Gli aiuti della Regione Toscana per le micro-piccole e medie imprese della montagna

Un’occasione da non perdere per incentivare il turismo sulla neve

Il turismo è da sempre il settore su cui puntare per sfruttare le innumerevoli attrazioni del Bel Paese, dai siti di interesse artistico e culturale a quelli storici e archeologi, fino ai paesaggi costieri e montani. Tutto nel nostro paese invita alla scoperta non solo di luoghi unici, ma anche di strutture e servizi ricettivi che fanno la differenza nella scelta di una vacanza in una località piuttosto che in un’altra.
Il bando sistema neve proposto dalla regione Toscana è un’occasione molto importante per dare un nuovo e reale slancio a quelle imprese che operano in montagna e che vogliono rinnovare gli impianti di risalita e le piste.

A chi è rivolto?

Il bando sé rivolto alle micro, piccole e medie imprese, che svolgono la loro attività in zone montane della Toscana e in particolare nelle zone del Monte Amiata e Zeri, della Garfagnana, delle cime del pistoiese. Sono quelle cioè che hanno in attività funivie, impianti di risalita, piste per lo sci di fondo, rifugi e strutture ricettive connesse, che vogliono intraprendere un rinnovamento, con lavori di manutenzione e ammodernamento. La domanda con il relativo progetto può essere presentata singolarmente o da gruppi formati da un minimo di 3 imprese, che si associno in consorzio, società, Associazioni Temporanee d’Impresa o di Scopo, o rete-soggetto e che, all’atto della domanda, devono dichiarare di aver formato questo “gruppo” con una dichiarazione sostitutiva; inoltre dovrà essere nominato un capo-fila, il quale sarà incaricato di intrattenere i rapporti con la regione per comunicazioni, firma degli accordi e del contratto, ecc. in qualità di legale rappresentante. I requisiti che deve avere l’impresa o le imprese che presentano domanda e progetto riguardano l’iscrizione al registro delle imprese, il non avere procedimenti in corso o passati (riferiti agli ultimi 3 anni) di tipo fallimentare o insolvenze rispetto al rientro per altre domande di finanziamenti o aiuti da parte dello stato o dell’Unione Europea, inoltre non devono risultare “in difficoltà” e il legale rappresentate non deve aver subito processi con sentenza passata in giudicato per vari reati connessi all’attività imprenditoriale nei 10 anni precedenti. Ovviamente le imprese devono anche essere in regola con i pagamenti verso gli enti previdenziali riguardo ai dipendenti ed esibire eventuali crediti nei confronti degli stessi enti pubblici, che si possono attestare attraverso il BURC.

Di cosa si tratta?

La richiesta di aiuto viene fornita a titolo di “Contributo in conto esercizio”, cioè come aiuto per le imprese, con un massimo della spesa ammissibile non superiore all’ 80% di quella ritenuta accettabile in fase di verifica dei progetti. Ogni impresa deve presentare un progetto, corredato da relazione tecnica in cui sono descritte le migliorie o altri interventi che si intendono portare avanti, le modalità con cui i lavori verranno portati a termine e l’utilizzo che si farà degli interventi effettuati.
L’importo totale messo a disposizione è di 1 milione di euro e ogni progetto può avere un costo minimo di 100 mila euro e massimo di 200 mila euro; l’aiuto destinato varia in base al fatturato dei 3 anni passati della singola impresa (o di tutte le imprese in caso di gruppo), secondo il seguente schema:

  • fino a € 100 mila è di 40 mila euro;
  • fino a € 500 mila è di 150 mila euro;
  • oltre € 500 mila è di 200 mila euro.

Le spese ammissibili riguardano il costo di materiali, personale, energia, servizi appaltati, comunicazioni, affitto, manutenzione, amministrazione. Sono escluse dalle spese qualsiasi pagamento in contanti, fatture imparziali o incomplete e spese sostenute da soci o parenti riconducibili ai componenti delle imprese che presentano domanda; a questo proposito bisogna produrre un elenco dettagliato con l’anagrafica completa di codice fiscale di coniugi, parenti e affini fino al 2° grado di parentela.

Come fare?

La domanda, corredata dal progetto e da tutti gli altri documenti richiesti dal bando, va inviata esclusivamente online, accedendo al sito Sviluppo Toscana entro e non oltre le ore 23:59 dell’1 marzo 2017.
La valutazione avrà 3 gradi di giudizio da parte della commissione: istruttoria, valutazione e formazione della graduatoria; la comunicazione dell’ammissione avverrà tramite posta elettronica, indicata in fase di domanda, entro 10 giorni dalla formazione della graduatoria stessa.
In caso di accettazione del beneficio, i progetti dovranno concludersi entro il 30 giugno 2017 e le fatture delle spese sostenute saranno ammissibili entro il 31 agosto 2017.

Incentivare il turismo di montagna in Toscana con il bando sistema neve significa puntare a una regione in grado di dare un’offerta completa ai visitatori, che nello stesso tempo hanno a portata di mano i siti incantevoli delle città d’arte e le splendide vette innevate. Basta dunque compilare la domanda online con la documentazione richiesta, e le imprese potranno concedersi un’opportunità per crescere e diventare più competitive, per essere scelte da chi vuole vivere la Toscana a 360°.

Fonte: Bando