Legge di stabilità 2016: ecco tutti gli incentivi e le agevolazioni per i lavoratori

Per il 2016 si prospettano una serie di agevolazioni, nel mondo del lavoro, riguardanti le assunzioni che nel 2015 con la legge di stabilità erano passate in secondo piano per via del bonus disoccupati.

Le agevolazioni riguardano i senza lavoro, i giovani, le donne, gli over 50 e i giovani genitori, insomma tutte le categorie della popolazione maggiormente in difficoltà. Vediamo nel dettaglio alcune di queste agevolazioni.

Nel 2016 il datore di lavoro che voglia assumere personale a tempo indeterminato dovrà affrettarsi a farlo entro il 31 dicembre 2015 poiché, in tal caso, è previsto uno sgravio contributivo totale di 3250 euro l’anno per due anni per l’assunzione di soggetti disoccupati da almeno 6 mesi. Per quanto riguarda l’apprendistato si tratta di una soluzione che prevede una contribuzione a carico del capo dell’azienda pari all’11,61% , dal 1° gennaio 2013, e a carico dell’apprendista è prevista un’aliquota del 5,84%. Inoltre per gli apprendisti assunti dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 dalle aziende con meno di 9 dipendenti è previsto uno sgravio contributivo totale per il datore di lavoro.

Altra categoria posta sotto la lente d’ingrandimento per quanto riguarda l’occupazione sono le donne e gli over cinquanta. In entrambi i casi il datore che assume questi soggetti ha diritto ad uno sgravio contributivo del 50% da 12 a 18 mesi. I requisiti necessari per questa “selezione” sono i seguenti: gli over cinquanta devono essere disoccupati da oltre sei mesi, mentre le donne da oltre 24.

Si prosegue con un’attenzione in più per i giovani genitori fino a 35 anni senza lavoro o precari a favore dei quali è previsto un bonus di 5000 euro al datore di lavoro per ogni giovane genitore assunto. Per i giovani prosegue il piano di lavoro noto come “Garanzia Giovani” per il quale le regioni e le provincie mettono a disposizione agevolazioni dai 1500 ai 6000 euro a seconda dell’inquadramento del giovane inserito in azienda. I casi su cui si pone una maggiore attenzione sono i contratti a tempo determinato, compresa la somministrazione, della durata minima di sei mesi, quelli della durata superiore a 12 mesi e i contratti  a tempo indeterminato anche a scopo di somministrazione. In definitiva si tratta di incentivi a favore dei datori di lavoro a capo di piccole, medie o grandi aziende finalizzati ad incrementare le assunzioni e  sbloccare in questo modo il mercato del lavoro in Italia.

Info: Ministero del Lavoro