Si va delineando la manovra presentata dal Governo per quanto riguarda la Legge di Stabilità 2016 riferita al pacchetto imprese. Si sono messe in chiaro infatti alcune novità tra cui il super ammortamento dei beni strumentali al 140% al fine di incentivare chi investe nella propria azienda, con l’obiettivo di consolidarne la crescita e lo sviluppo. Ancora nulla è stato definito con certezza, quindi al momento si parla solo di possibilità che giungono da Palazzo Chigi.
Cos’è nello specifico il super ammortamento?
Il super ammortamento, che durerebbe solo per il 2016, potrebbe dare la possibilità alle aziende che investono in beni strumentali di ammortizzare questi beni al 140% invece del 100%, e dovrebbe essere valido con molta probabilità anche per gli acquisti effettuati nell’ultimo trimestre 2015.
Con queste agevolazioni fiscali viene concesso alle imprese di dedurre una quota fiscale di ammortamento maggiore rispetto a quanto oggi prevede il decreto ministeriale di riferimento.
Per quanto riguarda le autovetture nello specifico, il super ammortamento è riferito alle autovetture di imprese e professionisti. Ad esempio, un’autovettura di costo pari a 25.000 euro assegnata in uso promiscuo a un dipendente, con quota annua (coefficiente 25 per cento) di 6.250 euro (deducibile al 70 per cento) comporterà un maxi-ammortamento di 2.500 euro, che potrà essere dedotto per 1.750 euro (70 per cento).
Quali sono i requisiti per richiede il super ammortamento?
Per conoscere i requisiti necessari per procedere alla richiesta del super ammortamento, occorre attendere l’emanazione del decreto Legge che ne definisca le condizioni per accedere all’agevolazione fiscale, i soggetti beneficiari, il periodo e la durata dello sgravio fiscale e infine le coperture. Ciò che si può dedurre, tuttavia, è che fa parte del nuovo pacchetto imprese da 1,8 miliardi di euro che oltre a prevedere lo sgravio fiscale con la maggiore deduzione per le aziende che investono sui beni strumentali, prevede anche il taglio dell’IRES 2016, interventi sul made in Italy ed il Fondo di garanzia delle PMI.
Da tenere in considerazione è, inoltre, l’inizio dell’utilizzo del bene che deve coincidere con l’inizio del periodo di ammortamento, che deve coincidere, a sua volta, con il periodo di esercizio. Per sgombrare il campo dai fattori equivoci, se oggi viene acquistato un bene che si inizia ad utilizzare dal 1° gennaio, l’inizio dell’ammortamento sarà dal prossimo anno e quindi inizieranno i benefici fiscali solo dal 2017. Solo per i lavoratori autonomi questa regola non vale perché il tutto è perfezionato alla data di acquisto del bene.
Si tratta di una serie di vantaggi che dovrebbero essere messi in pratica dal governo sin da subito, in modo tale da evitare periodi morti e lunghe attese. Ciò che preme sapere ai richiedenti è, soprattutto, la reale data di attivazione, i requisiti per accedervi, ossia chi sono i soggetti beneficiari, e le disponibilità finanziarie per l’intervento.
Info: Legge di Stabilità 2016