Strumenti tecnologici avanzati per rinnovare i processi produttivi
Le nuove tecnologie con riferimento all’informatica, alla comunicazione e alla capacità di fare marketing, sono un aspetto irrinunciabile per essere competitivi sul mercato.
Ecco perché è importante che le aziende possano sfruttare questa nuova frontiera dei mercati per aprire nuove strade, raggiungere più clienti e valorizzare al meglio i propri prodotti.
Il bando ITC Calabria si propone di incrementare la professionalità e i rapporti commerciali delle piccole e medie imprese calabresi con lo stanziamento di fondi. Questi favoriranno l’introduzione di nuove tecnologie dal settore delle comunicazioni e informatico, per far conoscere meglio e più efficacemente prodotti e servizi.
A chi si rivolge?
Il bando ITC Calabria nasce dallo stanziamento di fondi da parte della Regione e dell’Unione Europea nei progetti che fanno parte del POR Calabria FESR-FSE 2014-2020. I soggetti che possono presentare la domanda sono le piccole e medie imprese e i liberi professionisti sia singolarmente che sotto forma di associazione di rete di imprese, consorzi, cooperative con almeno 3 partecipanti; la loro collaborazione deve essere effettiva e per questo è necessario dimostrare che c’è una divisione equa delle spese e che utilizzeranno sia i beni che i servizi inclusi nel progetto ognuna per le proprie competenze. Nel caso di imprese consociate, queste dovranno eleggere il soggetto che le rappresenterà e manterrà i rapporti con l’amministrazione della Regione Calabria. La sede operativa e fisica deve trovarsi all’interno della regione e l’immobile deve avere una destinazione d’uso compatibile all’attività di lavoro svolta. Le PMI e i liberi professionisti devono essere in attività da almeno 3 anni, rispetto al momento dell’invio della domanda; il capitale sociale, il fondo comune o il patrimonio al momento della presentazione della domanda deve ammontare ad almeno 20 mila euro, e nel caso di una rete di imprese, ognuna non deve superare il 35% delle relative quote.
Chi presenta la domanda deve essere iscritto al Registro delle Imprese, in regola con le questioni in materia di previdenza, assicurazione e assistenza. Le società, nonché le singole imprese o liberi professionisti, non devono risultare in stato di fallimento, liquidazione o amministrazione commissariata.
I settori a cui devono appartenere le PMI o i liberi professionisti che faranno richiesta, devono rientrare tra quelle delle “aree di innovazione” e cioè:
- edilizia sostenibile;
- agroalimentare;
- logistica;
- turismo e cultura;
- ITC e terziario innovativo;
- ambiente e rischi naturali;
- Smart Manufacturing;
- scienze della vita.
È importante verificare che le imprese e i liberi professionisti operino in settori che rientrino in uno dei codici ATECO 2007, verificabili sull’allegato A del bando. Sono escluse le imprese nei settori della pesca, dell’acquacoltura e quello della produzione di prodotti agricoli.
Di cosa si tratta?
L’avviso per i fondi da richiedere alla Regione Calabria è destinato all’introduzione nelle PMI di soluzioni ITC all’avanguardia; si tratta in particolare di acquisire capacità nuove nel commercio elettronico, nella sicurezza informatica, nell’archiviazione e nell’uso del cloud, nella manifattura digitale. I nuovi strumenti che le imprese avranno a disposizione mireranno a migliorare la loro organizzazione, la gestione e il commercio online dei prodotti e dei servizi che offrono. Ci sarà un salto di qualità effettivo della professionalità associato agli strumenti informatici più moderni.
Tra le spese ammissibili per l’uso delle nuove tecnologie nelle PMI in Calabria ci sono: l’acquisto di software, attrezzature, applicativi digitali, accessori per il loro funzionamento (nuovi e non usati), che saranno installati presso la sede operativa dell’impresa o del libero professionista; l’acquisto di licenze, brevetti, materiale informativo e garanzie contro accessi illegali agli atti digitalizzati; acquisto di cloud (archivi delocalizzati su piattaforma), software e sistemi di connessione dedicata; spese per il pagamento dei tecnici che installeranno e lavoreranno per introdurre le nuove tecnologie ICT, nonché per i collaudi; spese per la concessione della fideiussione.
I fondi verranno erogati in regime “de minimis” come contributo in conto capitale per un massimo del 70% delle spese ritenute valide fino ad un importo di 200 mila euro per le reti di imprese e 100 mila euro per le imprese singole o i professionisti. I fondi saranno concessi inizialmente con il 40% dell’importo pari alla somma approvata e il resto dopo le verifiche dell’attuazione del progetto. Ogni soggetto, singolo o consociato, può inviare una sola domanda, altrimenti verranno escluse tutte le richieste presentate.
Come fare?
L’invio della domanda per partecipare al bando ITC Calabria deve avvenire registrandosi al sito della Regione. La compilazione avviene online e sarà possibile allegare tutti gli altri documenti richiesti e firmati dal responsabile. Si potrà caricare la domanda sul sito a partire dal 20 gennaio 2017 e dovranno essere inviate dal 04 febbraio 2017 dalle ore 9:00 alle ore 19:00; la chiusura dello sportello verrà comunicata in seguito perché sarà stabilita in base alle risorse disponibili.
Il soggetto che gestisce il bando ITC Calabria è la FinCalabria e, per non decadere dal beneficio concesso, bisogna realizzare la metà del progetto presentato entro 12 mesi e completarlo entro un anno e mezzo.
Per non farsi scappare questa opportunità il consiglio è quello di rivolgersi a un esperto, come il vostro commercialista o un tecnico abilitato, per la perfetta formulazione della domanda.
Fonte: Bando azione 3.5.2