La Regione offre contributi per sostenere la cooperazione al fine di valorizzare la filiera agricola del territorio laziale.
La crisi del settore agricolo non è un problema esclusivamente italiano ma coinvolge l’intera Europa. Per far fronte alle difficoltà che stanno vivendo tutte le aziende legate in modo diretto o indiretto a questo settore, l’Unione Europea ha stanziato dei fondi con l’obiettivo di definire un piano di sviluppo del settore. Il Programma di Sviluppo Rurale (Psr) è lo strumento che permette alle regioni di programmare e finanziare interventi in ambito agricolo, forestale e rurale usufruendo delle risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea. Con la sottomisura 16.10.1, il Lazio si pone l’obiettivo di sostenere la cooperazione allo scopo di potenziare le filiere produttive del territorio laziale.
Indice
A chi si rivolge la sottomisura 16.10.1 del PSR Lazio?
Il bando si rivolge a organizzazioni riconosciute di produttori, cooperative e consorzi. La domanda dovrà essere presentata dal Soggetto Capofila, cioè un soggetto giuridico associativo, rappresentativo degli agricoltori o delle imprese agroindustriali, che svolga attività di trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli. Il Soggetto Capofila dovrà provvedere a:
- promuovere l’Accordo di filiera e raccogliere le sottoscrizioni dei partecipanti;
- coordinare e informare i potenziali partecipanti beneficiari;
- predisporre, sottoscrivere e presentare l’Accordo e il Progetto;
- coordinare l’attività e i rapporti con la Pubblica Amministrazione;
- curare rapporti e comunicazioni con i partecipanti;
- svolgere tutti gli adempimenti necessari per realizzare in modo efficace l’Accordo e il Progetto di filiera organizzata.
Di cosa tratta la sottomisura 16.10.1 del PSR Lazio?
È previsto il sostegno economico a Progetti di Filiera Organizzata che devono contenere, tra le altre cose:
- l’indicazione degli obiettivi pertinenti con quanto previsto dalla filiera;
- l’ambito di intervento e tipologia degli interventi da realizzare anche attraverso l’attivazione delle altre sottomisure previste dal Psr Lazio;
- i tempi e i relativi importi dei progetti da realizzare;
- l’elenco dei partecipanti diretti.
Il sostegno concesso è pari al 100% delle spese sostenute. Il costo massimo ammissibile è di 100 mila euro a progetto e per ogni partecipante diretto al massimo di 3 mila euro. Le spese ammissibili, presentate dopo la presentazione della domanda, sono relative a:
- pubblicità e promozione necessaria alla domanda di sostegno;
- notaio e registrazione degli atti;
- tecnologie, come pc o software, necessari al progetto;
- consulenza;
- studi e ricerche per redigere il progetto;
- rimborsi spese, fino ad un massimo del 5% dell’aiuto totale, per trasferte dei dipendenti del soggetto Capofila.
Come fare per accedere ai contributi della sottomisura 16.10.1 del PSR Lazio?
Le domande dovranno essere inviate entro il 15 marzo 2017; prima il Soggetto Capofila deve costituire un fascicolo aziendale che verrà poi gestito dai Centri autorizzati di Assistenza Agricola (CAA), delegati dall’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, dopodiché può inoltrare la domanda.
Per la compilazione della richiesta i soggetti possono scegliere due vie:
- delegare i CAA o altri soggetti autorizzati dalla Regione. La delega – scaricabile dal portale Lazio Europa al sito lazioeuropa.it – dovrà essere presentata non oltre 5 giorni lavorativi dalla scadenza del bando, insieme a un documento di riconoscimento e inviata tramite PEC all’indirizzo agricoltura@regione.lazio.legalmail.it.
- richiedere direttamente le credenziali di accesso all’applicativo, compilando il modulo scaricabile sempre nel portale Lazio Europa e inviandolo all’indirizzo agricoltura@regione.lazio.legalmail.it, dopo averlo convertito in pdf e firmato digitalmente.
Compilazione, stampa e inoltro (definito “rilascio informatico”) della domanda dovrà avvenire tramite procedura online utilizzando il portale SIAN. Alla domanda per il contributo, dovranno essere allegati:
- progetto di filiera;
- accordo di filiera autenticato dal notaio;
- atto costitutivo e Statuto del Soggetto capofila;
- documentazione relativa all’azione di informazione e promozione del Progetto;
- documentazione attestante il possesso dei requisiti richiesti;
- dichiarazione di non aver ottenuto altri benefici pubblici per il progetto presentato;
- dichiarazione di non essere nello stato di “impresa in difficoltà”.
Sono tantissime le realtà che possono accedere ai contributi e tante le procedure e i documenti da presentare; se siete interessati a presentare un Progetto e volete assicurarvi l’accesso ai contributi, il consiglio è di farvi aiutare da un professionista.
Fonte: Bando sottomisura 16.10.1