«La vera liberazione delle donne passa anche dagli uomini». Monica Bellucci non le manda a dire e, nel solco delle recenti rivelazioni nel cinema francese, apre un dialogo necessario su silenzi, coraggio femminile e cambiamento sociale. Si fa sul serio, ma sempre col suo tocco di elegante sincerità.
Un terremoto nella settima arte: il #MeToo scuote la Francia
Negli ultimi anni, il mondo del cinema francese è stato travolto da una ondata di sconvolgenti rivelazioni. Il movimento #MeToo ha giocato un ruolo centrale: tante donne hanno finalmente trovato la forza di denunciare violenze sessuali di cui sono state vittime. Particolarmente eclatante, il caso di Judith Godrèche, che ha accusato Benoît Jacquot e Jacques Doillon di stupro, contribuendo a sciogliere la lingua delle donne, ma anche a mettere il tema al centro dell’agenda pubblica. Il governo stesso si è visto costretto a prendere questa questione di petto.
Monica Bellucci e la rottura del silenzio: «Abbiamo iniziato qualcosa di molto importante»
Reduce dalle riprese del nuovo film di Marjane Satrapi, Paradis Paris, in uscita nelle sale francesi il 12 giugno 2024 (segnatelo sul calendario!), Monica Bellucci è stata ospite di Laurent Delahousse la sera del 2 giugno, sulla trasmissione 20h30 le dimanche. L’attrice è stata interpellata proprio sulla liberazione della parola femminile in questo nuovo contesto.
La sua riflessione è chiara e sentita:
- Le donne oggi hanno sicuramente meno paura.
- Sono più aperte e trovano il coraggio di dire le cose.
- Anche se il percorso sarà ancora lungo, abbiamo appena iniziato qualcosa di estremamente importante.
Con un pizzico di pragmatismo, Monica Bellucci non dimentica di sottolineare che «la guerra non porta da nessuna parte» e invita invece a «trovare un terreno comune di comunicazione: abbiamo bisogno degli uomini, così come loro hanno bisogno di noi».
Donne e uomini: verso una doppia liberazione
La bella Monica va oltre la semplice denuncia. «Penso che la liberazione della donna porterà anche alla liberazione dell’uomo dagli stereotipi», afferma con convinzione. Un’idea chiave: il movimento di emancipazione femminile deve servirsi come occasione per rompere i silenzi di entrambi i generi. Non una «guerra», quindi, ma un passaggio da attraversare insieme, con uno sguardo rivolto anche alle nuove generazioni. «Non voglio essere solo negativa, anzi: io vedo uomini, soprattutto giovani, davvero molto collaborativi con le donne!», aggiunge con una nota di speranza.
L’attrice rileva inoltre un fenomeno che, fino a pochi anni fa, sarebbe sembrato quasi fantascientifico: gli uomini sono oggi molto più coinvolti nell’educazione dei propri figli. «Siamo davvero in un cambiamento sociale importante», osserva con soddisfazione, sottolineando quanto questi piccoli-grandi gesti segnino un’epoca diversa.
La parola liberata: il cammino continua, insieme
Monica Bellucci conclude con una riflessione che suona come un invito. Si rallegra del fatto che finalmente la parola sia libera. Ma mette in guardia: questa liberazione non deve mai essere «contro» tutti gli uomini, bensì – e questo è il cuore del suo messaggio – «con» loro.
Questa alleanza, secondo Monica, è l’unico modo per andare avanti e abbattere stereotipi e paure. Una strada lunga, certo, ma ormai imboccata. Alla fine, sembra dirci, la vera rivoluzione non si fa in solitudine, ma fianco a fianco, passo dopo passo.
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