Parte a maggio 2017 la seconda fase di sperimentazione per le piccole medie imprese del software europeo OIRA sulla sicurezza sul lavoro.
Quando si parla di sicurezza sul lavoro si fa riferimento a tutte quelle misure preventive che permettono ad un lavoratore di sentirsi tutelato ed al sicuro sul proprio luogo di lavoro e che, di fatto, riducono al minimo o addirittura evitano i rischi connessi all’attività lavorativa svolta.
La sicurezza sul lavoro rappresenta uno dei punti cardine che permette ad un Paese industrializzato e modernamente organizzato di definirsi all’avanguardia. L’Italia purtroppo non eccelle in questo senso, poiché quando si parla di prevenzione il nostro Paese non spicca per virtuosità, soprattutto perché il tessuto economico nazionale è rappresentato per lo più da piccole medie imprese e la sicurezza sul lavoro non è certo alla portata di tutti sia per gli impegni economici connessi che per quelli organizzativi.
Ma è proprio a queste imprese che è dedicato il software OIRA (Online Interactive Risk Assessment). Si tratta di un applicativo che aiuta le piccole medie imprese nella valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro ed individuare così le misure più idonee di protezione e prevenzione. Il software è “made in Europe” ed è nato sulla scia di un progetto olandese in tema di sicurezza sul lavoro (RI&E) che ha riscontrato grandi risultati durante la sua applicazione.
OIRA è stato presentato per la prima volta a Cipro nel 2012, è disponibile in 18 lingue ed è completamente gratuito. In Italia viene introdotto nel 2013 ma le sperimentazioni per l’applicazione del software alle piccole e medie imprese hanno inizio nel 2016. È stato necessario infatti istituire un gruppo di lavoro presieduto e coordinato dall’Inail e formato da rappresentanti istituzionali, del comparto dei datori di lavoro e del mondo sindacale, che permettesse di adattare l’applicativo europeo alle esigenze delle imprese italiane.
Il settore di riferimento sul quale ha lavorato il gruppo di lavoro nazionale è quello degli uffici. La prima fase di sperimentazione è stata compiuta su un ristretto numero di imprese localizzate nell’area settentrionale e centrale del Paese. È stata quindi compiuta una prima attività di valutazione dei risultati e dei suggerimenti emersi e sono stati apportati i conseguenti miglioramenti al prodotto.
Tra breve si darà il via alla seconda fase di sperimentazione coinvolgendo un più ampio numero di imprese su tutto il territorio nazionale. Le aziende selezionate avranno accesso all’utilizzo del software attraverso una specifica area web e saranno supportate da un tutorial che le guiderà all’utilizzo dello strumento e da un tutoraggio a distanza in caso di necessità. L’inizio ufficiale di questa seconda fase di sperimentazione è fissata per metà marzo 2017, con la conclusione prevista per il mese di maggio.
Ma come funziona OIRA?
Lo strumento è strutturato in 3 moduli che a loro volta sono suddivisi in ulteriori sottomoduli:
- il primo modulo riguarda gli aspetti organizzativi e prevede una prima fase di identificazione e valutazione dei pericoli in azienda. Vengono qui analizzati i rischi tipicamente presenti in ufficio: incendio, attrezzature di lavoro, impianti elettrici, sostanze pericolose, stress lavoro correlato, movimentazione manuale di carichi, ecc…
- il secondo modulo prevede la fase di valutazione, le misure da adottare per garantire la prevenzione e la protezione obbligatoria e la pianificazione delle eventuali misure di miglioramento (complessivamente sono presenti nello strumento circa 180 misure).
- il terzo modulo è relativo alla fase di report dove si genera progressivamente il documento di valutazione dei rischi contenente le misure obbligatorie e la programmazione delle misure di miglioramento.
Con l’implementazione del sistema OIRA finalmente anche le piccole e medie imprese italiane potranno allinearsi all’Europa in tema di sicurezza sul lavoro. Vero è che comunque un software da solo non basta: è fondamentale avviare un percorso di acculturamento sul tema poiché è dalla conoscenza e dal sapere che si pongono le basi della prevenzione e soprattutto le vite umane sono molto più preziose di qualche euro investito in strumenti e misure necessari per rendere salubre e sicuro un luogo di lavoro. Speriamo di essere sulla strada giusta, quella verso la sicurezza.
Fonte: Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro