Attivato l’intervento 4.1.1 – PSR Campania 2014/2020: contributi alle aziende agricole campane che realizzino progetti tesi al miglioramento delle proprie condizioni di redditività e competitività.
L’agricoltura italiana riveste un ruolo di primaria importanza per la crescita economica del nostro Paese. Ma non solo. L’agricoltura, oltre a essere un’attività economica, rappresenta anche uno stile di vita, un patrimonio, un’identità culturale senza prezzo. Si comprende, dunque, l’importanza della crescita del settore agricolo e degli investimenti a tal fine effettuati.
Segnaliamo allora la recente approvazione da parte della Regione Campania del Bando che dà attuazione alla Misura 4 – Tipologia d’Intervento 4.1.1. “Supporto per gli investimenti nelle aziende agricole” – del PSR Campania 2014/2020.
In particolare, la Regione con il presente intervento mira a favorire l’affermazione di una agricoltura forte, giovane e competitiva con filiere meglio organizzate, caratterizzata da aziende agricole dinamiche nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, al fine di migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiarne la ristrutturazione e l’ammodernamento. Stanziati a tale scopo oltre 28 milioni di euro.
Indice
A chi si rivolge la misura 4.1.1 del PSR Campania?
Può richiedere i contributi in oggetto l’imprenditore agricolo, sia in forma singola che associata, che, oltre ad essere in possesso dei beni sui quali si intende realizzare l’investimento, risulta iscritto ai registri della C.C.I.A.A (sezione speciale aziende agricole al codice ATECO 01). L’azienda deve, inoltre, caratterizzarsi per avere una dimensione economica, espressa in termini di Produzione Standard, almeno pari a:
- 12 mila euro per le aziende ricadenti nelle macroaree C e D;
- 15 mila euro per quelle ricadenti nelle macroaree A e B.
Di cosa trattano i finanziamenti in agricoltura della Campania?
Il bando prevede la concessione di aiuti finanziari per la realizzazione di un piano di investimenti (costruzione o miglioramento di beni immobili, acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, programmi informatici, brevetti e licenze) finalizzato al miglioramento/realizzazione delle strutture produttive aziendali, all’ammodernamento/completamento della dotazione tecnologica e al risparmio energetico.
Gli investimenti per i quali si richiede il sostegno devono essere previsti in un progetto di miglioramento aziendale, costituente parte integrante della domanda stessa, che illustri:
- situazione iniziale dell’azienda;
- obbiettivi perseguiti;
- investimenti previsti.
Gli investimenti devono riguardare esclusivamente le attività di produzione, di trasformazione e di commercializzazione dei seguenti prodotti agricoli: carni e altri prodotti primari di origine animale, latte, uve, olive, cereali, legumi, ortofrutticoli, fiori e piante, piante officinali e aromatiche, miele e altri prodotti dell’apicoltura, colture industriali (escluse quelle per la produzione di biomassa), piccoli frutti e funghi, tabacco, foraggi. Con la precisazione che l’attività di trasformazione e di commercializzazione, se presente, deve riguardare prodotti che siano per almeno due terzi (67%) di origine aziendale.
Sono ammissibili a contributo le seguenti voci di spesa:
- costruzioni/ristrutturazioni, compresi gli interventi finalizzati al risparmio energetico, di immobili produttivi (strutture di allevamento, opifici, locali per la vendita diretta, serre e depositi);
- acquisto di macchinari ed attrezzature;
- miglioramenti fondiari;
- realizzazioni di impianti anticracking e di ombreggiamento;
- impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili dimensionati (max 1MW);
- acquisto di programmi informatici e di brevetti/licenze.
L’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale sulla spesa ammissibile. Potranno essere finanziati solo i progetti che prevedano una spesa di investimento minima pari a 15 mila euro per le aziende la cui superficie aziendale ricade prevalentemente nelle macroaree C e D, e a 25 mila euro per quelle la cui superficie aziendale ricadente prevalentemente nelle macroaree A e B. L’importo massimo di spesa ammissibile per azienda nell’intero periodo di programmazione è invece determinato sulla base degli scaglioni di Prodotto Standard (PS). Sul sito internet della Regione, è disponibile un applicativo che consente di calcolare con immediatezza la spesa massima ammissibile per progetto e la durata massima per la realizzazione degli investimenti.
Il contributo concedibile è pari al 50% della spesa ammessa a finanziamento e comunque mai superiore ad 1 milione e 500 mila euro. È prevista una maggiorazione dell’aliquota di sostegno del 20% in relazione agli investimenti tesi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, nonché a quelli relativi alla fase di produzione dei prodotti del suolo e dell’allevamento, ove ricorrano tutte le condizioni specificate nel bando.
È consentito poter richiedere il finanziamento di più progetti di investimento in successione; tuttavia, le istanze che seguono la prima potranno essere presentate solo a seguito dell’avvenuto collaudo e formale proposta di liquidazione del saldo del progetto d’investimento precedentemente già ammesso ai benefici.
Come presentare domanda per la misura 4.1.1 del PSR Campania?
Le domande di sostegno devono essere presentate per via telematica, tramite compilazione della domanda informatizzata presente sul portale SIAN, previa costituzione/aggiornamento del “fascicolo aziendale”, entro il 31 ottobre 2017.
Un’ottima opportunità per le aziende agricole campane, che intendano migliorare la propria competitività e le proprie condizioni di redditività. La procedura per la presentazione delle domande e di successiva selezione è abbastanza complessa, è quindi consigliabile farsi assistere da un Consulente esperto in materia.
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