Sono state approvate le disposizioni attuative del PSR Sicilia 2014/2020, contenenti l’attesa sottomisura 4.1 sui finanziamenti dell’agricoltura in Sicilia e in particolare le disposizioni procedurali per le misure non legate alla superficie o agli animali, con uno stanziamento di 424 milioni di euro, di cui 256 milioni del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. Per i termini della domanda bisognerà aspettare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’emissione dei bandi.
Tra gli obiettivi principali perseguiti dall’Unione Europea vi sono il rinnovo del sistema agricolo e agro-alimentare attraverso il finanziamento alle imprese che realizzano attività, sia produttive che di ricerca, mirate all’espansione del rendimento totale e al riposizionamento delle aziende sul mercato.
I beneficiari
I soggetti designati dal provvedimento come potenziali beneficiari sono gli agricoltori, persone fisiche o giuridiche, le cooperative e le associazioni di agricoltori costituite da almeno due imprese. Per poter presentare domanda è necessario essere in regola con l’iscrizione alla C.C.I.A.A. e all’INPS, avere una partita Iva con codice di attività agricola, possedere un fascicolo aziendale e avere una dimensione economica minima in termini di produzione lorda standard aziendale, e in particolare di 15 mila euro per le aziende che si trovano nelle isole minori, nelle zone montane o in aree svantaggiate, e 25 mila euro per tutte le altre aziende. In merito a questo ultimo punto, per agevolare l’accesso ai finanziamenti, il Comitato di Sorveglianza del Programma ha proposto delle modifiche alla Commissione Europea, abbassando i termini di produzione lorda standard ad almeno 10 mila nelle isole minori, almeno 15 mila nelle zone montane e svantaggiate e di almeno 25 nelle altre zone; a breve sapremo se la Commissione europea accetterà questa modifica che, eventualmente, permetterà anche alle aziende agricole più piccole di poter partecipare agli aiuti.
Per candidarsi al finanziamento le aziende dovranno presentare il Piano Aziendale degli Investimenti, redatto sulla base dello schema fornito dall’amministrazione al fine di esplicare la compatibilità del Piano con i finanziamenti disponibili.
Gli interventi possibili
Ogni piano potrà riguardare un ampio ventaglio di interventi, tutti volti alla modernizzazione e al potenziamento dell’azienda e della produzione.
In particolare i progetti potranno essere indirizzati verso:
- ristrutturazione aziendale, impiego di tecnologie innovative, ecosostenibili e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul posto di lavoro;
- sviluppo della produzione agro-alimentare di prodotti surgelati non cotti, pronti al consumo dopo una minima lavorazione e sottovuoto (corrispondenti alla III, IV, V gamma dell’Allegato I del TFUE);
- investimenti nel miglioramento della logistica e per l’uso di Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione (TIC);
- miglioramento della qualità dei prodotti agricoli e zootecnici attraverso un aumento della diffusione dei sistemi di tracciabilità e di una gestione produttiva a basso impatto ambientale;
- riduzione dei costi di produzione;
- miglioramento delle condizioni di allevamento compatibilmente alle esigenze ambientali e in riguardo al benessere degli animali attraverso il rispetto di adeguate norme igieniche;
- risparmio idrico ed energetico attraverso l’uso di fonti alternative;
- diversificazione della produzione;
- sostegno alle iniziative dei giovani agricoltori e alla collaborazione e interazione aziendale (Pacchetto Giovani e Pacchetto Filiera).
Il progetto da presentare per la valutazione ai fini di ottenere il finanziamento dovrà rispettare i requisiti prefissati dalle disposizioni attuative e dovrà essere cantierabile entro 90 giorni dalla pubblicazione in graduatoria, pena la decadenza del finanziamento, termine che si allungherà a 180 giorni nei casi in cui sia documentata una vendita di terreno necessaria all’attuazione del Piano. Inoltre nei casi in cui i contributi finanziari siano necessari per interventi di trasformazione e commercializzazione, i prodotti trasformati e commercializzati dovranno essere almeno al 70% riconducibili all’azienda.
Saranno giudicate ammissibili e coperte in percentuale le spese per:
- acquisto, costruzione e miglioramento degli immobili necessari alla produzione, all’allevamento, alla lavorazione e alla vendita dei prodotti, compresi ricoveri per macchinari e attrezzature;
- acquisto di terreni agricoli;
- viabilità ed elettrificazione aziendale, per cui sono ammesse opere di cementificazione solo nei tratti a forte pendenza e negli spazi esterni prossimi ai depositi. Non è ammesso l’uso di materiali pregiati;
- realizzazione e miglioramento dei locali destinati ai dipendenti, per un massimo di 45 mq;
- nuovi impianti per colture di minimo 5 anni;
- costruzione o miglioramento di serre con strutture metalliche per la coltivazione ortofrutticola e florovivaistica;
- costruzione e miglioramento delle strutture per l’allevamento degli animali;
- acquisto di macchinari per la raccolta e il trasporto dei prodotti interno all’azienda. I macchinari dovranno essere nuovi e comunque di potenza superiore a quelli da sostituire;
- investimenti nelle attività zootecniche solo per le aziende che possiedano almeno il 25% degli approvvigionamenti alimentari;
- acquisto di macchinari per lo stoccaggio dei prodotti;
- software e tecnologia superiore per la gestione aziendale e incentivi allo sviluppo dell’e-commerce;
- ricerca e consulenze.
Distribuzione dei finanziamenti
I finanziamenti sono pari al 50% delle spese, ma possono arrivare a coprire fino al 70% delle spese per i progetti dei giovani agricoltori (definiti dal Regolamento UE o che si sono insediati nei 5 anni precedenti la domanda di aiuto), per le operazioni integrate di almeno due aziende, per investimenti realizzati in zone montane o zone soggette a vincoli naturali e per interventi sovvenzionati nell’ambito del PEI, Partenariato Europeo per l’Innovazione, in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura.
L’atteso piano per la gestione dei contributi all’agricoltura della Regione Sicilia sarà completato dalla pubblicazione dei bandi, dai quali sarà possibile acquisire tutte le informazioni necessarie alla compilazione della domanda che, anticipiamo, dovrà essere presentata presso gli uffici territoriali. La Regione Sicilia si appresta dunque ad avviare il potenziamento del settore agricolo con particolare attenzione alle realtà locali quali le isole minori e le zone montane, per coinvolgere le imprese nel processo di rigenerazione produttiva, incentivando soprattutto le iniziative dei giovani agricoltori e sostenendo le forme di interazione aziendale.