Aiutiamo la biodiversità con il PSR Emilia Romagna sottomisura 10.01.09

Attivata la sottomisura 10.01.09 che ha lo scopo di salvaguardare, ripristinare e migliorare la biodiversità.

La terra è abitata da più di un milione di esseri viventi differenti per specie ed ecosistemi. Dagli anni ’70 ad oggi c’è stato una perdita di quasi il 30% di specie a causa di diversi problemi come il consumo del suolo, l’aumento demografico, la frammentazione degli habitat naturali. L’Europa sta cercando di rimediare attraverso l’istituzione di Natura 2000, una rete di luoghi protetti e salvaguardati grazie al loro grande valore. Ciò non vuol dire che non vengano tenute in considerazione le esigenze economiche e sociali della regione in cui sono stati identificati questi siti ma si agisce nell’idea di uno sviluppo sostenibile.

Ed è proprio in quest’ottica che la Regione ha istituito, nell’ambito del PSR Emilia Romagna, due sottomisure, la 10.01.09 ″Gestione dei collegamenti ecologici dei siti natura 2000 e conservazione di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario″ e la sottomisura 10.01.10 ″Ritiro dei seminativi dalla produzione per venti anni per scopi ambientali e gestione dei collegamenti ecologici dei siti natura 2000″; qui ci occuperemo della sottomisura 10.01.09 mentre vi rimandiamo a quest’altro articolo per la sottomisura 10.01.10.

A chi si rivolge?

Possono partecipare al bando gli imprenditori agricoli sia in forma singola che associata, incluse le cooperative, ed altri gestori del territorio, incluse le Proprietà Collettive, limitatamente alle aree agricole.
Per poter accedere agli incentivi per l’agricoltura previsti dal PSR Emilia Romagna le imprese proponenti devono essere iscritti all’Anagrafe delle Aziende Agricole e devono essere munite di regolare titolo di conduzione per le superfici oggetto di richiesta di sostegno finanziario; questo deve essere presente nel fascicolo aziendale ed inserito nell’Anagrafe delle Aziende Agricole.

Di cosa si tratta?

Le risorse economiche messe a disposizione per questo bando sono di 1 milione di euro; i progetti, per essere accettati, devono riguardare operazioni di conservazione di:

  • piantate e/o alberi isolati o in filare;
  • siepi e/o boschetti;
  • stagni, laghetti;
  • maceri, risorgive e fontanili;

All’interno del bando sono presenti le tabelle con tutte le caratteristiche strutturali che devono avere gli spazi naturali e seminaturali del paesaggio agrario e con l’elenco delle specie arboree e arbustive ammesse al contributo. La superficie massima ammessa non può essere superiore al 20% della SAU (superficie agricola utilizzata). Con la domanda sarà necessario presentare anche una relazione tecnica con all’interno una planimetria catastale aziendale con localizzazione, delimitata ed evidenziata, delle tipologie degli elementi naturali oggetto della richiesta di finanziamento; devono anche essere indicate le caratteristiche strutturali del sottotipo di operazione e a tutto questo si deve anche aggiungere un elenco delle schede di registrazione delle operazioni che dovranno essere compilate durante tutto il periodo d’impegno richiesto.

Il contributo sarà erogato per 10 anni, così distribuito:

  • 0,08 euro per mq all’anno per la conservazione di piantate e/o di alberi isolati o in filare;
  • 0,08 euro per mq all’anno per la conservazione di siepi e/o boschetti;
  • 0,10 euro per mq all’anno per la conservazione di stagni, laghetti;
  • 0,10 euro per mq all’anno per la conservazione di maceri, risorgive e fontanili.

Come fare?

Le domande dovranno essere presentate telematicamente entro il 28 febbraio 2017 attraverso l’accesso al sistema operativo pratiche messo a disposizione dell’organismo pagatore AGREA; ci si deve registrare e procedere successivamente, con le credenziali ottenute, alla compilazione delle domande on line accedendo alla sezione dedicata per utenti registrati. Tutte le domande per essere valide dovranno essere complete di tutta la documentazione e gli allegati richiesti. La domanda di aiuto è unica anche se le particelle sono situate in zone di competenza di diversi Servizi Territoriali agricoltura, caccia e pesca regionale.

Prendersi cura di habitat naturali di grande valore come zone umide, boschetti, maceri, siepi, risorgive e prati umidi del tuo territorio e un impegno oneroso ma allo stesso tempo doveroso nei confronti della natura che ogni giorno ci offre tanto.

Fonte: Bando sottomisura 10.01.09