La recente pronuncia della Cassazione ha attirato l’attenzione su un tema cruciale per molti ex coniugi in fase di separazione: il diritto all’Assegno Sociale. Nonostante le complicazioni legate alle dinamiche familiari, la Corte ha chiarito che il bisogno economico effettivo è l’unico criterio da considerare per l’accesso a questo sostegno. Questo aspetto offre una nuova prospettiva a chi, per varie ragioni, non ha richiesto l’assegno di mantenimento durante la separazione, aprendo la strada a una maggiore equità sociale.
La sentenza n. 23407/2025 ha ridefinito i parametri di accesso all’Assegno Sociale, stabilendo che il diritto non dipende dalla presenza di un assegno di mantenimento ma esclusivamente dalla condizione economica del richiedente. Questo è un passo significativo verso una maggiore inclusività per coloro che si trovano in situazioni di difficoltà economica, indipendentemente dalle circostanze della separazione.
Il Ruolo della Cassazione nella Questione dell’Assegno Sociale
La Corte di Cassazione ha recentemente ribaltato una decisione dell’INPS riguardo ai requisiti per l’Assegno Sociale. In particolare, la Corte ha stabilito che:
– L’età minima per accedere all’assegno è di 67 anni.
– La condizione economica di bisogno è l’unico criterio rilevante.
Questa interpretazione rappresenta un’importante evoluzione nella giurisprudenza, sottolineando che le situazioni individuali devono essere valutate in base alle reali necessità economiche piuttosto che su criteri formali.
Il Diritto al Sostegno Economico
Con la sentenza sopra citata, la Corte ha confermato il diritto all’Assegno Sociale anche per coloro che, in fase di separazione, non hanno richiesto alcun mantenimento. Questo significa che:
– Anche un ex coniuge che non ha chiesto un assegno di mantenimento ha diritto a ricevere il sostegno.
– La mancanza di redditi o l’insufficienza delle risorse economiche sono sufficienti per dimostrare il bisogno.
La decisione mira a garantire che il sostegno sociale sia accessibile a chi ne ha realmente bisogno, eliminando il bias che potesse derivare da scelte fatte durante la separazione.
Precedenti Giuridici e Continuità della Giurisprudenza
La pronuncia della Cassazione non è un caso isolato. Già nel 2022, una sentenza simile aveva riconosciuto il diritto all’Assegno Sociale per chi aveva rinunciato all’assegno di mantenimento. Questo precedente ha gettato le basi per la recente decisione, evidenziando un orientamento giuridico coerente e solidale.
Implicazioni per il Futuro
Queste sentenze hanno un impatto significativo sulla vita di molte persone. Gli ex coniugi, che si trovano in difficoltà economiche dopo la separazione, possono ora considerare la possibilità di ricevere un aiuto, senza dover affrontare il peso di una procedura complessa o di requisiti non pertinenti.
In sintesi, la Cassazione ha aperto una nuova strada per garantire un sostegno più equo e accessibile, basato sulle reali necessità delle persone, piuttosto che su criteri formali o convenzionali.
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