Questa è la storia di Claudia Pulvirenti, una ragazza di trentasei anni che ha deciso di provarci e giocare il suo gettone d’oro. Dagli studi universitari e un breve soggiorno a Londra, torna a Catania e decide di investire nella sua città aprendo un B&B.
Una storia giovane, di chi ci ha provato e ce l’ha fatta. Noi l’abbiamo intervistata per Magevola.
Come è nata l’idea di aprire un B&B?
«Io sono sempre stata appassionata di viaggi, esplorazione ed avventura, conoscere gente di altre culture mi affascina. Diversi anni prima di aprire il B&B dopo la laurea in Scienze Naturali ho fatto un’esperienza lavorativa e di vita a Londra e ho conosciuto gente e posti incredibili, un’esperienza che mi ha permesso pure d’imparare la lingua inglese. Tornata a Catania ho cominciato a lavorare per un’azienda di telecomunicazioni dove mi hanno assunto, ma dentro di me sentivo di voler realizzare qualcosa connessa al viaggio e mi è venuto in mente di aprire un B&B. Ne ho parlato con i miei genitori che mi hanno appoggiato, anche perché mia madre voleva pure applicarsi in un lavoro, da lì inizia la storia di B&B Piccadilly house. Nome che ho scelto per dargli un tono internazionale.»
Cosa hai fatto per aprire il B&B?
«Dopo averne quindi parlato con i miei genitori, è iniziata la ricerca della location, tramite un semplice giornale di annunci ho preso una serie di appuntamenti per vedere degli appartamenti, ma nessuno era in condizioni di poter essere sfruttato come B&B. Poi un giorno mi madre individua un appartamento in Piazza Vincezo Bellini (Piazza Teatro Massimo) in affitto. Quando ci incontriamo con la proprietaria è stato amore a prima vista e la location era perfetta! A questo punto avevo scaricato da internet la documentazione necessaria per aprire un B&B. Si chiama SCIA: Segnalazione Certificata di Inizio Attività.»
La SCIA ti impone:
- di essere in possesso del Contratto d’affitto;
- la residenza nell’immobile;
- visura catastale;
- relazione tecnica illustrativa, con specifica del numero delle camere singole, doppie e triple firma di un professionista abilitato;
- pianta planimetrica quotata, riportante la superficie dei vani e gli arredi;
- certificato di agibilità e/o abitabilità;
- perizie tecniche di asseveramento attestanti l’adeguamento degli impianti elettrico, idrico, termico e climatizzazione.
«Mi sono avvalsa di un Tecnico Geometra che ci ha aiutato nel disbrigo delle pratiche. Le difficoltà maggiori le ho trovate per ottenere l’abitabilità ma dopo diverse vicissitudini con il Comune dopo diversi mesi ci siamo riusciti.»
Hai utilizzato qualche agevolazione per aprire il B&B? Se sì, quale?
«Non ho usufruito di nessuna agevolazione.»
Quanto è stato difficile in una scala che va da 1 a 10, e quanto impegno c’è voluto da parte tua?
«È stato difficile 8, e c’è voluto molto impegno da parte di tutti e soprattutto molta forza di volontà.»
Hai dovuto/voluto far eseguire lavori sull’immobile per farlo diventare un B&B?
«Non ho fatto lavori grossi, ho fatto ritinteggiare le pareti di tutte le stanze a nostro gusto, comprato alcuni arredi, pitturato alcuni mobili già presenti,comprato tende, piumoni, tovaglie, piante per la terrazza, quadri, lampadari, tappeti,ma questa è stata la parte più bella.»
Hai trovato particolari difficoltà di vario genere nella realizzazione del tuo progetto? Se sì quali? Come le hai superate?
«La difficoltà maggiore come dicevo prima è stata ricevere l’abitabilità perché l’appartamento si trova in un palazzo del 1942. Ho avuto l’aiuto di mio cugino architetto e del geometra a cui ci siamo affidati che hanno trovato delle soluzioni geniali. La cosa che posso consigliare è di affidarsi a delle persone oneste magari che già si conoscono e professionali.»
C’è qualche aneddoto particolare che ti farebbe piacere raccontarci in relazione alla tua attività con il B&B?
«Ogni giorno succedono aneddoti particolari, sentiamo storie diverse, alcune stranissime altre di vita quotidiana. Una volta mi hanno contattato quattro uomini inglesi che volevano venire nel mio B&B per sostare la notte del loro arrivo e la notte prima della partenza perché dovevano fare il giro della Sicilia in bicicletta. Io ho comunicato con loro tramite email e quando sono arrivati si sono presentati quattro signori di 80 anni circa ciascuno ancora in gamba e pronti a sfidare la nostra isola in bicicletta. Sono stati un’ispirazione davvero!»
Perché consiglieresti di aprire un B&B e quale consiglio vorresti dare?
«Come ogni lavoro consiglio di farlo con passione e consiglio di aprire un B&B perché è anche un modo per far conoscere la nostra terra e noi stessi al resto del mondo.»