La questione delle pensioni per chi svolge lavori gravosi o usuranti è un tema di grande rilevanza, spesso fonte di confusione per i lavoratori e le loro famiglie. Con diverse opzioni disponibili, è fondamentale comprendere le categorie ammesse e i requisiti necessari per accedere a queste forme di pensionamento anticipato. In questo articolo, ci addentreremo nei dettagli di queste categorie, esplorando i diritti dei lavoratori e le agevolazioni pensionistiche a loro riservate.
Le possibilità di pensionamento anticipato, come l’APE Sociale e la Quota 41, offrono opportunità significative a chi ha dedicato la propria vita a lavori particolarmente impegnativi. Ma quali sono esattamente i lavori che rientrano in queste categorie? E quali sono i requisiti per usufruire di queste agevolazioni? Scopriamolo insieme.
Definizione di lavori gravosi
I lavori gravosi sono suddivisi in diverse categorie, specificate dalla legge. Inizialmente, erano 15 le categorie identificabili, delle quali 11 menzionate nella lettera d del comma 179 della Legge 232/2016. Ecco alcuni esempi di lavori gravosi:
- Operai nel settore dell’industria estrattiva e nell’edilizia
- Conduttori di gru e macchinari per la perforazione
- Conciatori di pelli e pellicce
- Personale delle professioni sanitarie operanti in turni
- Facchini e addetti allo spostamento merci
- Operatori ecologici e raccoglitori di rifiuti
- Marittimi e pescatori
A queste categorie si sono aggiunti recentemente nuovi profili professionali, ampliando ulteriormente il novero di lavori gravosi.
Altri lavori ammessi
In aggiunta alle categorie sopra elencate, l’INPS ha identificato ulteriori lavori gravosi, come:
- Professori e educatori di scuole primarie e dell’infanzia
- Tecnici della salute e professioni assimilate
- Operatori della cura estetica
- Artigiani e operai specializzati
- Conduttori di impianti minerari e di lavorazione dei metalli
- Operatori in agricoltura e industria alimentare
Queste categorie si rivolgono a una vasta gamma di professioni, tutte caratterizzate da un impegno fisico e mentale significativo.
APE Sociale: un aiuto per i lavoratori gravosi
L’APE Sociale rappresenta un’opzione vantaggiosa per i lavoratori gravosi che soddisfano determinati requisiti entro il 31 dicembre 2025. I beneficiari possono ricevere un importo mensile pari alla pensione, fino a un massimo di 1500 euro, senza rivalutazione.
Per accedere a questa prestazione, è necessario:
- Avere almeno 63 anni e 5 mesi di età
- Possedere almeno 36 anni di contribuzione (32 anni per operai edili)
- Essere impiegati in attività gravose per almeno 6 anni negli ultimi 7
- Avere cessato l’attività lavorativa
- Non ricevere altre forme di trattamento pensionistico
Le donne, inoltre, beneficiano di un’agevolazione sui requisiti contributivi, con una riduzione fino a 12 mesi per ogni figlio.
Lavori usuranti: chi sono gli aventi diritto
I lavori usuranti si riferiscono a mansioni che comportano un impegno fisico e mentale elevato, spesso eseguite in condizioni difficili. Secondo il Decreto del Ministero del Lavoro, queste attività includono:
- Lavori in galleria e in miniera
- Mansioni in spazi ristretti
- Lavori ad alte temperature
- Attività di rimozione dell’amianto
Categorie specifiche di lavori usuranti
Tra i lavori usuranti, si possono citare:
- Lavoratori a turni notturni, con almeno 78 notti lavorate all’anno
- Operatori in catena di montaggio
- Conducenti di veicoli per il trasporto pubblico
Queste categorie sono fondamentali per garantire la protezione dei diritti dei lavoratori.
Pensione anticipata Quota 97 per lavori usuranti
La Legge di Stabilità 2018 ha introdotto la Quota 97, che consente ai lavoratori usuranti di accedere alla pensione dopo 35 anni di contribuzione, senza dover considerare l’aspettativa di vita. È necessario che le mansioni siano state svolte per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa.
I requisiti specifici variano tra dipendenti e lavoratori autonomi, con differenze significative nelle soglie di età e nel conteggio dei contributi.
Quota 41 per lavoratori precoci
La Quota 41 offre una chance ai lavoratori precoci, permettendo di andare in pensione con 41 anni di contributi, senza considerare l’età anagrafica. Questa opzione è accessibile a chi ha svolto attività gravose o usuranti e ha accumulato almeno un anno di contribuzione effettiva prima dei 19 anni.
Le categorie di lavoratori che possono accedere a questa opzione includono:
- Operai dell’industria estrattiva e dell’edilizia
- Conduttori di gru e macchinari
- Personale sanitario e di assistenza
- Facchini e operatori ecologici
Questi profili sono essenziali per riconoscere l’impatto dei lavori usuranti e gravosi nel mercato del lavoro.
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Andreia Correa vi accompagna nel vostro percorso professionale. Condivide consigli utili per trovare lavoro, crescere nella carriera e conoscere i vostri diritti. I suoi articoli vi aiutano ad anticipare le tendenze del mercato e a fare scelte consapevoli.