Nell’ultimo periodo, sono state sbloccate importanti risorse destinate ai commercianti italiani, portando una boccata d’aria fresca a chi ha deciso di chiudere la propria attività. Questo annuncio dell’INPS ha suscitato grande interesse tra gli imprenditori, soprattutto per coloro che hanno presentato richiesta di indennizzo tra maggio e agosto 2025. Questa opportunità potrebbe fare la differenza per molti, offrendo un supporto economico in un momento critico della loro vita professionale.
L’indennizzo per i commercianti ha una storia complessa, ma oggi è più che mai attuale. Conoscere i requisiti e le modalità di erogazione può rivelarsi fondamentale per chi si trova in questa situazione. Scopriamo quindi di cosa si tratta e a chi è rivolto.
Chi può beneficiare dell’indennizzo per commercianti
La prestazione economica è destinata a coloro che hanno preso la difficile decisione di chiudere la propria attività commerciale, e che non hanno ancora raggiunto l’età pensionabile. Per poter accedere a questo aiuto, è necessario soddisfare alcuni requisiti:
- Essere donne di almeno 57 anni o uomini di almeno 62 anni;
- Avere un’iscrizione alla gestione speciale commercianti da un minimo di cinque anni;
- Restituire la licenza al Comune e richiedere la cancellazione dal registro della Camera di Commercio o dal Repertorio Economico e Amministrativo (REA).
In aggiunta, è importante notare che l’indennizzo è compatibile con altri trattamenti previdenziali, ad eccezione della pensione di vecchiaia. Tuttavia, non è possibile cumularlo con altre attività lavorative. Recentemente, l’INPS ha comunicato che le prestazioni richieste tra il 1° maggio e il 31 agosto 2025 stanno per essere elaborate, mentre per le domande presentate dal 1° settembre, seguiranno ulteriori aggiornamenti.
Modalità di erogazione dell’indennizzo in base alle risorse disponibili
Il sostegno economico IndCom è riservato ai titolari di attività commerciali che chiudono e rottamano la licenza, garantendo un supporto fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Questa misura è stata introdotta negli anni ’90 e ha subito varie proroghe, fino a diventare strutturale grazie alla Legge di Bilancio 2019.
Tuttavia, un aspetto critico da considerare è che le risorse annuali sono spesso insufficienti per soddisfare tutte le richieste. L’INPS, quindi, è costretto a monitorare costantemente le disponibilità finanziarie e ad annunciare quali domande possono essere accolte. Ciò significa che, pur avendo la possibilità di presentare una richiesta, i commercianti devono attendere che ci siano fondi disponibili per il loro trattamento.
L’accesso a queste informazioni e l’aggiornamento continuo sulle modalità di richiesta possono davvero fare la differenza per molti imprenditori che, in un momento di crisi economica, cercano sostegno e certezze per il futuro.
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