In Friuli Venezia Giulia, contributi per la rimozione dell’amianto dagli edifici di imprese

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Pubblicato il Regolamento regionale che disciplina termini e modalità per richiedere contributi alla rimozione e smaltimento dell’amianto dagli edifici di proprietà di imprese di ogni dimensione.

L’amianto è un minerale in natura molto comune ma spesso al centro dell’attenzione per le sue particolari caratteristiche. È una sostanza dalle molte qualità (resistenza al calore, robustezza, etc.), che tuttavia è anche tristemente conosciuta come ‘fibra-killer’, in virtù della sua caratteristica di rilasciare nell’aria fibre altamente pericolose per la salute. Si comprende dunque l’importanza di tempestivi interventi volti a rimuovere tale sostanza dal territorio, visto il largo utilizzo che di essa è stato fatto in vari campi, tra cui anche quello edilizio.

La Regione Friuli Venezia Giulia ha recentemente approvato il Regolamento per la concessione dei contributi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto da edifici di proprietà di imprese, con l’obbiettivo di estirpare la presenza dell’amianto da ogni insediamento d’impresa, dalla più piccola alla più grande, sito nel territorio regionale.

A chi si rivolgono i contributi per la rimozione dell’amianto?

Possono richiedere i contributi per la rimozione dell’amianto:

  1. le micro, piccole e medie imprese in possesso dei requisiti definiti dall’Allegato I del Regolamento (CE) 17 giugno 2014 n. 651/2014/UE;
  2. le grandi imprese.

Non possono beneficiare dei contributi le imprese in stato di scioglimento o liquidazione, le imprese destinatarie di sanzioni interdittive, le aziende che gestiscono servizi pubblici locali e le imprese che non rispettano le norme vigenti in materia di sicurezza del lavoro.

Di cosa trattano i contributi per la rimozione dell’amianto?

I contributi previsti dal Regolamento qui delineato mirano a finanziare gli interventi, da realizzare successivamente alla presentazione della domanda, relativi alla rimozione e smaltimento dell’amianto da edifici, sede legale o unità operative, situati sul territorio regionale, di proprietà dell’impresa beneficiaria.

In particolare, sono ammissibili a contributo le seguenti spese:

  • rimozione, trasporto e smaltimento dei materiali contenenti amianto, comprese quelle inerenti l’approntamento delle condizioni di lavoro in sicurezza;
  • analisi di laboratorio;
  • redazione del piano di lavoro previsto dalla legge;
  • attività di certificazione per l’importo massimo di 500 euro.

Le spese relative alla sostituzione del materiale rimosso, ad interventi di incapsulamento o confinamento dei materiali con presenza di amianto rimarranno a carico dell’impresa beneficiaria.

L’intensità del contributo erogabile ammonta alle seguenti percentuali calcolate sulla spesa riconosciuta ammissibile:

  1. per le micro-imprese, 50% (contributo massimo 15 mila euro);
  2. per le piccole e medie imprese, 40% (contributo massimo 30 mila euro);
  3. per le grandi imprese, 30% (contributo massimo 40 mila euro).

La graduatoria prevede che sia data priorità alle domande che hanno per oggetto la rimozione e lo smaltimento di amianto friabile.

Il beneficiario, a pena di decadenza dal contributo, entro 2 anni dalla concessione del contributo, sarà tenuto a presentare la documentazione di rendicontazione (dettagliatamente indicata nel Regolamento). Il contributo verrà infatti erogato entro 90 giorni dall’invio della documentazione stessa.

Come ottenere i contributi per la rimozione dell’amianto?

La domanda di contributo deve essere presentata a mezzo posta elettronica certificata () al Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della Direzione centrale ambiente ed energia entro il 2 ottobre 2017, utilizzando esclusivamente il modello di cui all’allegato A al presente regolamento e disponibile sul sito internet della Regione.

A regime, dai prossimi anni, le domande andranno inoltrate dal 1 al 28 febbraio.

Prevenire le conseguenze dell’esposizione all’amianto è ancor oggi un impegno fondamentale per la salute dei cittadini e richiede azioni tempestive e definitive del problema. È certamente un costo, che tuttavia la Regione Friuli ti aiuta a sopportare; consulta un professionista ed inoltra la tua domanda di contributi.

Approfondisci il Regolamento per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dalle imprese.