In Emilia Romagna arrivano gli incentivi per il turismo

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Tutte le novità introdotte dal recente bando per i contributi per le imprese turistiche commerciali e culturali per la regione Emilia Romagna, in particolare per le strutture ricettive.

Solitamente si recrimina che il nostro paese, non possedendo risorse minerarie e materie prime, sia destinato ad uno sviluppo economico-sociale ridimensionato. La realtà è radicalmente diversa da quanto solitamente si manifesta. La materia prima del nostro paese è la bellezza dei paesaggi e l’enorme quantità di siti archeologici ed opere monumentali. Insomma la nostra ricchezza è costituita da mete turistiche e culturali che si possono ammirare ad ogni angolo di strada; nella visione dei manager più lungimiranti il turismo è la nostra reale risorsa naturale primaria ma purtroppo sembriamo non essere in grado di sfruttare appieno questa grande potenzialità donataci dalla natura e dalla storia. Il nuovo bando per i contributi alle imprese turistiche e culturali della regione Emilia Romagna sembra essere un chiaro cambio di direzione nell’approccio al turismo ed alla cultura.

A chi si rivolge?

L’accesso ai contributi per le imprese turistiche commerciali e culturali è rigorosamente disciplinato all’interno della delibera di approvazione del bando stesso. I principali interventi e progetti che determinano l’accesso ai benefici finanziari sono divisi in tre misure così sintetizzati:

  • Misura A: progetti indirizzati alla valorizzazione delle strutture dedicate al settore ricettivo;
  • Misura B: progetti finalizzati alla valorizzazione delle linee di distribuzione dei servizi commerciali e pubblici;
  • Misura C: progetti rivolti alla valorizzazione delle strutture culturali attinenti al settore cinematografico, musicale, teatrale e artistico e alla realizzazione di nuovi musei.

Dato che beneficiari, contributi e interventi sono diversi per ogni misura, in questo articolo parleremo nello specifico della MISURA A mentre per la Misura B vi rimandiamo a questo articolo e per la Misura C a quest’altro.

I progetti della Misura A devono avere come obiettivo la valorizzazione dei luoghi turistici più attrattivi dell’Emilia-Romagna attraverso interventi di riqualificazione delle strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta o all’ampliamento di nuovi servizi o prodotti nell’ambito delle stesse. I potenziali beneficiari che possono presentare domanda, in forma singola o in forma aggregata tramite Associazioni Temporanee di Imprese o Reti di Contratto, sono micro, piccole e medie imprese che amministrano, come proprietari o come gestori, le strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta e che, al momento della richiesta del saldo del contributo, dovranno risultare in esercizio e aperte al pubblico.

Se si presenta la domanda in forma singola le imprese, le società, le fondazioni e le associazioni devono:

  • essere regolarmente iscritte nel registro delle imprese presso le Camere di Commercio competenti per territorio;
  • avere sede all’interno della regione;
  • essere attive e non trovarsi in stato di fallimento o difficoltà economica;
  • essere regolari con i contributi.

Se invece si presenta la domanda in forma aggregata, come Associazione Temporanee di Imprese o come Reti di contratto si devono possedere altri requisiti, e nello specifico:

  • essere già costituite al momento della presentazione della domanda;
  • essere formate da un minimo di 3 imprese fra loro indipendenti (ovvero non associate o collegate fra di loro) e attive nei settori ammessi alla Misura A.

Di cosa si tratta?

La copertura economica autorizzata a bilancio per il finanziamento dei contributi per le imprese turistiche commerciali e culturali è di quasi 15 milioni di euro. Per la Misura A sono stati destinati 7,5 milioni di euro e ogni progetto, se presentato in forma singola, deve avere una spesa minima di 250 mila euro, che sale a 400 mila euro se presentato in forma aggregata. Gli ambiti di applicazione dei contributi possono essere sintetizzati come segue:

  • rifacimento e nuova edificazione di opere edili di tipo murario ed impiantistica (reti elettriche, idrauliche, riscaldamento, aereazione e domotiche);
  • progettazione e collaudo relativi agli interventi;
  • acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture, arredi;
  • acquisto di programmi, comprese autorizzazioni e licenze di utilizzo, peculiari per l’attività di riferimento;
  • acquisto di servizi di assistenza e consulenza direttamente connessi alla realizzazione del progetto.

I contributi sono a fondo perduto e possono essere versati o in regime “de minimis” (con un contributo minimo del 35% e massimo del 40% dei costi ammissibili) oppure in regime di esenzione (con un contributo di massimo 20% dei costi ammissibili per le micro e le piccole imprese e del 10% per le medie). L’importo massimo che verrà concesso non potrà comunque essere superiore ai 200 mila euro.

Come fare?

Le domande di finanziamento dovranno essere inoltrate esclusivamente per via telematica mediante il portale Sfinge 2020, dalle ore 10:00 del 10 gennaio 2017 alle ore 17.00 del giorno 28 febbraio 2017 con tutta la documentazione richiesta.  I nuclei di valutazione assegneranno un punteggio ad ogni proposta arrivata in base alla qualità tecnica, a quella economico – finanziaria e a diversi criteri di priorità (descritti nel bando); il punteggio minimo per rientrare in graduatoria è di 60 su 100.

Creare un’armonia tra le strutture ricettive e il paesaggio che le circonda può contribuire ad aumentare le bellezze di un luogo come l’Emila Romagna che è già famosa per i suoi splenditi siti turistici. Tutto ciò può aumentare l’afflusso di turisti e quindi avere un risvolto economico importante per cui non perdete tempo, consultate uno specialista e presentate la domanda.

Fonte: Bando azione 3.3.4