere l’intestatario o il nudo proprietario dell’immobile;
- l’acquirente deve trasferire la dimora abituale entro un anno dall’atto di acquisto dell’immobile; è stato chiarito che la semplice residenza può non bastare se il soggetto vive abitualmente in un altro posto.
Per poter detrarre ugualmente gli interessi del mutuo, ma concedere al figlio il godimento dell’immobile bisogna comportarsi in questo modo: il genitore acquista la nuda proprietà dell’immobile (anche unitamente all’altro coniuge), ma riserva l’usufrutto al figlio che così potrà disporne a suo piacimento. Questa modalità deve però essere supportata dai requisiti richiamati dalla normativa in materia ed esposti in precedenza.
Ricordiamo che il limite massimo degli interessi detraibili annualmente nella dichiarazione dei redditi ammontano ad euro quattro mila, con una detrazione pari al 19% e quindi un risparmio d’imposta o un credito di euro 760.
Fonte: Circolare n. 17 del 2006