In un periodo in cui le famiglie affrontano sfide sempre più impegnative, il supporto economico alle madri lavoratrici assume un’importanza fondamentale. Il bonus mamma rappresenta una delle misure pensate per alleviare le difficoltà quotidiane, offrendo un aiuto concreto a chi ha più bisogno. Recentemente, l’INPS ha fornito importanti aggiornamenti su come e quando le lavoratrici possono richiedere questo sostegno. Scopriamo insieme i dettagli e le scadenze per non perdere l’occasione di beneficiare di questo incentivo.
Le lavoratrici che raggiungono i requisiti per il bonus mamma dopo il 9 dicembre possono presentare la domanda fino al 31 gennaio 2026, a condizione che acquisiscano il diritto entro il 31 dicembre 2025. Questa estensione delle scadenze offre una maggiore flessibilità, ma è importante essere informate sui dettagli specifici per non mancare i termini.
Tempistiche del Bonus Mamme INPS
Il bonus mamme ha un valore di 40 euro al mese, per un massimo di 12 mesi. La somma viene erogata in un’unica soluzione insieme alla mensilità di dicembre. Coloro che presentano la domanda oltre il termine standard, ma comunque entro il 31 gennaio 2026, riceveranno il pagamento nel mese di febbraio.
Inoltre, la Manovra 2026, attualmente in discussione, prevede un aumento del bonus a 60 euro mensili, mantenendo invariata la modalità di pagamento in un’unica soluzione.
Chi ha diritto al Bonus Mamme?
Il bonus è destinato alle lavoratrici, siano esse dipendenti o autonome, che hanno un reddito fino a 40mila euro e che hanno almeno due figli. Ecco come funziona:
– **Due figli**: il diritto al bonus è valido fino al compimento dei dieci anni del secondo figlio, per ogni mese in cui la lavoratrice è attiva.
– **Tre figli o più**: il bonus viene erogato fino alla maggiore età del figlio più piccolo, ma solo se la lavoratrice non ha un contratto a tempo indeterminato.
Le lavoratrici assunte a tempo indeterminato possono accedere fino al 31 gennaio 2026 a un’altra agevolazione, che prevede la decontribuzione totale.
Per riassumere, le categorie di lavoratrici che possono beneficiare del bonus sono:
– Lavoratrici autonome e dipendenti con due figli, fino ai dieci anni del secondo.
– Lavoratrici a tempo determinato con almeno tre figli, fino alla maggiore età del più piccolo.
Sono escluse dal bonus le lavoratrici domestiche, le titolari di cariche sociali e le imprenditrici non iscritte all’Assicurazione generale obbligatoria. Tuttavia, chi lavora con contratti intermittenti o in somministrazione può accedere al bonus.
Esempi pratici di applicazione
Per chiarire ulteriormente come funziona il bonus, ecco alcuni esempi pratici:
– Una madre con due figli al 1° gennaio 2025 e il più piccolo che compie dieci anni il 15 settembre 2025 avrà diritto al bonus da gennaio a settembre 2025, indipendentemente dal tipo di contratto.
– Una madre di tre figli al 1° gennaio 2025, con il più giovane che compie 18 anni il 10 novembre 2025, potrà ricevere il bonus da gennaio a novembre 2025, ma solo se ha un contratto a tempo determinato o è autonoma.
– Una lavoratrice che dà alla luce il suo secondo figlio il 20 aprile 2025 potrà richiedere il bonus da aprile a dicembre, a prescindere dalla tipologia di contratto.
– Una madre con tre figli, di cui il più piccolo ha cinque anni, e con un contratto a tempo determinato che diventa indeterminato a luglio 2025, avrà diritto al bonus da gennaio a giugno 2025. Da luglio 2025, potrà accedere all’esonero totale dei contributi IVS.
Conoscere questi dettagli è cruciale per ogni lavoratrice che desidera fare richiesta del bonus mamma, assicurandosi così di ricevere il supporto necessario.
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