Novità importanti in vista per gli imprenditori del Mezzogiorno. La pressione fiscale sembra in qualche modo alleggerirsi e a ribadire questa tendenza ci ha pensato il 15 ottobre scorso il Consiglio dei Ministri, con l’approvazione del disegno della Legge di Stabilità 2016, che tra le varie misure, prevede il taglio dell’IRES nel 2017. Una riduzione delle tasse che potrebbe già essere anticipata al 2016 per le Pmi e le imprese innovative del Sud che credono negli investimenti.
Cos’è l’IRES?
Innanzitutto, è importante capire che quando si parla di IRES (imposta sul reddito della società), ci si riferisce ad una tassa proporzionale e personale con aliquota pari al 27,50% fino al 2015. Soggetti passivi dell’IRES sono:
- enti pubblici e privati diversi dalle società, localizzati nel territorio italiano;
- trust, residenti nel territorio italiano, che esercitano la propria attività commerciale in maniera principale o esclusiva;
- società di capitali, società cooperative e società di mutua assicurazione residenti nel territorio italiano.
Il possibile taglio IRES al Sud
La sopracitata Legge di Stabilità 2016, dovrebbe prevedere uno stanziamento di risorse di circa 400 milioni di euro per la riduzione dell’IRES dal 27,50% al 25% per le seguenti regioni del Sud (individuate dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020): Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il tutto, già a partire dal prossimo anno.
Tuttavia, l’importante misura sarebbe subordinata all’esecuzione e all’avvio di investimenti da parte delle imprese meridionali, perché:
- produrrebbe la garanzia di un sicuro reinvestimento del risparmio fiscale ottenuto dalle aziende;
- prenderebbe la valenza di “bonus produttivo”, evitando così eventuali notifiche da parte della Commissione Europea.
Chiaramente, si tratterebbe soltanto della prima tappa nell’ambito di una importante rivoluzione portata avanti dal Governo, che vedrebbe concludersi nel 2017 il graduale taglio dell’imposta sul reddito delle società fino al 24%.
L’alt di Bruxelles
Eppure c’è sempre un però. Difatti, l’unico dubbio è legato al via libera che la Legge di Stabilità del Belpaese deve necessariamente incassare da Bruxelles.
E non a caso, in merito all’ipotesi di taglio dell’IRES per le imprese del Sud il rischio è che questa misura venga interpretata come agevolazione riservata ad una parte limitata del territorio nazionale.
Per questa ragione, è già allo studio la possibilità che la riduzione dell’aliquota IRES al 25%, già a partire dal 2016, venga estesa a tutte le imprese italiane, senza alcuna distinzione geografica.
Info: Governo Italiano, CdM n° 87