Quali prestazioni godono dell’esenzione ticket sanitario?

L’esenzione ticket può essere riconosciuta sia per motivi di reddito, sia per malattie o prestazioni sanitarie specifiche.

Il ticket sanitario è una tassa introdotta nel 1989 dal Governo De Mita. Rappresenta il “prezzo” che bisogna pagare per ottenere una prestazione sanitaria, come una visita, degli esami medici, un trattamento, un intervento, ecc…

I costi del ticket sono variabili e spesso sono piuttosto elevati, tanto da spingere il cittadino, in alcuni casi, a rivolgersi direttamente a medici privati o strutture sanitarie private.

Esistono però diversi casi di esenzione dal ticket sanitario, che dipendono dal tipo di prestazione richiesta oppure dalle condizioni di reddito del richiedente.

Per quali prestazioni è prevista l’esenzione ticket?

L’esenzione ticket, indipendentemente dal reddito, è prevista nelle seguenti ipotesi:

  • malattie croniche invalidanti;
  • malattie rare;
  • diagnosi precoce di tumori al collo dell’utero, alla mammella, al colon-retto;
  • invalidità;
  • gravidanza.

L’elenco delle malattie croniche invalidanti e delle malattie rare che danno diritto all’esenzione sono pubblicate in appositi elenchi redatti dal Ministero della Salute, il quale stabilisce anche quali sono le prestazioni che godono di questa agevolazione.

Le persone che soffrono di una forma di invalidità, accertata dalla competente Commissione medica ASL, possono avere diritto all’esenzione parziale (limitato solo a determinate prestazioni specialistiche) o totale, a seconda della percentuale di invalidità riconosciuta.

Per quanto riguarda le donne in stato di gravidanza, l’esenzione è limitata solo ad alcune prestazioni se la gestazione procede senza complicazioni; mentre se la gravidanza dovesse essere a rischio, il ventaglio delle prestazioni esenti è molto più ampio. Ovviamente lo stato di gravidanza a rischio deve essere accertato dal ginecologo o da un consultorio. Sono previste prestazioni specialistiche e diagnostiche gratuite anche per le coppie che desiderano avere un figlio.

Quando si può avere l’esenzione ticket per reddito?

Si può avere diritto alle prestazioni sanitarie gratuite anche semplicemente per il basso reddito.

Ecco chi ha diritto all’esenzione ticket per reddito:

  • bambini con meno di 6 anni e anziani di età superiore a 65 anni, se il reddito complessivo annuale del nucleo familiare non supera 36 mila euro;
  • disoccupati e familiari a carico sotto un certo reddito, se il reddito complessivo annuale del nucleo familiare non supera una certa soglia, che varia in base al numero e alla qualità delle persone a carico;
  • titolari di pensione sociale o assegno sociale, insieme ai loro familiari a carico;
  • titolari di pensione minima di età superiore a 60 anni insieme ai familiari a carico, se il reddito del nucleo familiare non supera una determinata somma, che varia in base al numero e alla qualità dei familiari a carico.

Come si chiede l’esenzione ticket?

Per ottenere l’esenzione per malattie croniche e malattie rare bisogna presentare all’ASL locale un certificato medico che attesti la presenza di una della malattia, rilasciato da un’azienda ospedaliera o da un ambulatorio pubblico; la Commissione medica dell’ASL, verificata la presenza dei presupposti, rilascia l’attestato di esenzione. La stessa Commissione medica esamina anche le domande di riconoscimento dell’invalidità, accertandone lo stato e il grado per un eventuale rilascio dell’attestato di esenzione. Per quanto riguarda, invece, l’esenzione per diagnosi precoce di tumori, non occorre un attestato, in quanto l’esenzione viene riconosciuta in base all’età del paziente.

Come fare per avvalersi dell’esenzione per reddito

Bisogna premettere che ci sono Regioni che si sono adeguate al nuovo sistema (quello previsto introdotto dal Decreto Ministeriale 11 dicembre 2009) ed altre che ancora utilizzano la vecchia prassi. In base al nuovo sistema, il medico (di famiglia o pediatra), nel momento in cui prescrive la prestazione sanitaria, su richiesta del paziente, consulta una lista dove sono inserite le persone con diritto all’esenzione. Il dottore, quindi, nella compilazione della prescrizione, inserisce un codice corrispondente al motivo dell’esenzione. Può accadere che una persona ritenga di avere diritto di essere esentato dal pagamento del ticket, ma il suo nome non compare nella lista; in questi casi ci si può rivolgere alla ASL d’appartenenza.

Nelle Regioni che ancora non si sono adeguate, si continua col vecchio sistema, con il paziente che dovrà apporre una firma sulla ricetta.

Può accadere che alcune persone vengano ingiustamente escluse dai benefici, per un errore burocratico e per una valutazione erronea della propria condizione. Se ritenete di aver diritto, oppure se avete dubbi in merito, potrebbe essere utile consultare un professionista, affinché valuti la vostra situazione ed eventualmente vi aiuti ad ottenere il diritto che vi spetta.

Fonte: Gazzetta Ufficiale