PSR Toscana sottomisura 4.3.2: ecco come potenziare l’accesso ai terreni agricoli

Hai un terreno in Toscana e vorresti farlo fruttare? Sei già un agricoltore? C’è qualcosa che fa per te…
Con l’azione 4.3.2 “Sostegno per investimenti in infrastrutture necessarie all’accesso ai terreni agricoli e forestali” si può potenziare l’accesso ai terreni agricoli e migliorare la qualità dei servizi viari.

L’economia è in crisi, i prezzi calano, e il settore agricolo è tra quelli in maggiore difficoltà. Tra le misure pensate dall’Unione Europea, per promuovere l’innovazione e potenziare la competitività di tutti i tipi di agricoltura, ci sono i Programmi di Sviluppo Rurale, i PSR.
L’obiettivo è di fornire finanziamenti per vari tipi di attività nel settore agricolo (dalla formazione professionale al miglioramento della gestione dei campi e della produzione, dall’investimento in tecnologie alla commercializzazione dei prodotti). Sono le regioni, attraverso dei bandi, a occuparsi di realizzare nel concreto le direttive europee, con l’obiettivo di generare sviluppo dei territori, sostegno alle attività e all’occupazione. Le attività finanziate sono molte e per ognuna c’è un bando dedicato.
Il Psr della regione Toscana, vede in scadenza il bando dedicato a finanziare la costruzione o il miglioramento delle infrastrutture dei terreni agricoli e forestali. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere.

A chi è rivolto?

La sottomisura è rivolta:

  • agli agricoltori (per tali si intendono soggetti che gestiscono attività forestali, coltivazione del fondo, allevamento animali e attività connesse) che vogliono realizzare strade di libero accesso alle superfici agricole;
  • ai soggetti pubblici o privati che vogliono realizzare strade di libero accesso a terreni agricoli utili per il pubblico.

I soggetti per poter ricevere l’aiuto devono:

  • essere in regola con gli obblighi di pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi;
  • non aver riportato condanne;
  • non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, concordato preventivo o nella condizione di “impresa in difficoltà” (secondo quanto indicato dal bando);

Inoltre, tutti i soggetti (sia pubblici che privati), non devono aver già ottenuto altri finanziamenti per nessuna delle voci oggetto della domanda.

In cosa consiste?

I contributi interessano esclusivamente il territorio regionale e gli investimenti dovranno essere usati per la realizzazione, ristrutturazione, messa in sicurezza e miglioramento delle vie di accesso ai fondi agricoli e forestali. I soldi potranno essere spesi per:

  • la costruzione o il miglioramento dei beni immobili;
  • far fronte a spese generali collegate agli investimenti;
  • investimenti immateriali (es. servizi) che siano collegati a investimenti materiali.

L’importo totale messo a disposizione dal Psr Toscana è di 2,5 milioni di euro; il massimo contributo concesso per singola domanda è di 500 mila euro mentre non sono ammesse le domande di aiuto con un contributo inferiore a 100 mila euro. Il contributo sarà versato in conto capitale e coprirà il 100% delle spese ritenute valide.

Come fare?

La domanda deve essere presentata al massimo entro le ore 13.00 del 20 febbraio 2017 esclusivamente mediante procedura online, utilizzando la modulistica presente sulla piattaforma dell’anagrafe regionale delle aziende agricole, gestite da ARTEA. Alla domanda si dovrà allegare:

  1. il progetto tecnico dell’intervento;
  2. per le imprese, la documentazione necessaria a dimostrare che non si rientra nella condizione di “impresa in difficoltà”;
  3. copia dei preventivi di spesa;
  4. per i soggetti pubblici gli esiti delle procedure di assegnazione.

La sottomisura 4.3.2 del Psr Toscana contiene numerose e dettagliate informazioni, difficile elencarle tutte. Il consiglio è di leggere il bando per intero: troverete tutte le indicazioni sui vincoli e sulle normative da rispettare, sulle spese che possono essere finanziate e quelle che non possono esserlo. Se state pensando di accedere ai benefici del bando il consiglio è di evitare il “fai da te” e rivolgersi a dei professionisti che possano indicarvi il modo migliore di sfruttare quest’ottima opportunità.

Fonte: Bando sottomisura 4.3.2