Sono 8.060 euro l’anno gli sgravi spettanti alle aziende che assumono giovani disoccupati tra i 16 e 24 anni e i giovani dai 25 anni senza retribuzione da 6 mesi.
Fin dall’Unità d’Italia il divario tra Nord e Sud è una questione da molti affrontata: storici ed economisti hanno provato a tracciarne aspetti e motivi; vari governi hanno provato a risolverla, cercando di portare le due zone geografiche del Paese allo stesso livello di sviluppo economico.
I risultati, a quanto pare, non sono stati dei migliori: ad oggi il divario resta evidente in quasi tutti i parametri presi in considerazione dall’Istat. nell’ultimo trimestre 2016 il Nord si attesta ad un tasso di disoccupazione del 7,9% mentre per il Mezzogiorno il tasso è del 20,4%; se si va nel dettaglio e si analizza la fascia tra i 15 e i 24 anni, il valore si alza notevolmente arrivando al 56,7%.
Per far ripartire l’occupazione al Sud, sono state previste varie misure nell’ultima legge di Stabilità, tra cui l’Incentivo per occupazione al Sud. Obiettivo dell’incentivo, infatti, è quello di favorire l’occupazione nelle “regioni meno sviluppate”, ossia con PIL pro capite inferiore al 75% della media dell’Unione Europea (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), o in transizione, con Pil pro capite compreso tra il 75% e il 90% della media dell’Unione Europea (Abruzzo, Molise e Sardegna).
A chi spetta il bonus per le assunzioni al sud?
L’incentivo spetta a tutti i datori di lavoro, se la prestazione lavorativa avviene in una delle regioni indicate, indipendentemente dalla residenza della persona assunta o della sede legale del datore di lavoro. Il bonus sud spetta per i giovani disoccupati che al momento dell’assunzione abbiano età compresa tra i 16 e i 24 anni, oppure per quelli di almeno 25 anni che al momento dell’assunzione, oltre ad essere disoccupati, risultino privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
L’agevolazione è valida per le assunzioni che avvengono tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2017 e per categorie ben specifiche di contratti: contratti a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione e contratto di apprendistato professionalizzante.
Al datore di lavoro, spetta un incentivo pari allo sgravio dei contributi previdenziali per un valore massimo di 8.060 euro annui nei limiti dei fondi stanziati: 500 milioni per le regioni meno sviluppare e 30 milioni per quelle in transizione.
Considerando il limite delle risorse disponibili, per dare al datore di lavoro la possibilità di conoscere con certezza il residuo disponibile, è prevista una procedura preliminare di ammissione all’incentivo: il datore di lavoro deve inoltrare all’INPS – utilizzando il modulo online “B-SUD”, disponibile all’interno dell’applicazione “DiResCo, Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”, sul sito dell’INPS – la domanda preliminare con i dati sul lavoratore, regione e provincia della prestazione, retribuzione prevista e aliquota contributiva datoriale.
Il bonus assunzioni sud sicuramente non cambierà in modo sostanziale il divario tra Nord e Sud, darà però la possibilità a tanti giovani di ottenere un contratto di lavoro stabile in un momento storico in cui il termine stabilità difficilmente si associa a quello di lavoro.
Fonte: INPS