Approvato il Bando pubblico della sottomisura 6.2, finalizzata allo sviluppo economico delle zone rurali e al contrasto dello spopolamento mediante concessione di contributi a fondo perduto.
Promuovere lo sviluppo economico nelle zone rurali a rischio di spopolamento, favorendo la diversificazione della produzione locale e, in conseguenza, la creazione di nuove stabili occupazioni: questa la ragione ispiratrice della recente emanazione della sottomisura 6.2 del PSR Regione Sicilia 2014/2020.
La sottomisura 6.2, infatti, prevede l’erogazione di aiuti forfettari a fondo perduto, in regime de minimis, a favore di chi presenti un progetto d’avviamento di nuove attività d’impresa nel settore delle attività extra-agricole.
La dotazione finanziaria posta alla base del presente bando è pari a 20 milioni di euro, di cui circa 12 milioni provengono dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
Indice
A chi si rivolge la sottomisura 6.2 di cui al PSR Regione Sicilia?
Possono beneficiare della sottomisura:
- gli imprenditori agricoli (in forma singola o associata) o coadiuvanti familiari, che diversifichino la loro attività avviando interventi di tipo extra-agricolo. I coadiuvanti, per rientrare tra i beneficiari, devono risultare stabilmente dediti alla attività agricola nella azienda di cui è titolare un familiare, al momento della presentazione della domanda di sostegno, ed essere iscritti come tali negli elenchi previdenziali;
- le persone fisiche;
- le micro imprese di nuova costituzione.
Presupposto per la concessione dell’aiuto è, infatti, che l’attività extra-agricola sia “nuova”, vale a dire, non avviata prima della presentazione della domanda di aiuto, facendo fede – a tal fine – la data di inizio attività riportata nel certificato rilasciato dalla CCIAA competente per territorio. Non è ammissibile l’acquisizione di attività già esistenti.
Per accedere alla sottomisura dovranno essere, inoltre, rispettate le seguenti condizioni:
- il beneficiario (singolo o associato) deve avere un’età pari o superiore a 18 anni al momento della presentazione della domanda;
- la sede operativa dell’operazione proposta deve ricadere nelle aree rurali C e D (si veda l’allegato n. 6 al PSR Regione Sicilia 2014/2020).
Il beneficiario sarà tenuto altresì alla costituzione del fascicolo aziendale, anche anagrafico, ed alla presentazione di un piano aziendale della durata di due anni, la cui attuazione dovrà prendere avvio entro nove mesi dalla data della decisione con cui si concede l’aiuto.
Il piano aziendale dovrà contenere oltre alla descrizione dell’attività proposta e del progetto imprenditoriale per lo sviluppo dell’azienda, anche l’analisi di mercato e relative strategia, nonché la descrizione di tutti gli aspetti – tecnici, economico-finanziari e di sostenibilità ambientali – relativi al processo produttivo e agli obiettivi di redditività della nuova attività d’impresa.
Lo schema del piano di sviluppo aziendale sarà reso disponibile sul sito istituzionale del PSR Regione Sicilia, in concomitanza con la data di apertura della domanda di partecipazione al bando.
Di cosa tratta la sottomisura 6.2 di cui al PSR Regione Sicilia?
L’agevolazione concessa consiste nell’erogazione di un contributo a fondo perduto concesso in regime de minimis. Il contributo non è direttamente collegato alle operazioni o investimenti che il beneficiario deve realizzare, ma è concesso in modo forfettario quale aiuto alla start-up ed è legato alla corretta attuazione del piano aziendale.
L’importo dell’aiuto è pari 20 mila euro per beneficiario, erogato in due rate: la prima immediatamente dopo l’approvazione del sostegno nella misura del 60% del premio (cioè 12 mila euro), previa presentazione di apposita polizza fideiussoria; la seconda rata è, invece, erogata dopo la verifica della corretta attuazione del piano aziendale, cioè entro due anni.
L’importo minimo del progetto presentato non deve, comunque, essere inferiore a 15 mila euro.
Le attività da avviare per beneficiare del sostegno della presente sottomisura riguardano i seguenti ambiti:
- produzione di energia da fonti rinnovabili per la vendita;
- attività turistico-ricettive in ambito rurale;
- attività di valorizzazione di beni culturali ed ambientali;
- attività inerenti le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, attività informatiche ed elettroniche, e-commerce;
- servizi per le aziende agricole, per la persona e la popolazione rurale;
- trasformazione e commercializzazione di prodotti artigianali e industriali non compresi nell’allegato I del Trattato, che abbiano attinenza con le produzioni agricole.
Per quanto riguarda, invece, gli interventi per i quali viene concesso il contributo, è previsto un sostegno all’avviamento riguardante, ad esempio:
- oneri di costituzione delle micro imprese, incluse le spese notarili;
- spese per la stipula della polizza fideiussoria;
- software e servizi informatici strettamente connessi alle esigenze di avvio attività;
- oneri per la fornitura di servizi qualificati, quali ad es. l’iscrizione a portali web e ad altre organizzazioni che prevedono il supporto commerciale riguardanti l’avvio attività;
- oneri per avvio attività quali studi fattibilità e supporto legale;
- promozione e pubblicità della nuova attività;
- analisi di mercato;
- registrazione di brevetti di marchi nazionali ed internazionali;
- oneri di tipo legale e finanziario strettamente connessi all’avvio delle attività;
- consulenza di tipo organizzativo e tecnico;
- formazione specifica per l’avvio della attività.
Possono essere, altresì, previsti interventi finalizzati all’avvio di servizi turistici, ricreativi, telematici e di digitalizzazione, servizi per le aziende agricole e per la popolazione rurale, di supporto all’avviamento di nuove attività per la produzione di energia da fonti rinnovabili e razionalizzazione dell’uso di energia, di supporto all’avviamento di nuove attività per trasformazione e commercializzazione ai prodotti artigianali e industriali.
Come presentare domanda per la sottomisura 6.2 di cui al PSR Regione Sicilia?
Le domande di partecipazione al bando potranno essere caricate sul portale SIAN di AGEA dal 12 giugno 2017 fino al 31 luglio 2017.
La stessa domanda telematica dovrà essere stampata e inoltrata in forma cartacea ed in duplice copia, completa della documentazione richiesta, entro 10 giorni dalla presentazione on-line, a: “Regione Siciliana- Dipartimento Regionale Agricoltura- Ispettorato dell’Agricoltura” competente per territorio, a seconda di dove verrà realizzato l’investimento. La domanda può essere presentata a mezzo raccomandata, corriere o a mano.
Se ritieni di essere in possesso di tutti i requisiti per ottenere il contributo qui descritto, chiedi supporto e consulenza a un Professionista che ti assista nella preparazione della documentazione necessaria e tieniti pronto a inoltrare la tua domanda. La cifra messa a disposizione non è certo elevata, tuttavia più che sufficiente alla copertura dei costi necessari all’avvio di un’attività d’impresa.
Fonte: Bando