Un bando che avvicina il mondo della scienza e quello della produzione allo scopo di sviluppare nuove tecnologie e tecniche di produzioni agricole più moderne
Ormai il mondo dell’agricoltura, così come è rappresentato nell’immaginario collettivo, si sta sempre più perdendo poiché la tecnologia è arrivata anche in questo settore; nuovi metodi di produzione e gestione ottimizzata dell’azienda agricola portano a risultati migliori non solo per quanto riguarda quantità, tempo risparmiato e qualità ma anche nell’ottica di un minore impatto a livello ambientale. Tutto questo può avvenire solo attraverso una maggiore integrazione tra la teoria (università, centri di ricerca e servizi di consulenza) e la pratica (imprese agricole). Le istituzioni vogliono eliminare la distanza che c’è tra questi due mondi, quello della conoscenza e quello della produzione, attraverso la costituzione di gruppi formati da professionisti di ambiti diversi, agricoltori, ricercatori, consulenti e imprenditori del settore agroalimentare. In quest’ottica la Regione ha pubblicato, nell’ambito del PSR Veneto, il bando per la sottomisura 16.1.1 relativa alla costituzione e gestione dei PEI, Partenariati Europei per l’Innovazione, per progetti che abbiano lo scopo di migliorare il profitto di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle strutture, aumentare la competitività attraverso un miglior inserimento nella filiera agroalimentare e la promozione dei prodotti nei mercati locali.
A chi è rivolto?
Possono partecipare al bando i Gruppi Operativi (GO) che possono essere formati sia da società stabili che da associazioni temporanee di impresa o scopo, le cosiddette ATI e ATS; nel primo caso la società deve essere costituita prima di presentare la domanda, invece nel caso di associazioni temporanee queste si possono costituire anche dopo aver inoltrato la domanda, nel tempo limite di 30 giorni dall’eventuale approvazione della richiesta effettuata.
I Gruppi Operativi devono:
- essere formati da due soggetti di cui almeno uno deve essere impresa del settore agricolo, agroalimentare o forestale, e da almeno un soggetto pubblico o privato che aderisce al Piano delle Attività.
- avere un regolamento interno in cui sono ben specificati i ruoli, l’organizzazione e la gestione del Gruppo e l’attribuzione precisa delle responsabilità nella gestione dei fondi ottenuti.
- assicurare la massima trasparenza nel processo di aggregazione e la mancanza di conflitto di interessi.
Di cosa si tratta?
La misura 16 del PSR Veneto finanzia la cooperazione tra diversi soggetti per cercare di superare le difficoltà dovute alla frammentazione dei settori e lo fa attraverso 6 sottomisure; tra queste noi, in questo caso, ci occupiamo della sottomisura 16.1.1 che sostiene i costi relativi alla creazione dei GO attuati allo scopo di individuare un problema che interessa l’intera regione e stilare un progetto, chiamato Piano di Attività, volto alla risoluzione del problema. La realizzazione pratica del progetto, invece, verrà finanziata grazie alla sottomisura 16.2.1 e altre misure o sottomisure compatibili con il progetto.
Il Piano di attività è quindi un progetto che deve contenere al suo interno, tra le altre cose:
- la descrizione del problema che si vuole affrontare;
- l’elenco e la descrizione di chi partecipa ai Gruppi Operativi;
- la descrizione delle varie attività che si andranno a svolgere e l’elenco dei soggetti che metteranno in atto queste attività;
- la descrizione dei risultati previsti;
- le tempistiche necessarie allo svolgimento del Piano;
- la descrizione del budget che occorre per il raggiungimento degli obiettivi;
- l’indicazione delle varie misure o sottomisure a cui si vuole partecipare per ricevere i contributi necessari allo svolgimento del Piano;
- la descrizione delle operazioni previste per divulgare i risultati ottenuti.
Come abbiamo detto, nello specifico la sottomisura 16.1.1 finanzia i costi di gestione e organizzazione dei Gruppi operativi, per cui sono ammesse, ad esempio, le spese amministrative e legali per la costituzione del GO, quelle relative al personale e a missioni e trasferte, o quelle per le consulenze specialistiche, mentre non vengono accettate, per esempio, quelle per l’acquisto di beni immobili, materiale usato o spese di garanzie bancarie; non sono inoltre ammesse le spese che riguardano l’attività regolare di produzione o di servizio svolta dai soggetti del GO.
I fondi complessivi messi a disposizione della Regione sono 2,250 milioni di euro, divisi per i diversi obiettivi. Per questo tipo di intervento la Regione eroga un rimborso delle spese ammissibili effettivamente effettuate e dimostrate; per i costi indiretti (quelli relativi alle spese generali di funzionamento) è prevista una somma forfettaria del 15% della spesa ammessa per il personale. Il contributo è concesso per tutto il periodo di svolgimento del Piano che però non può superare i 5 anni dal momento in cui si è ottenuta la concessione dei fondi. L’aiuto, comunque, non può superare i 250 mila euro.
Come fare?
In questo caso, a differenza degli altri bandi, devono essere presentate ben 3 domande, una definita “a cappello”, una per la sottomisura 16.1.1 e una per la sottomisura 16.2.1; questo vuol dire che, per quanto riguarda la domanda a cappello, il soggetto richiedente deve inviare:
- piano di attività del Gruppo Operativo (PA.GO) con il cronoprogramma e la spesa richiesta per ogni tipo di intervento attivato e per partner;
- progetto previsto dal tipo di intervento 16.2.1;
- descrizione degli interventi e delle spese previsti per ambedue le sottomisure con l’indicazione del loro cronoprogramma e del partner che li sostiene;
- la domanda di sostegno per l’intervento 16.1.1 e relativa documentazione;
- la domanda di sostegno per l’intervento 16.2.1.
Tutta questo incartamento va presentato ad AVEPA – Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura – entro il 27 marzo 2017 per via telematica.
Considerata la complessità del bando, per essere certi di partecipare alla selezione e ricevere i contributi la cosa più sicura da fare è quella di rivolgersi ad un professionista per stilare un buon progetto congruente alle richieste della sottomisura e avere ottime chance di riuscita.
Fonte: Bando sottomisura 16.1.1