Contributi fondo perduto per cooperative di artisti: fissati i criteri

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Previsti canoni di affitto o gestione agevolati e contributi a copertura fino all’80% delle spese di manutenzione straordinaria su immobili statali dismessi, da impiegare per creare centri artistico-culturali.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha istituito un fondo da 1 milione di euro con il quale verranno erogati dei contributi a fondo perduto per le cooperative e associazioni di artisti che eseguono lavori di manutenzione straordinaria su immobili dello Stato concessi in affitto o gestione, in proporzione alle spese sostenute.
L’obiettivo è quello di favorire il recupero e la riqualificazione di immobili statali dismessi attraverso agevolazioni fiscali e, al contempo, la realizzazione di centri di produzione artistica, musicale, di danza e di teatro.
I criteri di assegnazione di questi benefici sono stabiliti con il Decreto del MEF del 5 aprile 2018. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Soggetti beneficiari dei contributi per cooperative di artisti

Possono usufruire dei contributi a fondo perduto le cooperative di artisti e le associazioni di artisti con sede in Italia i cui soci abbiano predisposto un progetto artistico-culturale che preveda l’esecuzione di opere di manutenzione straordinaria su immobili di proprietà dello Stato, assegnati in locazione o concessione dall’ente che gestisce l’immobile.

Il subaffitto e la sub-concessione sono ammessi, ma dovranno essere preventivamente autorizzati dall’ente gestore.
Le spese ammesse al beneficio fiscale sono quelle legate all’esecuzione di opere di manutenzione straordinaria, così come definite dal Testo unico in materia edilizia (DPR 380/2001), vale a dire le opere che riguardano parti strutturali degli edifici, realizzazione di servizi igienico-sanitari e di impianti tecnologici.
Sono ammessi anche gli interventi di frazionamento o accorpamento di più unità immobiliari, anche se comportano una variazione delle superfici.
In ogni caso queste opere non possono comportare una modifica della volumetria complessiva dell’edificio, né un cambio rilevante della sua destinazione d’uso.
A tutela degli immobili di particolare pregio, tutelati dal Codice dei beni culturali, è previsto che gli interventi devono tutelarne la salvaguardia e l’integrità e vanno preventivamente autorizzati dal Ministero dei Beni culturali (articolo 21 del Codice dei Beni culturali).

In cosa consistono i contributi per cooperative di artisti?

I beneficiari potranno contare su un contratto di affitto o affidamento in gestione dell’immobile della durata di almeno 10 anni, ad un canone simbolico non superiore a 150 euro mensili, mentre la manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, è a carico dei beneficiari.
Sulla manutenzione straordinaria è riconosciuto un contributo a fondo perduto per le spese sostenute, fin un massimo dell’80% delle stesse, per una cifra complessiva non superiore a 200 mila euro per tutta la durata del contratto.
Tuttavia il limite di 200 mila euro potrebbe essere ridotto secondo la disponibilità di risorse e in base al numero di richieste.

Come partecipare alle gare per ottenere i contributi fondo perduto per cooperative di artisti

Per ambire al beneficio occorre partecipare ad una gara indetta tramite apposito bando pubblico predisposto dall’ente che gestisce l’immobile, all’esito della quale si provvederà all’assegnazione degli immobili, in locazione (affitto) o in gestione, e all’erogazione del contributo.

I beneficiari verranno scelti a seguito di una valutazione dei progetti artistico-culturali proposti, che vedrà premiati i più meritevoli, ma prima che si proceda all’erogazione dei contributi l’ente gestore verificherà che i lavori di manutenzione straordinaria siano stati svolti correttamente, secondo la legge e in conformità rispetto a quanto previsto dal progetto presentato.

I soggetti beneficiari dovranno rendicontare e documentare tutte le spese sostenute e i singoli lavori effettuati, mentre i contributi verranno dati a conclusione dei lavori, in un’unica soluzione.
Per lavori di particolare complessità e durata potranno essere erogati in massimo tre rate in base allo stato di avanzamento dei lavori, fino alla loro conclusione.

Non sono previsti dei termini specifici per la presentazione dei progetti, pertanto saranno i singoli bandi a prevederlo e comunque i contributi saranno erogabili fino a che non sarà esaurito il fondo messo a disposizione per questi interventi.

Fonte: Decreto del 5 aprile 2018