Startup in Italia: incubatori e acceleratori d’impresa

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Nel mercato del lavoro italiano il fenomeno delle startup è una realtà ormai consolidata che ha registrato a dicembre 2017 un tasso di crescita del 24,5% rispetto al giugno dello scorso anno. Sono 7.398 le startup iscritte al Registro delle imprese con in media 253 iscrizioni al mese nel primo semestre del 2017. L’organico di cui sono composte rispecchia il nucleo di novità che sta alla loro base, con oltre il 21,5% delle startup registrate in Italia costituite da giovani al di sotto dei 35 anni di età a fronte delle altre imprese societarie che vedono la percentuale scendere al 6,7%.

Una realtà capace di competere nel moderno mercato dell’Industria 4.0 con progetti di impresa innovativi e dalla forte componente tecnologica. Ma come nascono e si sviluppano le startup in Italia?

I vari finanziamenti a tasso zero proposti dalle regioni italiane rappresentano un buon punto di partenza per far decollare il progetto, ma una parte essenziale del lavoro viene svolto da specifici incubatori e acceleratori di impresa che sostengono le neonate startup dalla fase di creazione fino all’entrata nel mercato del lavoro.

Per incubatore si intende la fase di early stage, il primo passo che il team compie per concretizzare la propria idea. Il ruolo di incubatore è spesso svolto da centri di ricerca collegati alle Università, dove l’idea ha modo di svilupparsi e definirsi e di ricevere i primi feedback da parte dei potenziali clienti.

La seconda fase è quella dell’acceleratore che consente alla startup di svilupparsi nel settore di competenza grazie all’aiuto di specialisti che accompagno la startup nel processo di affermazione nel mercato del lavoro.

In Italia una delle più consolidate e storiche realtà che da anni si occupa di sostenere la nascita e lo sviluppo delle startup è Nana Bianca con sede a Firenze. Il curriculum imprenditoriale del team di Nana Bianca è già di per sé una garanzia visto che i tre membri hanno fatto parte della storica società Dada che nell’era preistorica dello sviluppo del web in Italia hanno dato vita al portale SuperEva e Register.it.

I progetti sviluppati e sostenuti da Nana Bianca sono stati 26 di cui molti legati al settore del mobile tra cui  Instal e Depop. Il primo è una app per mobile di advertising incentrata sul performance marketing, mentre il secondo è un’applicazione che consente di vendere e acquistare prodotti direttamente dal proprio smartphone.

Il settore delle applicazioni per mobile è infatti uno dei maggiori mercati su cui puntano le nuove startup e dove già i colossi del gaming e dell’intrattenimento stanno combattendo una sfida a colpi di applicazioni. Appena due anni fa negli Stati Uniti il settore che ha battuto tutti gli altri è stato quello delle app legate all’intrattenimento in cui figurano servizi come Netflix, Hulu e HBO Now che hanno visto una crescita della spesa da parte dei loro utenti del 130% anno dopo anno.

Lo stesso settore del gaming da sempre legato al  mondo dell’intrattenimento ha registrato una crescita costante, grazie proprio allo sviluppo di specifiche app per andare incontro alle esigenze di mobilità dei loro utenti, non più legati alla navigazione esclusiva da desktop. In questo campo una delle realtà più importanti ad offrire giochi per smartphone iOS e Android è stata la piattaforma di gaming online PokerStars. Nel caso specifico si è trattato di una scelta lungimirante vista la successiva diffusione che il mercato del gaming da mobile ha registrato in questi ultimi anni. Una strada simile è stata percorsa anche da startup innovative che nel nostro Paese hanno puntato sullo sviluppo di giochi scaricabili da smartphone e il cui successo fa ben sperare per il settore del gaming in Italia. La Bad Seed con sede a Milano ha sviluppato il gioco Sheep Up! presentato al Game Developer Conference (GDC)  di San Francisco e scaricato da oltre due milioni di utenti, mentre la veronese Bad Jokes Studio sviluppa casual ed educational games sempre per il mercato mobile.

Gli incubatori e gli acceleratori di impresa rappresentano dunque un momento fondamentale per la nascita e lo sviluppo di una startup. In questa fase, infatti, non solo viene messo alla prova il progetto, ma la capacità del team di portarlo avanti. Una startup, dunque, non è solo l’idea che ne sta alla base, ma la fiducia condivisa dai componenti per il progetto che intendono portare avanti.