Prestazione Universale: Come richiedere online l’INPS per gli eredi in pochi passi!

La questione delle prestazioni sociali, in particolare per gli anziani, è un tema di grande rilevanza e delicatezza. Quando un beneficiario di un aiuto economico viene a mancare, la gestione delle somme non riscosse diventa cruciale per i suoi eredi. Proprio per questo, l’INPS ha messo a disposizione una nuova procedura online per facilitare la richiesta di liquidazione delle rate maturate e non riscosse della Prestazione Universale, un sostegno pensato per gli anziani non autosufficienti e a basso reddito.

In questo articolo esploreremo i dettagli della richiesta, le modalità di rendicontazione e forniremo esempi pratici per chiarire il processo. La comprensione di queste procedure è fondamentale per garantire che i diritti degli eredi vengano tutelati e che possano accedere alle risorse economiche necessarie in un momento così difficile.

Procedura per la Richiesta di Liquidazione per gli Eredi

Per ottenere le somme non riscosse, gli eredi devono presentare una richiesta attraverso il sito ufficiale dell’INPS, seguendo questo percorso: “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” all’interno della sezione “Sostegni, Sussidi e Indennità”. È essenziale autenticarsi utilizzando un’identità digitale valida, come SPID, CIE o CNS. In alternativa, si può contattare un istituto di patronato per ricevere assistenza.

Come Rendicontare le Spese Sostenute

Quando si tratta di ottenere le rate maturate, è fondamentale che gli eredi presentino la documentazione relativa alle spese sostenute dal beneficiario defunto. Per questo, è disponibile una funzione specifica sul portale INPS per l’inserimento della documentazione necessaria. Ecco i documenti che dovranno essere allegati:

  • Contratti di lavoratori domestici: copia del contratto di lavoro e buste paga quietanzate intestate al defunto.
  • Servizi di assistenza: fatture regolarmente quietanzate intestate al beneficiario, come indicato nelle comunicazioni ufficiali dell’INPS.

La liquidazione delle somme sarà effettuata solo dopo aver verificato che la rendicontazione sia corretta e completa. È importante notare che per il mese del decesso, l’importo massimo di 850 euro potrà essere erogato integralmente, sempre che ci sia la giusta documentazione.

Esempi Pratici di Liquidazione del Bonus Anziani

Per illustrare meglio come funziona la liquidazione delle rate non riscosse, l’INPS ha fornito alcuni esempi pratici. Ecco come si applicano le regole in diverse situazioni.

Scenario 1

Un beneficiario presenta domanda il 15 gennaio 2025 e muore il 15 maggio 2025. Gli eredi riceveranno le mensilità da gennaio a maggio, fino a un massimo di 850 euro mensili, in base alla documentazione fornita. Per maggio, se le spese superano i 850 euro, l’importo sarà liquidato completamente; in caso contrario, verrà corrisposto solo quanto documentato.

Scenario 2

Se un beneficiario fa richiesta il 5 agosto 2025 e muore il 20 agosto, gli eredi riceveranno la mensilità di agosto fino a 850 euro, seguendo le stesse regole di rendicontazione del caso precedente.

Scenario 3

Un beneficiario presenta domanda il 10 gennaio 2025 e continua a ricevere pagamenti fino a luglio. Se decede il 5 agosto 2025, gli eredi possono richiedere il rateo di agosto fino a 850 euro, previa corretta rendicontazione delle spese.

Scenario 4

Se un beneficiario presenta domanda il 10 febbraio 2025 ed è deceduto il 4 maggio 2025, la prestazione decade dal 24 marzo 2025. Tuttavia, per liquidare la quota integrativa, il pagamento di febbraio 2025 sarà riconosciuto se rendicontato correttamente. Per marzo, si applicano le regole del primo esempio.

La chiarezza in queste procedure è fondamentale per assicurare che gli eredi possano ricevere il supporto economico che spetta loro. La gestione di tali pratiche può sembrare complessa, ma con le giuste informazioni e documentazione, è possibile navigare questo processo con maggiore sicurezza.

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