La Regione Campania mette a disposizione fondi destinati a Piani di Investimento per l’efficientamento energetico delle PMI del territorio.
Per decenni l’uomo nelle sue attività ha sfruttato l’ambiente circostante senza porsi troppe domande sulle conseguenze dei propri comportamenti: con la rivoluzione industriale i processi aziendali sono diventati sempre più invasivi determinando un eccessivo e sempre crescente inquinamento ambientale.
Rendersi efficienti da un punto di vista energetico o puntare su energie alternative significava per le aziende solamente aumentare i costi; questa convinzione, però, un po’ alla volta, ha ceduto il passo a un altro modo di concepire e considerare gli investimenti nel campo energetico: le aziende hanno iniziato prima a parlare di responsabilità sociale d’impresa, poi a sviluppare la consapevolezza che occuparsi di questo aspetto poteva portare benefici non solo in termini di immagine ma anche economici.
A spingere per la diffusione di questa nuovo indirizzo di comportamento aziendale è stata L’Unione Europea: gli Stati membri e le varie realtà regionali si sono mossi in questa direzione e con una serie di finanziamenti hanno indirizzato i comportamenti degli individui e delle aziende.
Tra i fondi destinati a sostenere le aziende su questa nuova strada vi sono quelli del Programma Operativo Regionale FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) 2014-20, messo a disposizione dalla Regione Campania e destinato a finanziamenti per le PMI che vogliono migliorare il proprio efficientamento energetico.
Indice
A chi è destinato il bando di finanziamenti per l’efficientamento energetico delle PMI?
Possono partecipare al bando le piccole e medie imprese che hanno sede o unità operativa presso la Regione Campania e che possiedono specifici requisiti, tra i quali:
- essere costituite da almeno 2 anni e iscritte nel Registro delle Imprese;
- non essere considerate impresa in difficoltà;
- non rientrare tra le attività economiche escluse dal Regolamento (UE) n.1407/2013 (es. pesca e acquacoltura; produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; esportazione verso paesi terzi);
- non aver ricevuto aiuti successivamente dichiarati illegali o incompatibili;
- avere piena disponibilità dell’immobile per cui si richiede il finanziamento;
- non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo;
- possedere la capacità economico-finanziaria, operativa ed amministrativa in relazione al progetto da realizzare;
- non essere destinatari di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale o di provvedimenti interdittivi.
In che cosa consiste il bando di finanziamenti per l’efficientamento energetico delle PMI?
Il bando è destinato alle PMI che vogliono ottenere finanziamenti per l’efficientamento energetico. Per poter accedere al bando, le imprese devono presentare un piano di investimento che includa tre tipi di azioni:
- realizzazione di diagnosi energetica destinata a valutare il consumo di energia e conseguente risparmio;
- attuazione dell’intervento di efficientamento energetico;
- adozione di un sistema di gestione dell’energia (SGE), comprovato da un certificato di conformità rilasciato da organismo terzo, indipendente e accreditato.
L’azione A e B sono obbligatorie per il Piano di Investimento mentre la C è facoltativa. Sono esclusi gli interventi effettuati solo per un adeguamento normativo o per adeguamenti di routine, e che non abbiano lo scopo di attuare un risparmio energetico.
La dotazione finanziaria prevista dal bando è di oltre 7 milioni di euro.
Sono ammissibili solo i Piani di Investimento con importo pari o superiore a 50 mila euro; il contributo concedibile sarà pari al
- 50% delle spese della diagnosi energetica per un massimo di 5 mila euro;
- 50% delle spese per l’intervento di efficientamento energetico per un importo massimo di 100 mila euro;
- 50% delle spese per il SGE (Sistemi di Gestione dell’Energia) fino a un massimo di 10 mila euro.
Tra le spese ammissibili: consulente o auditor energetico per la diagnosi; macchinari, impianti, attrezzature; opere murarie e spese di progettazione per l’attuazione dell’intervento; consulenza, acquisto software e certificazione di conformità per il sistema di gestione energetica.
Come si presenta la domanda per accedere ai finanziamenti per l’efficientamento energetico delle PMI?
Per la presentazione della domanda sono previste due fasi: la prima è quella della manifestazione di interesse e accesso alla seconda fase, la seconda è quella di presentazione effettiva della domanda.
A partire dal 17 giugno 2017 può essere presentata la manifestazione d’interesse secondo il modello previsto dal bando, in formato elettronico tramite la piattaforma che metterà a disposizione la Regione Campania all’indirizzo sid2017.sviluppocampania.it, per una o più sedi operative (massimo 10); i soggetti dovranno poi procedere alla registrazione e alla compilazione dei moduli e relativi allegati e in un secondo momento procedere all’invio del modulo e allegati entro il 14 luglio 2017.
La seconda fase prevede diverse attività:
- invio della domanda di contributo, trasmissione Diagnosi energetica e Presentazione dei Piani di Investimento aziendale;
- istruttoria di ammissibilità formale;
- valutazione tecnica della congruità e della conformità dei Piani di investimento alle prescrizioni del bando;
- ammissione a finanziamento e concessione del contributo.
Se siete una PMI non fatevi scappare questa opportunità: accedere ai fondi della Regione Campania vuol dire fare dell’efficienza energetica un punto di forza della vostra azienda, rendendola più competitiva sul mercato e, nello stesso tempo, ridurre i costi di attività. Tutto questo a costo zero.
Se volete avere la possibilità concreta di accedere ai fondi, il consiglio è di rivolgervi a un professionista che possa aiutarvi a comprendere il bando in tutte le sue sfumature. L’obiettivo? Non sbagliare nemmeno una mossa.
Leggi o Scarica il pdf del bando.