La Regione, attraverso le misure 10 e 11, sostiene l’agricoltura biologica e gli allevamenti di animali in via di estinzione.
L’agricoltura, settore fondamentale per l’economia italiana, è stata messa a dura prova dalla crisi economica: molti gli agricoltori che hanno venduto i propri terreni per reinventarsi in nuovi settori lavorativi; molti quelli che hanno deciso, invece, di sfidare la crisi abbracciando nuovi modelli di agricoltura, portando innovazione nelle proprie attività.
A supportare gli agricoltori in questa sfida è intervenuta l’Unione Europea attraverso i fondi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR): attraverso le Regioni, il Psr permette ai vari Stati membri dell’Unione di utilizzare le risorse stanziate in ambito agricolo e rurale.
Le misure 10.1 e 11 del Psr Liguria seguono questa linea, supportando economicamente tutti gli agricoltori che si impegnano a rispettare i requisiti di ecocompatibilità e di sostegno alle specie animali a rischio di estinzione. Proviamo a vedere nel dettaglio tutti i requisiti, generali e specifici che gli agricoltori devono avere per poter usufruire delle risorse del Psr Liguria.
Indice
A chi sono rivolte le misure 10 e 11 del Psr Liguria?
Il bando è rivolto a tutti gli agricoltori e associazioni di agricoltori della Regione Liguria.
Per agricoltore attivo si intende, secondo quando indicato nel Regolamento dell’Unione Europea, colui che ha una significativa attività agricola e che pratica l’agricoltura come attività lavorativa principale. I beneficiari devono mantenere l’impegno preso per 5 anni e devono rispettare i requisiti minimi relativi all’uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari; oltre ciò devono mantenere una superficie agricola idonea al pascolo o alla coltivazione e annualmente devono praticare almeno una coltura ordinaria.
A cosa si riferiscono le misure 10 e 11 del Psr Liguria?
Le misure 10 e 11 del Psr Liguria seguono vie differenti per ottenere il medesimo risultato, indirizzare l’agricoltore verso attività biologiche ed ecosostenibili. Per raggiungere questo obiettivo sono stati stanziati 4.5 milioni di euro per la misura 10 e 5 milioni per la 11.
Fondi per la misura 10
Gli aiuti previsti per le operazioni 10.1.a, 10.1.b e 10.1.c sono indirizzati ad alcune specifiche attività, da svolgere secondo precise direttive:
- tecniche di produzione integrata per conservare la fertilità dei suoli e tutelare la qualità delle acque, tramite la riduzione dei fertilizzanti e prodotti fitosanitari. Gli agricoltori devono adottare un modello di coltivazione ecocompatibile seguendo le disposizioni previste dai Disciplinari regionali di Produzione Integrata (DPI), che rappresentano le linee guida tecniche definite dalla Regione Liguria. Per questi sono previsti dei premi annui: 750 euro a ettaro per floricole, 500 euro a ettaro per vite e fruttiferi; 300 euro a ettaro per ortive e olivo; 150 euro a ettaro per seminativi e foraggere in rotazione;
- rispetto per i prati stabili, prati pascoli e pascoli di determinati vincoli sull’utilizzo di fertilizzanti organici, diserbanti, fitofarmaci e tecniche di eliminazione di piante arboreearbustive infestanti. Per questi i premi annui sono: 180 euro per ettaro per il prato e il prato pascolo, 150 euro per ettaro per il pascolo;
- allevamento di specie animali locali in via di estinzione. Per questi sono previsti aiuti per ogni UBA, ossia unità di bovino adulto: bovini di razza Cabannina 300 euro; bovini di razza Ottonese Varzese 300 euro; equini di razza Bardigiana 300 euro; asino dell’Amiata 200 euro; ovini di razza Brigasca e pecora delle Langhe 200 euro.
Fondi per la misura 11
I fondi per le operazioni 11.1 e 11.2 sono, invece, destinati all’agricoltura biologica, in particolare a:
- agricoltori o associazioni di agricoltori che per la prima volta adottano metodi di coltivazione biologica all’intera superficie agricola. I premi previsti, maggiorati del 10% per le associazioni, sono: 1000 euro a ettaro per floricole; 850 euro a ettaro per vite e altri fruttiferi; 710 euro a ettaro per olivo; 600 euro a ettaro per ortive; 390 euro a ettaro per seminativi e foraggere in rotazione; 250 euro a ettaro per prati stabili. Se si tratta di aziende zootecniche, invece, i premi sono: 375 euro a ettaro per prati; 375 euro a ettaro prati-pascoli; 290 euro a ettaro per pascoli turnati;
- agricoltori o associazioni di agricoltori che hanno già adottato metodi di coltivazione biologica e che si impegnano a mantenerne l’utilizzo. Per loro i premi sono: 900 euro a ettaro per floricole; 800 euro a ettaro per vite e altri fruttiferi; 680 euro a ettaro per olivo; 550 euro a ettaro per ortive; 330 euro a ettaro per seminativi e foraggere in rotazione; 220 euro a ettaro per prati stabili. Per le aziende zootecniche, i premi sono: 350 euro a ettaro per prati, prati-pascoli, seminativi e foraggere e 250 euro a ettaro per pascoli turnati.
Come si presenta la domanda per le misure 10 e 11 del Psr Liguria?
La domanda deve essere presentata entro il 15 maggio 2017. Per poter accedere ai fondi delle misure 10 e 11, l’agricoltore deve avere un fascicolo aziendale aggiornato sul portale Sian; sempre tramite lo stesso sito si può procedere alla compilazione della domanda che deve essere firmata digitalmente da colui che beneficerà dell’indennità, tramite il sistema di autenticazione OTP (One time password) o altro valido per il Sian; in questo modo la domanda viene presa in carico dal sistema con codice a barre, data e numero di protocollo.
Farà fede come data di presentazione della domanda la data del protocollo. Attenzione all’indirizzo di posta elettronica che si decide di indicare! Dal momento in cui la domanda viene presentata, la Regione Liguria è obbligata ad effettuare tutte le comunicazioni ufficiali tramite il sistema di posta certificata (PEC) all’indirizzo presente sulla domanda.
L’indirizzo, però, è solo uno dei tanti elementi a cui porre attenzione. Seppur molto utile all’agricoltore, le misure del Psr Liguria includono una serie di vincoli da rispettare e documenti da compilare. Se volete assicurarvi di rientrare tra coloro che beneficeranno dei fondi, il consiglio è quello di rivolgervi a un professionista che possa aiutarvi.
Fonte: Bando sottomisura 10.1 e 11