Credito alle imprese che “ripuliscono” l’ambiente
Sicuramente molti di noi avranno sentito parlare della “Terra dei Fuochi”, espressione con la quale si identifica una vasta area compresa tra le province di Napoli e Caserta, dove la criminalità organizzata gestisce e smaltisce illegalmente rifiuti speciali provenienti da tutta Italia.
Il nome deriva dal fatto che la gestione camorristica prevede di dar fuoco ai rifiuti speciali quando le discariche abusive si riempiono.
Le ripercussioni sulla salute delle persone e dell’ambiente sono enormi. I rifiuti speciali devono seguire appositi iter di stoccaggio e smaltimento. La “Terra dei Fuochi” è solo uno degli esempi dei siti da bonificare presenti in Italia.
I SIN (Siti di Interesse Nazionale) sono aree industriali e siti ad alto rischio ambientale individuati da una precisa normativa. Per le imprese che investono legalmente nella loro bonifica sono previste agevolazioni sotto forma di credito d’imposta.
Requisiti
- Le imprese devono aver sottoscritto accordi di programma volti a favorire la messa in sicurezza, la bonifica e la riconversione industriale dei SIN;
- devono aver acquistato, o acquistare, beni strumentali nuovi il per periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2015;
- gli investimenti per i quali si richiede il credito d’imposta possono essere avviati a partire dalla data di sottoscrizione o di adesione all’accordo di programma;
- i beni devono essere pagati esclusivamente attraverso il Sepa Credit Transfer;
- le imprese che richiedono agevolazioni per oltre 150 mila Euro devono trasmettere al MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) anche le dichiarazioni in materia di informazioni antimafia.
Le domande per le agevolazioni devono essere inviate al MiSE corredate da apposita documentazione, tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) dell’impresa. Gli atti devono essere sottoscritti con firma digitale dal titolare, dal legale rappresentante o dal procuratore speciale dell’impresa. Il periodo per la presentazione delle istanze va dal 2 gennaio 2015 al 31 dicembre 2016, ed il credito d’imposta potrà poi essere portato in compensazione nei versamenti da effettuare tramite modello F24 telematico.
Giacinto Garilli
Fonte: MiSE