Quando la creatività supera la realtà: il caso sorprendente dei gemelli con (quasi) lo stesso nome ha acceso il web, spingendo i genitori a riconsiderare la loro scelta. E se dare un nome ai propri figli è già un piccolo rompicapo, chissà cosa succede quando si tratta di due!
La dura arte di scegliere un nome (soprattutto per due!)
Scegliere il nome di un figlio è tra le decisioni più delicate che spettano a un genitore. Il ventaglio di possibilità sembra infinito:
- C’è chi si lascia ispirare dall’ambiente che lo circonda
- Chi preferisce seguire le proprie passioni
- Chi opta per nomi classici (perché, come si dice, “vecchio nome fa buon bambino”)
- E chi ancora si lascia guidare dalle mode dell’anno
- Senza dimenticare chi cerca una musicalità affascinante
Ma quando in casa arrivano due gemelli, la faccenda si complica. La tentazione di coordinare i nomi o di inventarsi qualcosa di impattante a volte prende il sopravvento sulla logica… e il caso che ha fatto scalpore sui social ne è la prova vivente.
Due gemelli, un solo (quasi) nome: Sean e Seen
Dopo una dura battaglia per superare l’infertilità, una donna si ritrova finalmente madre di due gemelli. Tutta storia a lieto fine? Nient’affatto, almeno non per i nomi scelti! Tornando al lavoro dopo la maternità, la collega viene assalita dalla curiosità dei colleghi: “Come hai chiamato i bambini?”. Lei risponde con un candore disarmante: “Si chiamano Sean”. Domanda di rito: “E l’altro?”. Pronta replica: “No, no… si chiamano entrambi Sean. Uno con la ‘a’, l’altro con la ‘e’, quindi Sean e Seen”.
L’effetto sorpresa è assicurato. A raccontarlo, un collega rimasto senza parole, al punto da confidarsi con la comunità di Reddit. E la sua incredulità ha presto trovato una folla di stupefatti sostenitori.
Tempesta sui social: critiche ed effetti collaterali
La reazione, su Reddit e altrove, non si è certo fatta attendere. L’autore del post ha palesato fin da subito la sua opinione, senza peli sulla lingua: “Era la cosa più idiota che abbia mai sentito”. Ma non era l’unico a pensarla così. C’è chi, addirittura avendo una sorella gemella, ha commentato:
- “Dare nomi simili ai gemelli è probabilmente la cosa più crudele che si possa fare.”
- “Non crea solo confusione… impedisce ai gemelli di sviluppare una propria identità.”
E come se non bastasse, il cognome dei due bambini è – rullo di tamburi – Sean! Sì, avete capito bene: Sean Sean e Seen Sean. Un tongue-twister per l’anagrafe e, probabilmente, per chiunque abbia a che fare con loro per il resto della vita.
Dietrofront dei genitori: il potere dell’opinione pubblica
Dopo aver letto le innumerevoli critiche e riflessioni scaturite sui forum, i genitori hanno deciso di ripensare alle loro scelte. È riportato che stanno valutando un nuovo nome per Seen. L’autore della vicenda racconta infatti che i genitori “si sono resi conto che la scelta dei nomi forse non era l’ideale”.
Ora, un altro momento di riflessione silenziosa accompagna la famiglia mentre cercano un nuovo nome per il gemello di Sean. Una cosa è certa: la pressione pubblica sul tema dei nomi, soprattutto quando diventano un caso virale, può davvero cambiare le carte in tavola.
In conclusione, chiamare due bambini Sean e Seen può sembrare creativo… ma spesso ciò che è originale sulla carta, si trasforma in fonte di confusione (e qualche sorriso ironico) nella vita reale. Un nome è per sempre, e quando i panni da stendere sono due, vale la pena fermarsi a riflettere ancora un po’. Cari futuri genitori di gemelli, prendete nota: l’identità inizia anche dal primo, piccolo… nome.
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Lisa Chichi vi porta in un mondo di scoperte curiose e storie sorprendenti. Ogni giorno condivide fatti insoliti e curiosità culturali che stimolano la vostra mente e arricchiscono le vostre conversazioni.