Elenco cattivi pagatori CRIF: come essere cancellato

Centrale di Rischio Finanziario -CRIF- detta così incute timore. Finire nell’elenco dei cattivi pagatori, quando, come e perché?

Finire nella classifica dei cattivi pagatori non è il top, ma se per un caso fortuito o per necessità salta la rata del mutuo o del finanziamento o semplicemente la si paga in ritardo si viene etichettati, in modo semplice come “cattivi pagatori“. Ecco come con un click, si finisce nell’elenco della Crif.

Cerchiamo di dare una risposta alle seguenti domande: cos’è la Crif? Chi utilizza i dati? Rischi e conseguenze. Quando si finisce nel suddetto elenco? È possibile essere cancellati e in che modo?

Chi o meglio cos’è la Crif s.p.a.?

Parliamo della Centrale di Rischio Finanziario, una società che gestisce le informazioni creditizie. In sostanza tutti i dati relativi ai finanziamenti, che siano positivi o negativi chiesti da imprese o da privati, finisco nella banca dati detenuta dalla Crif.

Chi utilizza le informazioni inserite nella banca data Crif?

Indistintamente tutti gli istituti di credito accedono alla Crif, per ottenere informazioni circa il cliente, che richiede un finanziamento. Quindi possiamo affermare che la Crif rappresenta il biglietto da visita del cliente, in poche parole la reputazione creditizia.

È bene chiarire, che le società creditizie partecipano attivamente al sistema EURISC, cioè l’archivio informatico della Crif, aggiornato in real-time (tempo reale). La consultazione dell’archivio da parte dell’istituto di credito avviene nel momento in cui un soggetto richieda un finanziamento.

Può accadere che la consultazione avvenga a opera del debitore, che decida di eseguire una visura personale della sua posizione. Infatti, è possibile accedere alla Crif, da privato attraverso il numero del centralino (051/6458900), mettendosi direttamente in contatto con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico sito in Bologna alla Via Zanardi 41.

Cosa significa e in che modo si finisce per essere cattivi pagatori?

Stabilito che tutti i dati negati o positivi finiscono nella banca detenuta dal Crif, cerchiamo di capire cosa comporta il ritardo, nel pagamento di una o più rate del finanziamento o del mutuo. Infatti, già al primo ritardo se non si provveda a saldare la rata, è possibile finire nel Sistema d’informazione creditizie (Sic) utilizzato dalla Crif.

In questa prima fase cosa succede? Con il primo ritardo della rata da pagare, la società creditizia invia la comunicazione al debitore, cioè manda un semplice avviso di mancato pagamento, dando così la possibilità al debitore finanziario di saldare la rata scaduta, evitando l’ingresso all’elenco di cattivo pagatore.

In che modo avviene la cancellazione dei dati dal Crif?

Tutti i dati relativi alla posizione creditizia dei soggetti finanziari vengono cancellati automaticamente, in tempi ben precisi e prestabiliti, cambiano in base alle circostanze che hanno richiesto il finanziamento. Andiamo nello specifico e controlliamo i tempi di conservazione dei dati:

  • 6 mesi dalla richiesta di finanziamento;
  • 1 mese per il finanziamento rinunciato o rifiutato;
  • 3 anni per il finanziamento rimborsato a buon fine cioè regolarmente;
  • 1 anno per ritardo pagamento di una o due rate se nei 12 mesi successivi i pagamenti siano regolari;
  • 2 anni per ritardo pagamento di 3 o più rate, sempre se nei 24 mesi successivi i pagamenti siano sempre regolari;
  • 3 anni dalla data di estinzione del finanziamento non rimborsati o dove sono presenti gravi morosità.

È possibile cancellare i dati non corretti. Quando si finisce per errore nella Crif, cosa fare?

Nel caso in cui i dati riportati non siano corretti, cioè il consumatore sia finito senza giusta colpa, nell’elenco di cattivo pagatore, cosa deve fare? Richiedere la cancellazione o la modifica dei dati in possesso SIC è un diritto.

È bene sapere che per avere un’integrazione o una modifica dei propri dati ci si può rivolgere alla Crif, o all’istituto di finanziamento corrispondente il prestito.

Ecco come accelerare la pratica di modifica o cancellazione Crif

Rivolgendosi direttamente all’istituto di credito, infatti, si può richiedere immediatamente la modifica dei dati EURISC, mentre le richieste di modifica o cancellazione trasmesse direttamente alla Crif, potrebbero subire dei tempi tecnici lunghi.

La Crif essendo il gestore della banca dati d’informazione creditizie, non proseguirà in modo celere alla richiesta di modifica o cancellazione. Purtroppo, le richieste inviate all’istituto dovranno attendere circa 15 giorni per una risposta, se lo stesso non ha ottenuto riscontro con la banca, la risposta potrebbe slittare di altri 15 giorni. Nel caso in cui la banca o la società di finanziamento non abbia provveduto alle verifiche del caso nei primi 15 giorni stabiliti, la pratica risulta sospesa in attesa di risposta. Allora la Crif provvederà a vietare l’accesso dei dati del creditore a chiunque acceda al SIC fino alla chiusura della pratica.

In conclusione è sempre opportuno richiedere l’aiuto di un professionista per accedere a qualsiasi forma di finanziamento, è importante controllare tutte le condizioni apposte nel contratto, e farci aiutare nella verifica dei vantaggi o meno inerenti la pratica.

Fonte: Garante della privacy