Finalmente arrivano buone notizie per le imprese. Infatti, nell’ambito della Legge di Stabilità 2015, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del MISE secondo il quale viene concesso un credito di imposta pari al 25% alle aziende che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, sotto forma di incentivi.
Rispetto alle regole precedenti, dunque,la normativa fornisce agevolazioni più consistenti per chi investe nella ricerca e nello sviluppo e peraltro scegliendo la strada del credito d’imposta (una specie di sconto sulle imposte da pagare).
Beneficiari
Indipendentemente dal regime contabile adottato, dalla forma giuridica e dal settore economico interessato, il credito è riconosciuto annualmente a tutte le imprese (con fatturato inferiore ai 500 milioni di euro), nel rispetto dei seguenti limiti:
- spese minime sostenute pari ad almeno 30 mila euro;
- spese massime sostenute fino a 5 milioni di euro.
Attività ammesse
Tra le attività oggetto del particolare bonus inerente al quinquennio 2015-2019 si possono annoverare:
- acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;
- lavori sperimentali o teorici svolti, il cui principale scopo sia l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette;
- produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.
- realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali;
- ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze utilizzabili per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti necessari per la ricerca industriale;
Come richiedere il bonus
È importante sottolineare come il credito d’imposta deve essere contenuto all’interno della dichiarazione dei redditi e non concorre alla formazione del reddito, né alla base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Fonte: www.sviluppoeconomico.gov.it