Ti svegli alle tre di notte con la testa che sembra una giostra di pensieri assurdi? Tranquillo, non sei il solo! Quasi un francese su cinque (e potremmo scommettere che la quota italiana non scherza) soffre di insonnia, il che porta ad irritabilità, difficoltà di concentrazione, fatica e sonnolenza durante il giorno. Ma c’è un trucco giapponese che potrebbe proprio cambiare tutto, e no, non serve viaggiare fino a Tokyo o imparare l’ikebana…
Quando il sonno fugge: il dilemma delle tre di notte
Essere svegli nel cuore della notte può essere frustrante. Secondo Sarah Harvey, autrice del libro “Kaizen: La méthode japonaise du petit pas pour changer toutes ses habitudes”, c’è una soluzione semplice e sorprendentemente efficace, direttamente dalla saggezza giapponese. Harvey racconta: “Per i momenti in cui non riuscite a dormire, voglio condividere con voi un breve esercizio di respirazione che mi aiuta quando sono le tre del mattino e la mia mente è piena di pensieri assurdi.” Si tratta della tecnica chiamata Moon Breathing, o “respirazione lunare”, che sembra essere un vero toccasana per rilassarsi, riaddormentarsi e gestire i risvegli notturni.
Cosa è la “Moon Breathing” e come funziona?
Questa pratica non è una novità nel mondo orientale: affonda le sue radici nello yoga, dove è conosciuta come “chandra bhedana”. Da secoli viene utilizzata per calmare la mente e favorire il sonno. Il bello? È facilissima e accessibile a tutti. Nessuna posizione stravagante né mantra segreti da memorizzare.
- Distenditi comodamente a letto.
- Chiudi gli occhi.
- Con il pollice destro premi delicatamente sulla narice destra, in modo da bloccarla.
- Inspira ed espira con decisione attraverso la narice sinistra per 2-3 minuti (se sei particolarmente stressato, puoi prolungare un po’).
Apparentemente banale, questo piccolo esercizio di respirazione può davvero cambiare il corso della notte.
Perché funziona? Scienza e saggezza insieme
Secondo l’esperta, è la parte sinistra del sistema nervoso ad essere la grande responsabile delle difficoltà nell’addormentarsi. Stimolando la narice sinistra, si entra dunque in contatto con questa parte del sistema, “pilotandola a distanza” per accelerare il processo di addormentamento. Una sorta di pulsante nascosto per la nostra modalità “stand-by”. Questo aiuta davvero a concentrarsi, a svuotare la mente e a premere il tasto di “reset” sul nostro sistema nervoso.
Man mano che prosegui nell’esercizio, la respirazione e il battito cardiaco rallentano, le emozioni si regolano, i pensieri si fanno via via più rari fino (speriamo!) a scomparire… e il sonno torna, senza avere bisogno di pecore da contare.
Non solo teoria: i benefici sono reali
La respirazione “luna” pare essere particolarmente efficace per chi accumula debiti di sonno. Una ricerca condotta nel 2022 su studenti di medicina ha mostrato che sfruttare la respirazione attraverso la narice sinistra ha migliorato significativamente la qualità del sonno nel giro di sole quattro settimane. Insomma, niente miracoli ma un piccolo grande passo (giapponese) verso notti più serene.
- Facile da fare, non costa nulla e non richiede attrezzature particolari!
- Adatta a chiunque, anche a chi credeva che lo yoga fosse solo per contorsionisti.
- I risultati possono arrivare in meno di un mese, secondo le ricerche.
La prossima volta che ti ritrovi sveglio nel cuore della notte, perché non provare questa antichissima ma semplice tecnica? La tua mente (e il tuo umore del mattino) potrebbero finalmente ringraziarti!
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Lisa Chichi vi porta in un mondo di scoperte curiose e storie sorprendenti. Ogni giorno condivide fatti insoliti e curiosità culturali che stimolano la vostra mente e arricchiscono le vostre conversazioni.
