Approvato il bando per il supporto alla pesca e all’acquacoltura in Abruzzo

Nuovi processi produttivi e più spazio ai finanziamenti sul territorio per migliorare la pesca e i settori connessi

Le aziende agricole soffrono spesso di difficoltà economiche, a causa delle quali sono costrette a fare tagli in materia di sicurezza sul lavoro o di igiene, o ancora a consumare molta energia ricorrendo a meccanismi produttivi obsoleti. Le regioni si stanno muovendo molto in questo senso e la misura 5.69, che si preoccupa di gestire l’attribuzione di fondi per aziende impegnate nel settore della pesca e acquacoltura in Abruzzo, ne è una dimostrazione; grazie a questo bando le aziende del settore potranno migliorare i propri cicli produttivi e trasformare meglio i propri prodotti finiti.

A chi è rivolto il bando sulla pesca e acquacoltura?

Questo bando si rivolge a piccole e medie imprese impegnate nel settore della pesca e dell’acquacoltura in Abruzzo.
Tecnicamente tutte le aziende denominate come PMI, ovvero micro, piccole e medie imprese certificate da un apposito albo possono concorrere per questo bando, ma è altrettanto vero che ci sono dei motivi di esclusione. Tra questi troviamo:

  • aziende liquidate, in via di fallimento o in qualche modo commissariate e sottoposte a sequestro giudiziario;
  • aziende che abbiano subito, anche in passato, una condanna;
  • aziende con un passato commerciale e produttivo non trasparente, che si siano macchiate di errori o di frodi produttive di qualunque tipo;
  • aziende che non abbiano posto in regola la posizione retributiva e contributiva di tutti i propri dipendenti.

Di cosa tratta il bando sulla pesca e acquacoltura?

Le aziende che intendono partecipare al bando dovranno perseguire i seguenti scopi:

  • migliorare il livello energetico dei propri impianti e dei propri cicli produttivi in funzione di un risparmio energetico e di un minore impatto sul pianeta;
  • rinnovare le modalità di smaltimento di scorie e rifiuti di produzione;
  • provvedere ad un miglioramento igienico-sanitario degli stabilimenti e ad un aumento della qualità delle condizioni di lavoro del personale;
  • incrementare la produzione o la pesca di pesce non destinato all’alimentazione;
  • migliorare i processi di trasformazione e di lavorazione del pesce in chiave di un aumento di materiale ittico biologico.

La Regione Abruzzo ha stanziato 2,3 milioni di euro che verranno ripartiti tra le varie aziende che faranno domanda e saranno ritenute idonee. I progetti da presentare devono avere un importo minimo di 100 mila euro; i contributi da parte della Regione sono pari al 50% delle spese sostenute.
Le spese devono essere pertinenti al progetto presentato in fase di candidatura, sostenute dal beneficiario dal momento in cui la propria domanda è stata ammessa e devono essere sempre rintracciabili.
I contributi spettanti ai vincitori del bando verranno erogati in 4 tranche:

  • il 20% come anticipo per gli investimenti iniziali e la partenza dei lavori;
  • tre tranche che non possono superare, nel loro insieme, l’80% dei contributi previsti dalla regione;
  • il restante 20% alla conclusione dei lavori, a saldo del pagamento.

Come partecipare al bando sulla pesca e acquacoltura?

La domanda deve essere presentata esclusivamente online attraverso il sito della Regione entro il 28 aprile 2017. Il modello di domanda dovrà essere scaricato, compilato in ogni sua parte e firmato a mezzo di firma digitale: non saranno ritenuti validi altri tipi di siglatura. In allegato alla domanda dovranno essere presentati alcuni documenti, tra cui:

  • una dettagliata relazione dell’intervento, che spieghi le motivazioni delle migliorie da apportare e gli obiettivi che l’azienda si prefigge;
  • un programma temporale con delle scadenze che andranno rispettate in fase di espletamento dei lavori;
  • delle proiezioni di tipo industriale del layout e del funzionamento dei macchinari aziendali utilizzati per la pesca e l’acquacoltura;
  • una stima del posseduto dell’azienda in termini di terreni, bacini idrici, edifici e altri beni immobili;
  • un piano di spesa corredato da almeno tre diversi preventivi e da un’analisi comparativa delle diverse proposte.

Attività primarie come quelle legate al commercio ittico hanno un forte potere trainante per l’economia locale e la Regione Abruzzo punta molto sulle aziende desiderose di rilanciare il commercio di pesce del mar Adriatico. Se anche tu possiedi un’impresa del genere il nostro consiglio è quello di rivolgerti ad un professionista per compilare la domanda e partecipare al bando.

Fonte: Bando Misura 5.69