Un bando per il miglioramento e la commercializzazione del prodotto apistico
L’aforisma di un anonimo, attribuito erroneamente ad Albert Einstein, recita: “Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. Le api e la loro organizzazione, le api e la loro “società”, le api e il loro dolcissimo e prezioso prodotto, il miele. La regione Calabria ha reso pubblico il bando apicoltura che ha come obiettivo quello di migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura, considerato appunto il beneficio che la collettività e l’ambiente ne ottengono.
A chi è rivolto?
Il Bando apicoltura si rivolge agli apicoltori singoli o associati, a istituti di ricerca, enti e forme associate che possano provare la loro attività più o meno lunga e che abbiano un’esperienza ben salda nel settore apistico. Requisito principale: avere la sede operativa in Calabria.
Di cosa si tratta?
Le azioni finanziabili si dividono in quattro grandi categorie:
A – Assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori: corsi di aggiornamento e formazione rivolti a privati, seminari e convegni tematici, azioni di comunicazione, sussidi didattici, abbonamenti, schede e opuscoli informativi, assistenza tecnica alle aziende, attrezzature per la conduzione dell’apiario, per la lavorazione e confezionamento, oltre alla conservazione, dei prodotti dell’apicoltura.
B – Lotta alla varroasi: incontri periodici con apicoltori, dimostrazioni pratiche ed interventi in apiario per l’applicazione dei mezzi da parte di esperti apistici, distribuzione dei farmaci veterinari appropriati per contrastare la varroasi, malattia che colpisce le api, prodotta da un acaro Varroa jacobsoni Oude-mans.
C – Razionalizzazione della transumanza: acquisto di attrezzature per l’esercizio del nomadismo.
E – Misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico comunitario: acquisto di sciami, nuclei, pacchi di api e api regina.
Ognuna di queste categorie ha diverse sottocategorie in cui sono specificate le spese ammissibili, il finanziamento pubblico disponibile, i beneficiari, la tipologia di intervento e la documentazione da allegare per la rendicontazione e il rimborso. Se previste nelle singole azione, tra le spese ammissibili troviamo anche quelle generali, che non possono comunque superare il 15% delle spese totali, relative a viaggio, vitto e alloggio, e il rimborso spese ai relatori. Non rientrano invece tra le spese rimborsabili quelle relative all’acquisto di automezzi targati sotto i 35 quintali di portata a pieno carico, l’immatricolazione di mezzi stradali, le spese di manutenzione e riparazione delle attrezzature, l’acquisto di materiale usato, le spese effettuate prima della concessione del contributo.
Come fare?
Le domande per il bando apicoltura possono essere consegnate a mano o inviate tramite raccomandata A/R alla Regione Calabria, Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari; il modello deve essere scaricato dal portale Sian, compilato e firmato dal titolare dell’azienda apistica o dal rappresentante legale. C’è tempo fino al 12 gennaio 2017.
Non resta dunque che candidarsi, preparare la documentazione e sperare d’iniziare a breve un’esperienza fantastica, a contatto con la natura e con “un’organizzazione” che avrebbe molto da insegnare, quella delle api. Dalla produzione alla commercializzazione, coltiveremo un oro profumato, il miele, dolcissimo e ricco di sostanze benefiche per l’uomo.
Fonte: Bando