Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana sono le regioni interessate dal bando di gara per la concessione da 6 a 50 anni di undici Fari di proprietà dello Stato, sette gestiti dall’Agenzia del Demanio e quattro dal Ministero della Difesa. L’obiettivo? Potenziare lo sviluppo dei territori e di promuovere l’eccellenza italiana (paesaggio, arte, storia, musica, moda, design, industria); ma anche favorire le attività turistiche grazie alla valorizzazione dei beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile a livello ambientale: il “lighthouse accommodation”, una modalità di fruizione turistica in chiave “green” per favorire la conoscenza, lo sviluppo e la salvaguardia del territorio.
E questo già lo sanno in Europa, negli USA, in Canada e in Australia, dove, già da tempo hanno fatto proprio il modello della lighthouse accommodation. Anche in Italia, finalmente, grazie all’iniziativa FARI che si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, prende avvio dal 12 ottobre, il progetto dell’Agenzia del Demanio (il bando si trova sul sito www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata al progetto accessibile direttamente dalla Home Page, e sul sito www.difesaservizi.it ) per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano. Sarà prioritario recuperare il patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e degli Enti locali affinché ne possa godere la collettività, e se ne possa trarre giovamento in ambito territoriale e sociale ma anche per il turismo. La Difesa Servizi S.p.A., società in house del Ministero della Difesa, in collaborazione con l’ Agenzia del Demanio ha, dunque, avviato questa iniziativa diffusa a scala nazionale: “Valore Paese – DIMORE”, grazie alla quale i fari potranno accogliere attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative, promozionali, e anche eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio.
Elenco fari
- Faro di Brucoli ad Augusta (SR)
- Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR)
- Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP)
- Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA)
- Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA)
- Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA)
- Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG)
- Faro Punta del Fenaio
- Faro di Capel Rosso sull’Isola del Giglio (GR)
- Faro Formiche di Grosseto
- Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).
Gli ultimi quattro gestititi da “La Difesa Servizi S.p.A.”, società in house del Ministero della Difesa.
La gara
Da presentare: documentazione amministrativa, proposta progettuale (che dovrà essere coerente con gli indirizzi e le linee guida del progetto Valore Paese – FARI) e offerta economica libera.
Cosa si potrà fare all’interno dei Fari? Eventi di tipo culturale, sociale, sportivo. Ma anche iniziative che permetteranno e favoriranno la scoperta del territorio grazie ad attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative, didattiche e promozionali.
Sarà valutata l’offerta “economicamente più vantaggiosa” ma si terrà conto anche dei temi emersi dalla consultazione pubblica, quali le formule per il recupero del bene, l’interesse al territorio e alla fruibilità pubblica, la possibilità di creare un network tra più strutture, per mezzo di una rete di servizi e attività condivise.
Chi fosse interessato, può richiedere che venga effettuato un sopralluogo presso i fari entro il 16 dicembre 2015.
I bandi di concessione
I bandi, gestiti dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero della Difesa/Difesa Servizi, sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale si trovano online su Agenzia del Demanio e Difesa Servizi per tutta la durata della procedura (fino al 12 gennaio 2016).
Info: Agenzia del Demanio , Difesa Servizi