Al via il sostegno da parte della regione Lazio alle imprese agricole che intendono investire.
In questi ultimi dieci anni riuscire a pensare al futuro e programmare investimenti è stato davvero molto difficile. Per tale ragione, le varie Regioni, grazie al contributo della Comunità Europea, hanno attivato percorsi volti al sostegno di tutti coloro che hanno intenzione di rendere competitiva e al passo con i tempi la propria azienda. Questa volta ad aver messo a disposizione risorse per permettere agli imprenditori agricoli di guardare al futuro con coraggio è stata la regione Lazio. Ecco tutti i dettagli del bando.
A chi si rivolge?
Ad avere diritto di accedere al bando sono tutte le imprese che operano sul territorio regionale. Nell’eventualità in cui una parte dell’impresa dovesse ricadere in una regione diversa, si ha comunque la possibilità di essere ammessi al bando a patto che il centro aziendale o almeno la metà della superficie agricola utilizzata (SAU) siano collocati, appunto, nel Lazio. Un aspetto da non trascurare riguarda anche il fatto che sono ammessi investimenti per beni immobili anche in questo caso solo se vengono realizzati all’interno della regione. Il bando è rivolto ad agricoltori che lavorano sia individualmente che in maniera associata attraverso Organizzazioni di Produttori, Associazioni Temporanee di Impresa, Associazioni Temporanee di Scopo, Consorzi, Reti di Impresa. A tale riguardo, a necessario tenere conto del fatto che al bando non sono ammesse le aziende in difficoltà.
Di cosa si tratta?
Come anticipato, ad aver diritto ad accedere al fondo sono tutte quelle imprese che hanno in programma un investimento volto a migliorare le prestazioni della propria attività. Ovviamente, per avere accesso al fondo, è necessario rispettare anche determinati standard; in primo luogo, ad esempio, gli investimenti da sostenere devono essere finalizzati esclusivamente a rafforzare la redditività delle imprese al fine di renderle competitive; inoltre, devono servire per promuovere nuove tecniche sia per l’agricoltura che per una gestione sempre più sostenibile del patrimonio forestale. Non si deve, poi, trascurare il fatto che gli investimenti devono servire anche per utilizzare al meglio le proprie risorse e diminuire in maniera drastica le emissioni di carbonio. Il sostegno messo a disposizione dalla Regione può essere finalizzato, ad esempio, ad ammodernare gli impianti elettrici degli edifici in cui hanno sede le imprese e, più in generale, i beni immobili necessari alla produzione, ad effettuare interventi volti all’efficientamento energetico come l’isolamento termico e la sostituzione degli infissi, ad effettuare spese di natura immateriale per acquistare software o brevetti e licenze. A non essere ammesse, invece, sono le spese per acquistare macchinari usati, per costruire o ristrutturare fabbricati esclusivamente ad uso abitativo e per gli arredi, per l’acquisto di terreni, manufatti o fabbricati rurali, per titoli di pagamento e interventi di sostituzione.
Il contributo erogato sarà massimo del 40% delle spese ammissibili, (che può aumentare al 60% in alcuni casi specifici descritti nel bando); il progetto per essere finanziato deve presentare un piano di spesa che vada da un minimo di 10 mila euro a un massimo di 1 milione di euro.
Come fare?
Le domande dovranno essere presentate telematicamente entro e non oltre il 20 febbraio 2017 attraverso il portale Sian. Al momento della presentazione è necessario allegare anche:
- la relazione tecnica in cui sono contenuti tutti i dettagli del progetto;
- il Business Plan con i dati finanziari ed economici dell’azienda;
- i progetti con il computo metrico dei lavori previsti;
- tutti i permessi, le autorizzazioni, le concessioni o i pareri necessari alla realizzazione dell’opera. Per la presentazione, inoltre, è necessario possedere un fascicolo aziendale presso un Centro di Assistenza Agricola o altri soggetti autorizzati dalla Regione.
La Regione, con il bando PSR Lazio operazione 4.1.3, ha deciso di intraprendere in maniera decisa la strada del sostegno alle imprese agricole, nella piena consapevolezza che solo agevolando e sostenendo tale settore si avrà la possibilità di uscire dalla crisi e di tornare ad investire; tutti coloro che hanno intenzione di partecipare al bando possono avvalersi anche di consulenti specializzati al fine di evitare di dover fare i conti con spiacevoli errori di forma che potrebbero viziare l’intero iter burocratico. A questo punto, non resta altro da fare che preparare tutta la documentazione necessaria nella speranza di poter avere accesso al sostegno e consentire alla propria impresa di guardare al futuro con coraggio, partendo da solide basi.
Fonte: Bando Operazione 4.1.3