Lazio, al via con il Fondo Rotativo per le imprese

Dare risposte rapide alle micro e piccole imprese che necessitano di aiuti economici, troppo spesso negati a causa della loro dimensione aziendale. Questo l’obiettivo del Fondo Rotativo avviato con alcune azioni del POR FERS Lazio.

Sintesi Fondo Rotativo POR FERS Lazio 2014-2020

Area geografica: Lazio

Settore: imprenditoria

Dotazione finanziaria: 39 milioni di euro

Obiettivo: offrire risposte tempestive alle aziende con bisogni finanziari di minore importo

Beneficiari: imprese, Consorzi e Rete di Imprese, liberi professionisti

Spese ammissibili: acquisto di macchinari, attrezzature, impianti e brevetti

Tipo di finanziamento: fondo rotativo

Procedura di selezione: valutativa a graduatoria

Scadenza: fino a esaurimento risorse

Approfondimento Bando

Sono tante le imprese che necessitano di finanziamenti ma che per la loro struttura aziendale non riescono a ottenerli. Accedere a qualsiasi forma di credito per le micro e piccole imprese diventa spesso un punto cruciale perché frequentemente sorgono difficoltà che ostacolano il fabbisogno economico aziendale. È su questo punto che la Regione Lazio vuole puntare con l’avvio di un Fondo Rotativo, concesso tramite alcune azioni del Programma Operativo Regionale cofinanziato da Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) 2014-2020. L’obiettivo? Finanziare quelle realtà imprenditoriali che in genere non possono accedere a nessuna forma di agevolazione non per carenze soggettive ma perché dotate di una bassa redditività.

Chi può accedere al Fondo Rotativo messo a disposizione dalla Regione Lazio?

È bene precisare che il Fondo è suddiviso in 4 sezioni, così scaglionate:

  • sezione I – settore manifatturiero;
  • sezione II – tutti i settori con riserva per l’ambito commerciale;
  • sezione III– tutti i settori esclusivamente per interventi volti al risparmio energetico;
  • sezione IV – interventi a valere su fondi regionali rivolti ad artigiani, società cooperative, trasporto non di linea, turismo e botteghe storiche.

Possono presentare domanda quindi i seguenti soggetti:

  • micro e PMI;
  • Consorzi e Reti di Imprese che operano esclusivamente nella sezione III del Fondo Rotativo;
  • liberi professionisti.

Per poter accedere al Fondo i beneficiari devono aver costituito la loro identità aziendale da almeno 3 anni; abbiano o intendono aprire, entro la data di erogazione del contributo, una sede operativa nel territorio del Lazio. I liberi professionisti devono, invece, sempre entro la data dell’emissione del finanziamento stabilire il luogo (nel Lazio) dove svolgere la propria attività. Tali soggetti devono inoltre avere un’esposizione complessiva di 100 mila euro nei confronti del sistema bancario, sezione crediti per cassa a scadenza.

In sintesi, quindi, per poter accedere ai finanziamenti i soggetti devono esercitare nel Lazio una delle attività definite nei Codici Ateco Istat 2017, suddivise per singole sezioni (dalla I alla IV).

Quali sono le spese ammissibili del Fondo Rotativo per le imprese?

Ogni sezione del Fondo Rotativo corrisponde a un’esigenza ben definita e quindi per ciascun ambito sono individuate le spese ammissibili.

  • Sezione 1 – Azione 3.3.1 del POR “Riposizionamento competitivo”

Come suggerisce il nome dell’azione le spese sostenute devono essere indirizzate al riposizionamento competitivo delle aziende e delle filiere. Per citare alcuni esempi, i costi ammissibili riguardando: acquisto di terreni, macchinari, attrezzature, brevetti, licenze e know how.

  • Sezione 2 – Azione 3.6.1 del POR “Garanzie e accesso al credito”

Anche qui alle spese strettamente correlate all’acquisto di macchinari, attrezzature e brevetti per accedere a forme di proprietà intellettuale, vanno aggiunti i costi per gli studi di fattibilità, consulenze specifiche esterne e campagne di comunicazione e marketing.

  • Sezione 3 – Azione 4.2.1 del POR “Riduzione costi energia PMI

Qui gli interventi riguardano forme strutturali piuttosto semplici per ridurre il consumo energetico delle imprese e le emissioni di sostanze nocive. Seguendo questa linea, le spese riguardando acquisto di macchinari e attrezzature per il controllo energetico, lavori di riqualifica energetica o costi accessori che riguardano certificazioni energetiche.

  • Sezione 4 – Interventi a valere su fondi regionali

La quarta sezione comprende micro ambiti: artigianato, cooperazione, trasporto non di linea, turismo e botteghe storiche. Ciascun piccolo ambito dispone di una propria lista di costi ammissibili, che possono riguardare l’acquisto di macchinari, attrezzature, terreni, veicoli, consulenze specifiche, avvio di campagne di comunicazione o studi di fattibilità.

Intensità di aiuto e massimali di spesa

Come già specificato il contributo concesso è erogato da un Fondo Rotativo a tasso zero, che comprende un importo minimo di 10 mila euro e massimo di 50 mila euro. La durata minima del finanziamento è pari a 3 anni, quella massima invece è di 5 anni.

Ogni progetto dovrà presentare un piano finanziario che preveda un importo non inferiore a 10 mila euro.

Come presentare domanda per accedere al Fondo Rotativo per le imprese?

Il bando non prevede alcuna scadenza poiché disponibile fino ad esaurimento delle risorse. Le domande devono essere inoltrare esclusivamente per via telematica; il primo step da seguire è ottenere le credenziali accedendo al portale della Regione compilando i dati nella sezione “Censimento Utenti”. Ottenute le credenziali, il richiedente può accedere alla voce “Area riservata” per inserire la domanda di aiuto. Ultimata questa fase, il sistema genera una domanda che deve essere firmata digitalmente da parte del legale rappresentante dell’azienda.

Scarica il bando del Fondo Rotativo per le imprese del POR FESR Lazio 2014-2020.