L’argomento delle pensioni è sempre di grande rilevanza e il dibattito attorno ad esso si fa sempre più intenso, specialmente con l’approssimarsi delle nuove normative previste dalla Manovra 2026. A partire dal 2027, il panorama pensionistico italiano subirà delle modifiche significative. In particolare, alcune categorie di lavoratori, quelle che si trovano a svolgere professioni considerate usuranti o gravose, saranno esentate dall’aumento dell’età pensionabile, una notizia che ha suscitato non poche discussioni.
Le prime informazioni ufficiali riguardanti le modifiche alle pensioni sono emerse solo dopo l’approvazione del Documento Programmatico di Bilancio. Da quel momento, le aspettative di vita e l’età pensionabile sono diventate temi centrali. Ma quali saranno esattamente le nuove regole e quali categorie di lavoratori saranno interessate? Scopriamo insieme come si articolano questi cambiamenti.
Come funzionano gli adeguamenti dell’età pensionabile
Nel Documento Programmatico di Bilancio per il 2026, si evidenziano gli adeguamenti legati alle aspettative di vita, che dal 2027 comporteranno un incremento graduale. Questo aumento, previsto ogni due anni, si basa su dati Istat e finora ha visto un impatto negativo a causa della pandemia, che ha ridotto temporaneamente la speranza di vita. Tuttavia, dal 2027 ci si aspetta un incremento di circa tre mesi nei requisiti di accesso alla pensione.
Le principali richieste da parte dei sindacati hanno incluso un congelamento degli aumenti per tutti i lavoratori. Anche se l’esecutivo ha mostrato disponibilità a posticipare l’innalzamento dell’età pensionabile per un biennio, le coperture finanziarie non sembrano sufficienti per estendere questo slittamento a tutti i pensionati.
Modifiche all’età pensionabile e relative eccezioni
L’adeguamento delle aspettative di vita sarà formalizzato attraverso un decreto attuativo entro fine anno, utilizzando le stime Istat. Se confermato l’aumento di tre mesi, i requisiti pensionistici subiranno le seguenti variazioni:
- Per la pensione di vecchiaia, dal 2027 sarà necessario raggiungere i 67 anni e tre mesi, a fronte degli attuali 67 anni, validi fino alla fine del 2026.
- Per la pensione anticipata, l’attuale requisito di 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne, aumenterà rispettivamente a 43 anni e un mese e 42 anni e un mese.
Restano esclusi da questi incrementi i lavoratori che beneficiano della pensione usuranti.
Chi sono i lavoratori usuranti?
La pensione usuranti, disciplinata dall’articolo 1 del dlgs 67/2011, permette a determinati lavoratori di andare in pensione con 35 anni di contributi, a seconda della categoria professionale. La normativa prevede un sistema di quote, dove la somma di età e contribuzione deve raggiungere un certo valore. Le mansioni considerate usuranti sono dettagliate nell’articolo 2 del decreto ministeriale del Lavoro del 19 maggio 1999 e comprendono:
- lavori in galleria, cava o miniera;
- lavori nelle cave;
- lavori in spazi ristretti;
- lavori a temperature elevate;
- lavorazione del vetro cavo;
- asportazione dell’amianto.
Inoltre, sono inclusi anche:
- lavoratori con turni notturni di almeno sei ore per almeno 64 giorni all’anno;
- addetti alla catena di montaggio;
- conducenti di veicoli per il trasporto pubblico.
Grazie alle novità previste dalla Manovra 2026, per questi lavoratori non ci sarà l’aumento dei requisiti nel 2027.
I lavori gravosi: una categoria a parte
Il Documento Programmatico di Bilancio per il 2026 menziona anche i lavoratori addetti a mansioni gravose, che si differenziano da quelli usuranti. Non esiste una pensione specifica per questi lavoratori, ma possono accedere a forme di sostegno come l’APE Sociale e la pensione precoci con Quota 41. Le mansioni gravose includono:
- addetti alla concia di pelli;
- servizi di pulizia;
- trasporto merci;
- conducenti di camion;
- infermieri su turni;
- operatori ecologici.
Adesso, resta da capire come saranno applicate le eccezioni previste dalla Manovra 2026. Saranno limitate ai lavoratori che svolgono mansioni usuranti e gravose, o si estenderanno anche a coloro che accedono alla pensione di vecchiaia o anticipata secondo le regole attuali?
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