“Ho rinunciato alla carriera e allo stipendio, ma oggi sono finalmente felice”: il racconto di chi ha lasciato tutto per un lavoro manuale

Chi non ha mai pensato di mollare tutto per inseguire la propria passione? Cédric Brottier, dopo studi brillanti e una carriera già tracciata da alto funzionario, ha deciso di chiudere la porta sull’elisir della stabilità per spalancare quella della felicità tra luppolo e sudore delle proprie mani. Ecco il racconto – vivace, umano e sincero – di chi ha (ri)trovato senso e sorriso cambiando radicalmente vita e lavoro.

Dalla Corte dei Conti alla birra artigianale: una svolta (apparentemente) folle

Cédric Brottier, classe 1987 e originario di Melun, ha seguito il percorso che molti sognano: laurea a Sciences Po Paris nel 2011, ammissione all’École Nationale d’Administration (ENA), e poi subito un incarico presso la prestigiosa Corte dei Conti. Sembrava l’avvio perfetto per una solida carriera da alto funzionario, tra audit, controllo e grandi dossier da gestire nell’aristocrazia delle istituzioni pubbliche – e insomma, un lavoro di tutto rispetto.

Tuttavia, proprio lì, tra le mura ovattate della Repubblica, Cédric ha iniziato a confrontarsi con alcuni interrogativi esistenziali: era davvero soddisfatto? Aveva la sensazione concreta che il suo lavoro facesse avanzare le cose? E soprattutto: riusciva a vedere LUI l’impatto delle sue azioni, oppure era troppo diluito nel mare degli ingranaggi dello Stato?

La risposta, purtroppo, era più amara della birra calda: per quanto si impegnasse, il senso di conclusione o di efficacia tangibile gli sfuggiva dalle mani. E quando la soddisfazione latita, anche ogni premio di produzione perde il suo scintillio. Alcuni colleghi avranno alzato un sopracciglio davanti alla sua scelta: cambiare tutto, con tutti i rischi del caso. Ma chi osa, alla fine, vince almeno la propria autenticità.

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L’Instant: una scommessa nata dall’esigenza di sentirsi utili

Nel 2016, Cédric mette in pratica il suo desiderio: assieme a due amici conosciuti ai tempi di Sciences Po (sede decentrata di Digione), fonda L’Instant, una birreria artigianale 100% made in Île-de-France. L’obiettivo? Soddisfare un bisogno molto diffuso nelle nuove generazioni: misurare concretamente l’impatto del proprio lavoro.

La parabola (o meglio, la bolla) salariare, però, cambia brutalmente: il suo stipendio si è ridotto di ben cinque volte rispetto a ciò che avrebbe potuto percepire restando nel vecchio impiego. Ma sorpresa: se pensavate che questo lo avesse demoralizzato… vi sbagliate! Di colpo, la passione e la voglia di superarsi hanno riempito le giornate di entusiasmo. Sviluppare un’azienda creata da zero, accompagnarla nella crescita e costruire qualcosa a favore della società porta, ogni giorno, un piacere tangibile. Letteralmente… “con le proprie mani” – e sì, anche con le proprie braccia, quando tocca fare le pulizie, la fila alla Posta o altre mansioni poco gloriose ma dal valore pedagogico impareggiabile.

Creatività, sudore e umiltà: dietro le quinte di una giovane impresa

Chi crede che l’imprenditore trascorra il tempo a sorseggiare champagne su una terrazza, si sbaglia di grosso: Cédric confessa che nella fase iniziale di L’Instant si è ritrovato a ricoprire tutti i ruoli possibili. Ogni giornata è una giostra di professioni:

  • ideare ricette fantasiose e gustose,
  • gestire il lato tecnico di un impianto industriale,
  • fare scouting di nuovi clienti e negoziare contratti,
  • vendere, gestire il personale e – quando serve – spazzare per terra.

Questa realtà, apparentemente caotica, ha insegnato a Cédric più lezioni d’umiltà di tutta una vita nei grandi salotti istituzionali. E, in modo quasi sorprendente, La birreria oggi sta crescendo a ritmi sostenuti: nonostante la crisi sanitaria, negli ultimi due anni L’Instant ha visto il suo fatturato salire in media del 35% annuo. Si tratta di birre craft apprezzate sia dagli specialisti, sia dalle enoteche, negozi gourmet, bar specializzati e ristoranti selezionati.

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Dai banchi di scuola alle sfide imprenditoriali: cosa resta e cosa si impara

Cédric ammette con autoironia che la formazione accademica ricevuta – tra grandi scuole e concorsi selettivi – non lo aveva preparato alle mille incombenze quotidiane del piccolo imprenditore:

  • Non aveva mai condotto un’analisi di mercato;
  • non sapeva stabilire i prezzi o gestire il posizionamento online;
  • non aveva mai negoziato un contratto di vendita all’ingrosso;
  • la sua “vena commerciale” era rimasta nascosta – almeno fino alla svolta.

Quello che però gli studi gli hanno davvero lasciato, è una disciplina di ferro e una rapidità di apprendimento forgiata tra le sfide di Sciences Po e dell’ENA. Grazie a queste qualità, oggi è diventato, contro ogni pronostico (sia familiare che formativo), un imprenditore capace di adattarsi e crescere in un contesto tutt’altro che facile.

La (birra) morale? A volte cambiare tutto è il vero segreto della felicità. C’è chi punta al massimo della carriera, chi alla massima soddisfazione… E poi c’è chi, come Cédric Brottier, riesce a trovare l’equilibrio giusto brindando ogni giorno – con una birra fatta da sé, ovviamente.

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