Fatturazione Elettronica per tutti

Ad oggi vige l’obbligo, per tutte le amministrazioni pubbliche, di emettere, trasmettere, archiviare e conservare le fatture unicamente in modalità elettronica. Ne deriva che tutti i soggetti, anche privati, che interagiscono con gli uffici della PA hanno il dovere di adeguarsi alla normativa in vigore, trasmettendo ad essi esclusivamente fatture elettroniche.
Al di fuori dei rapporti con gli enti pubblici, il ricorso alla fatturazione elettronica tra imprese e professionisti è invece facoltativo e viene incentivato attraverso l’introduzione di semplificazioni e benefici fiscali che avranno effetto a partire da gennaio 2017.

Che cos’è la fatturazione elettronica e quali sono i vantaggi

Con il termine fatturazione elettronica si intende un tipo di documentazione utile ai fini fiscali e riguardante la fornitura di servizi, prodotti o di prestazioni professionali stilato in forma digitale.
La sua introduzione risale alla Legge Finanziaria del 2008 con lo scopo di conformarsi alle disposizioni emanate dall’Unione Europea in materia di adattamento informatico dei Paesi aderenti per coordinare interamente il processo di vendita e il ciclo acquisti.
La misura mira a rendere più trasparenti i rapporti tra le imprese, i professionisti e la Pubblica Amministrazione e per contrastare l’evasione fiscale.
I vantaggi derivanti dall’informatizzazione del sistema di fatturazione consistono essenzialmente nella diminuzione dei costi per gli errori che possono scaturire dall’interazione tra le persone e i calcolatori, nell’accorciamento dei tempi richiesti per il controllo e l’ordinamento dei dati provenienti da fonti diverse ma inerenti alla medesima transazione e per velocizzare, in generale, l’intero processo di consegna e pagamento.

L’obbligo di emissione della fattura elettronica nei confronti delle PA

L’emissione della fattura elettronica è diventata obbligatoria per la Pubblica Amministrazione a partire da Giugno 2014. L’obbligo riguarda “tutte le amministrazioni dello Stato”, compresi i Comuni, le Regioni, le Province e le Camere di Commercio.
Le caratteristiche del documento digitale, anche sotto forma di parcella, nota, conto, ecc., trasmissibile esclusivamente per via elettronica alle PA sono stabilite dal DPR 633/72.
Esso dispone che la fattura deve necessariamente essere un file XML (eXtensible Markup Language) e deve presentare, come garanzia di validità, la firma digitale del trasmittente insieme ad un riferimento temporale. Per la sua diffusione, è necessario il codice identificativo univoco del soggetto trasmittente, reperibile nell'”Indice delle Pubbliche Amministrazioni”.
Sempre secondo la Finanziaria del 2008, la trasmissione delle fatture digitali è regolata dall’SDI (Sistema di Interscambio). Quest’ultimo funge da interlocutore tra il trasmittente e il destinatario del documento elettronico; si tratta di un sistema informatico che acquisisce le fatture, esegue dei controlli sulle stesse e le trasmette infine alle Amministrazioni destinatarie, inviando altresì ai soggetti interessati ricevute e notifiche.
L’SDI è gestito dall’Agenzia delle Entrate, che amministra le informazioni ricevute anche per integrarle nei processi di controllo della finanza pubblica, mentre il decreto individua nella Sogei SpA, una società a totale partecipazione del Ministero dell’economia e delle finanze, la conduzione tecnica ed operativa dell’SDI.
Le fatture elettroniche possono essere inviate al Sistema di Interscambio in diversi modi:
– Per fatture singole: in caso di rifiuto, esso varrebbe solo per i singoli documenti errati.
– Per lotto di fatture: nell’ipotesi di un rifiuto, varrebbe per tutto il lotto.
– Tramite invio di un file compresso che può contenere fatture singole o più lotti.

Fattura digitale tra soggetti privati

Per quanto riguarda la fatturazione elettronica tra soggetti privati, dal 2 settembre scorso è entrata in vigore la legge che attua la delega di Riforma Fiscale, con riferimento al decreto legislativo 127/2015.
Per ora la situazione rimane invariata: la nuova regolamentazione sarà resa effettiva a partire dal gennaio 2017, quando l’emissione delle fatture digitali diventerà una scelta volontaria, ma la legge è comunque già vigente al fine di rendere i tempi più serrati.
I privati che opteranno per la fatturazione elettronica potranno godere di numerose agevolazioni e incentivi fiscali.
Tra i benefici previsti vi è l’esonero dallo spesometro e da altre comunicazioni obbligatorie, quali quelle riguardanti le black list e i contratti di leasing. La scelta della fatturazione elettronica comporterà ulteriori semplificazioni, quali la velocizzazione dei rimborsi IVA, l’addio agli scontrini e uno snellimento generale dei controlli fiscali, effettuabili anche da remoto.
Anche per i privati sarà previsto il ricorso al Sistema di Interscambio, come nel caso degli uffici della Pubblica Amministrazione.

Software gratuito per la fatturazione elettronica

In ottemperanza a quanto disposto dall’articolo 1, comma 1 del decreto legislativo 127/2015, dal 1° luglio di quest’anno, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile un programma per la gestione delle fatture digitali tra privati.
Tale software, in via del tutto gratuita, consente la generazione, la trasmissione e la conservazione online delle fatture elettroniche e dei dati dei corrispettivi digitali, ottenendo i certificati da inserire negli stessi, oltre a permettere la trasmissione delle informazioni delle fatture utili al Fisco.
Creato insieme alla Sogei, il servizio è utilizzabile sia per le fatture tra imprese e professionisti, sia per quelle destinate alla PA.
Vi si accede dalla home del sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, facendo clic sul link “fattura elettronica” e poi cliccando su “accedi al servizio”.
Per l’accesso, occorre immettere le credenziali dell’Agenzia, oppure lo “Spid” (Sistema Pubblico Identità Digitale), oppure ancora la Carta Nazionale dei Servizi.
Il software è facile da usare e permette, in pochi step, di generare e salvare le fatture digitali, decidendo il modo e il momento in cui trasmetterle alla clientela.