Pensioni 2026: Scopri tutte le misure della Legge di Bilancio!

Il tema delle pensioni è sempre di grande attualità e, con la Manovra 2026, si preannunciano cambiamenti significativi che potrebbero influenzare milioni di lavoratori. Le nuove disposizioni, infatti, mirano a rendere più rigorosi i requisiti per il ritiro dal lavoro, introducendo una serie di misure che potrebbero lasciare molti a riflettere sul proprio futuro previdenziale. Ecco cosa c’è da sapere per orientarsi tra le novità che ci aspettano.

La riforma non si limita a modificare l’età pensionabile, ma affronta anche aspetti legati alla flessibilità in uscita e alle misure di supporto per le persone in difficoltà. Analizziamo insieme i punti salienti di questa Manovra, cercando di capire cosa comportano realmente per i cittadini.

Modifiche ai requisiti pensionistici a partire dal 2027

A partire dal 2027, l’età pensionabile subirà un incremento, grazie all’adeguamento alle aspettative di vita calcolate dall’Istat. Questa modifica avverrà in modo graduale, introducendo un mese in più per accedere alla pensione di vecchiaia, che quindi salirà a 67 anni e un mese. Analogamente, anche la pensione anticipata richiederà un mese in più di contributi, portando i requisiti a 42 anni e 11 mesi per gli uomini e 41 anni e 11 mesi per le donne.

Oltre a questo, è previsto un blocco biennale per i lavoratori impiegati in mansioni gravose o usuranti, che pertanto non subiranno incrementi nei requisiti di accesso. Queste categorie includono:

– Lavoratori con almeno sette anni di esperienza in mansioni gravose.
– Addetti a mansioni usuranti secondo la normativa vigente.
– Lavoratori con diritto a pensione precoce.

Flessibilità in uscita limitata all’APE Sociale

Nel 2026, l’unico strumento disponibile per andare in pensione prima di soddisfare i requisiti completi sarà l’APE Sociale. Questa misura è accessibile a coloro che raggiungono i 63 anni e cinque mesi di età e hanno un minimo di 30 o 36 anni di contributi. Per accedere all’APE, è necessario rientrare in una delle seguenti categorie:

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1. Disoccupati involontari che hanno esaurito la prestazione di disoccupazione.
2. Caregiver con almeno 30 anni di contributi.
3. Persone con disabilità al 74% e 30 anni di contributi.
4. Lavoratori in mansioni gravose con 36 anni di contributi.

È importante notare che la popolare Opzione Donna non è stata prorogata, limitando ulteriormente le opportunità per le lavoratrici che speravano di accedere a questa forma di pensionamento anticipato.

Ulteriori misure previdenziali nella Manovra 2026

Tra le novità introdotte dalla Manovra, si segnala un incremento di 20 euro per le pensioni destinate a persone in difficoltà economica che superano i 70 anni. Inoltre, il limite di reddito per accedere a tali pensioni è stato elevato a 260 euro.

Un altro aspetto rilevante riguarda il Trattamento di Fine Servizio (TFS) per i dipendenti pubblici, che sarà liquidato dopo nove mesi dal pensionamento, rispetto ai dodici attuali. Per quanto riguarda i fondi pensione, ci saranno nuove possibilità d’investimento in settori strategici come infrastrutture turistiche, sanitarie e ambientali.

Con queste misure, la Manovra 2026 si propone di rispondere alle esigenze di un sistema previdenziale sempre più complesso e in evoluzione, cercando di bilanciare sostenibilità e giustizia sociale nel panorama attuale.

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