Come non pagare la tassa sui rifiuti sulla soffitta

Spesso il contribuente non è ben informato su come e cosa pagare riguardo la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU).
Nel caso specifico la Commissione Tributaria provinciale di Cosenza ha chiarito che, in generale la soffitta va esclusa dal pagamento della TARSU, in quanto è una di quelle aree che non produce rifiuti. Resta il fatto che il proprietario dell’immobile deve certificare e dimostrare i presupposti per potersi esimere dal pagamento.

Ecco come, per prima cosa bisogna segnalare nella denuncia, originaria o di variazione, che determinate aree non possono produrre rifiuti a causa:
• della loro natura;
• per l’uso a cui sono destinate;
• della loro inutilizzabilità ( dovuta allo stato in cui si trovano) durante l’anno.

In secondo luogo è fondamentale consultare il regolamento comunale, poichè vi sono indicate le caratteristiche fisiche ( delle soffitte, in particolare) che consento di godere del beneficio di non tassabilità.

Una parte del decreto TARSU, sulle esclusioni, stabilisce che: “(…)Non sono soggetti alla tassa i locali e le aree che non possono produrre rifiuti o per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati o perché risultino in obiettive condizioni di non utilizzabilità nel corso dell’anno, qualora tali circostanze siano indicate nella denuncia originaria o di variazione e debitamente riscontrate in base ad elementi obiettivi direttamente rilevabili o ad idonea documentazione”.

Dalla legge sopra citata è chiaro che è totalmente a carico del contribuente dimostrare i presupposti, che gli permettano di non indicare alcuni luoghi/aree nel calcolo del tributo da versare.