POR FESR Campania: arrivano contributi a fondo perduto per le imprese

Incentivi in regime de minimis per le aziende campane colpite dagli eventi calamitosi del 14 – 20 ottobre 2015.

Oggigiorno l’economia vive una fase di stallo, con una crescita pari a zero, e in questo contesto storico è importante dare una spinta alle imprese per ripartire. Investire per rinnovarsi e favorire la crescita economica è un’azione in cui credere, ed attivarsi alla ricerca di incentivi rappresenta una valida alternativa alla mancanza di fondi personali. La Regione, attraverso degli investimenti in favore della crescita e dell’occupazione, nell’ambito del POR FESR Campania, stanzia 5 milioni di euro per aiutare tutte quelle imprese che vogliono risollevarsi in un’ottica più innovativa e di quanto minor impatto possibile a livello ambientale, ponendo particolare attenzione alle aziende colpite dagli eventi calamitosi del 2015.

A chi si rivolge?

Possono partecipare al bando le micro, piccole e medie imprese operanti sul territorio, ad esclusione di quelle dei settori della pesca, della produzione primaria di prodotti agricoli e dell’esportazione di prodotti.
Per poter accedere agli incentivi le imprese interessate devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente iscritte presso la Camera di Commercio di competenza;
  • non essere considerate imprese in difficoltà economica;
  • essere in regola con la posizione contributiva aziendale;
  • non aver richiesto in passato aiuti finanziari senza rispettare il piano di rimborso, qualora questo fosse previsto;
  • essere imprese attive sul territorio;
  • non aver ricevuto condanne per truffa nei confronti dello Stato;
  • essere in regola con le normative di edilizia, sicurezza sul lavoro, prevenzione degli infortuni, tutela dell’ambiente e tutela dei diritti dei soggetti diversamente abili.

Di cosa si tratta?

I progetti, per essere ammissibili, devono riguardare investimenti che introducano nuove tecnologie nei cicli produttivi, di consumo e di smaltimento, che riducano i consumi idrici ed elettrici, e abbiano come priorità il riciclo e il riutilizzo delle materie prime secondarie. I fondi possono essere utilizzati, ad esempio, per installare sistemi anti-inquinamento, innovare processi e prodotti, ridurre i rifiuti, limitare od eliminare l’inquinamento acustico, diminuire le emissioni atmosferiche di agenti inquinanti nell’aria, con particolar riguardo ai gas effetto serra.
Le spese ammissibili possono riguardare:

  • acquisto di nuovi beni strumentali;
  • acquisto di materiale informatico e brevetti, nel limite massimo del 30% dell’importo dell’intero progetto;
  • richiesta di consulenze specialistiche esterne per consentire la realizzazione del progetto, nel limite massimo del 20% dell’importo del progetto;
  • opere murarie finalizzate alla corretta installazione di nuovi macchinari, nel limite del 20% dell’importo progettuale.

Le spese, per essere accettate, devono essere tracciabili, pertanto tutto dovrà essere pagato tramite assegno o bonifico. La realizzazione dei progetti deve concludersi entro 15 mesi dalla data di notifica della concessione del contributo, e, in ogni caso, non potranno andare oltre il limite fissato del 30 novembre 2018.
Avranno priorità tutte le richieste ammissibili provenienti da imprese che sono state colpite dalla forte alluvione avvenuta nel beneventano, nell’ottobre 2015, che ha provocato ingenti danni.
I contributi stanziati sono finanziamenti in conto capitale a fondo perduto che coprono fino al 70% della spesa presentata a progetto. Tutti i finanziamenti concessi devono rispettare il regime de minimis, pertanto non dovranno essere superiori a 200 mila euro nell’arco di 3 anni.

Come fare?

Le domande devono essere compilate e presentate in formato elettronico, attraverso il canale dedicato messo a disposizione dalla Regione Campania. La presentazione dovrà avvenire in tre fasi: la registrazione al bando è consentita fino al 31 marzo 2017; successivamente si dovranno compilare i moduli e gli allegati e si dovrà procedere con l’invio della documentazione.  Tutti i documenti devono essere in formato pdf ed autenticati con firma digitale. Entro i 10 giorni successivi si dovrà inviare tutta la documentazione cartacea richiesta e quella digitale, attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno, alla Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive di Napoli.

Informati sulle opportunità offerte finalizzate alla realizzazione di interventi che mirano a riproporre l’azienda più competitiva sul mercato, non perdere altro tempo. Rivolgiti ad un professionista e fatti aiutare nell’elaborazione di un progetto per partecipare anche tu a questo interessante avviso pubblico.

Info: Avviso pubblico