Messi sospeso: la cifra record che ha perso in soli 14 giorni fa discutere il mondo del calcio

Quando il talento incontra la disciplina (o l’assenza di essa), anche le superstar come Lionel Messi possono finire con il portafogli più leggero… e non di poco! La recente sospensione dell’argentino ha fatto scalpore non solo per il gesto clamoroso, ma soprattutto per la cifra colossale che ha lasciato per strada in appena quattordici giorni. Un “fuorigioco” deve davvero valere così caro?

Il fuoriclasse dal conto in banca stellare

Non ha bisogno di presentazioni: Lionel Messi è un calciatore straordinariamente talentuoso, e i suoi sette Palloni d’Oro sono la prova scintillante della sua grandezza. C’è chi lo considera tra i migliori di tutti i tempi – anzi, diciamolo pure: della storia del calcio. E di conseguenza, il suo conto in banca non si fa pregare a fine mese, riflettendo un talento fuori dal comune.

L’Arabia Saudita… e la dimenticanza fatale

Recentemente, Messi si è recato in Arabia Saudita per una tournée promozionale. Fin qui nulla di strano… se non fosse che il PSG non aveva dato il suo benestare! Un piccolo “detour” non autorizzato che si è rivelato immediatamente un enorme problema. L’Argentino si è ritrovato coinvolto in una procedura disciplinare avviata dal club stesso – martedì sera, per la precisione – all’indomani della sconfitta del PSG contro il Lorient. Non proprio il momento migliore per mettersi in ulteriore cattiva luce…

Sospensione e buco bancario: due settimane, 1,7 milioni in meno!

Cosa comporta questa punizione? Secondo una fonte citata dall’AFP e riportata da Le Figaro:

  • Messi non si può allenare
  • Non può giocare
  • Non percepisce stipendio durante la sospensione
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Detto così, sembra “solo” una pausa forzata. In realtà, per chi guadagna 41 milioni di euro netti l’anno, il mancato stipendio per due settimane si trasforma in una perdita astronomica. Il calcolo è veloce e fa tremare i polsi (a chiunque, tranne forse… ai calciatori del suo calibro): la cifra “evaporata” dal conto di Messi, per questi quattordici giorni, supera il milione di euro. Anzi – diciamolo chiaramente – il danno arriva a 1,7 milioni!

Un buco degno dei migliori difensori, che fa discutere tutto il mondo del calcio. In fondo, persino per gente abituata a cifre monstre, perdere 1,7 milioni in così poco tempo lascia il segno. Qualcuno lo minimizza, altri restano a bocca aperta.

Due partite saltate, precedenti illustri e una lezione salata

Ma non è tutto: la punizione prevede che Messi non possa partecipare ai prossimi due incontri di Ligue 1:

  • Assente a Troyes il 7 maggio
  • Assente ad Ajaccio il 13 maggio

Due settimane di vere e proprie “vacanze forzate” per il più volte Pallone d’Oro. E il paragone con altri casi recenti del calcio europeo non fa che accentuare il peso della sanzione ricevuta dall’argentino. Basti pensare al Bayern Monaco, che aveva multato Sadio Mané di “soli” 500.000 euro per uno scontro verbale con il compagno Leroy Sané durante i quarti di Champions League contro il Manchester City: un terzo rispetto alla trattenuta di stipendio subita da Messi.

Così, Messi paga a caro prezzo questa scelta non autorizzata dal PSG, e ora può solo aspettare che finisca la sospensione per tornare in squadra. Certo, per un patrimonio come il suo (1,7 milioni sono solo una goccia nell’oceano), ma nessuno ama vedere il proprio estratto conto “prosciugarsi” così di colpo. La domanda sorge spontanea: questa vicenda lo renderà più attento in futuro? Forse la nota salata servirà da campanello d’allarme, anche per chi – come lui – ha imparato a convivere con le cifre a sei zeri.

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Conclusione: la vita da fuoriclasse comporta privilegi, ma anche responsabilità gigantesche. E se c’è una cosa che il calcio ci ricorda, è che neanche i re del pallone sono esenti da cartellini (rossi) finanziari. La prossima volta, caro Messi, meglio controllare due volte l’agenda e, soprattutto, il via libera dei tuoi datori di lavoro!

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