Stop ai costi roaming in Europa

Approvata la legge europea che abolisce i costi di roaming all’estero.

La bella stagione è ormai in arrivo e come ogni anno ci si prepara a scegliere la meta per le vacanze estive con inevitabili chiamate al proprio gestore telefonico per conoscere il costo della singola chiamata dall’estero. Quest’anno però le cose saranno notevolmente diverse!

Il parlamento europeo ha appena approvato una legge che stabilisce l’abolizione dei costi del roaming nei paesi facenti parte dell’unione, già dal prossimo 15 giugno. Questo cambiamento sarà possibile grazie ad un accordo a livello europeo che prevede una riduzione del 90% dei costi attuali dei costi all’ingrosso, ossia quelle spese aggiuntive che operano gli operatori per permettere il roaming in Europa.

Come cambierà il roaming europeo?

L’iniziativa denominata “Roaming like at home” (roaming come a casa) prevede di poter effettuare chiamate, inviare sms e navigare su internet usufruendo delle stesse tariffe che si hanno in Italia, pur viaggiando in un altro paese. Così, ad esempio, se si ha un abbonamento o piano telefonico con un operatore che prevede un determinato numero di minuti di conversazione gratuiti, questi saranno validi anche all’estero. Stessa cosa sarà anche per l’invio di sms. A dire il vero già dall’aprile del 2016, il sovra costo massimo di prezzo si era ridotto di 0.05centesimi di euro al minuto per le chiamate e 0.02 centesimi di euro per gli sms e 0.05 centesimi di euro per megabyte di traffico dati. Per quanto riguarda l’utilizzo di internet e quindi il cosiddetto “traffico dati”, sono previste piccole restrizioni.

In cosa consistono le restrizioni?

Com’è noto il traffico dati fa riferimento al numero di gb utilizzabili messi a disposizione dal proprio operatore telefonico, in base al proprio abbonamento o piano tariffario. Fatto salvo che i gb gratuiti rimangono tali, cosa succede se si sfora? Se nel paese di origine si paga 1 gb al costo inferiore di 3,85 euro, gli operatori stranieri potrebbero applicare un sovrapprezzo una volta superata la soglia da utilizzare senza pagare. Occorre in questo caso prestare attenzione all’utilizzo del proprio smartphone, soprattutto per gli italiani. Infatti noi cittadini del bel paese siamo tra i clienti che pagano meno per la navigazione da mobile e quindi è opportuno conoscere il costo di ogni singolo gb qualora di sforasse il limite gratuito.

Favorevoli e contrari al stop dei costi del roaming

Si tratta comunque di una vera e propria rivoluzione ed un accordo altamente voluto dai consumatori, ma anche dai parlamentari europei che lo hanno approvato con 549 voti favorevoli, 27 contrari e 50 astenuti.  Il Ministro maltese Emmanuel Mallila ha così commentato: “Questa decisione è la fase finale di un processo che è iniziato 10 anni fa. Dalla prossima estate, ovunque in viaggio in Europa, i cittadini saranno in grado di effettuare chiamate, inviare testi, navigare e rimanete in contatto. Il roaming come a casa è ormai una realtà.”

Non mancano però anche le critiche, c’è chi sostiene che gli operatori telefonici, diminuendo i propri guadagni, potrebbero rivalersi sugli utenti aumentando le tariffe nazionali. Secondo le linee guida pubblicate dal BEREC (organismo regolatore delle comunicazioni elettroniche in Europa), gli operatori telefonici, un po’ preoccupati del nuovo accordo, potranno chiedere ai propri Stati di appartenenza, la deroga di un anno, richiesta che andrà fatta non oltre il 15 maggio, per adeguarsi alle nuove regole. Nel caso italiano AGCOM dovrà valutare le richieste di deroga e l’effettivo bisogno.

Lo stop ai costi di roaming potrebbe aprire il mercato anche ad operatori telefonici più piccoli, con risvolti positivi per tutti i consumatori e chissà, magari nuove opportunità di lavoro e di risparmio, che non guastano!

Info: Parlamento europeo