Contratto di sviluppo 2018: procedure più rapide per le agevolazioni

Maggiore coinvolgimento delle Regioni e riduzione dei termini per la valutazione delle domande: sono queste le maggiori novità per il contratto di sviluppo.

Il contratto di sviluppo è uno dei principali strumenti di agevolazione fiscale a sostegno degli investimenti produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

Ora ci sono due importanti novità che riguardano la riduzione delle tempistiche per la valutazione delle domande e l’erogazione delle agevolazioni, che passano da 150 a 110 giorni, ed il ruolo più importante assegnato alle Regioni, anche dal punto di vista finanziario.

L’obiettivo è quello di accelerare le procedure e la realizzazione di programmi di sviluppo in determinate aree territoriali, soprattutto del Mezzogiorno, e di coinvolgere maggiormente le Regioni in questa strategia di sviluppo.

I settori interessati da queste agevolazioni sono industria, turismo, agroalimentare (trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli), tutela ambientale, sviluppo, innovazione e ricerca. Le aziende interessate dovranno presentare un programma che preveda uno o più progetti di investimento o progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, purché siano connessi e funzionali tra di loro. Può anche consistere nella realizzazione di un’infrastruttura ritenuta di pubblico interesse.

Chi può ottenere i benefici previsti dal contratto di sviluppo

Potranno aspirare ad ottenere i benefici fiscali legati ai contratti di sviluppo le imprese, italiane o estere, che realizzano o concorrono, grazie a un contratto di rete, a realizzare il programma di sviluppo proposto.

In particolare, possono partecipare le imprese che propongono il programma, che saranno anche responsabili della coerenza tecnica ed economica del contratto, oltre ad essere le imprese referenti nei rapporti con le pubbliche amministrazioni; le imprese che partecipano al programma realizzando i progetti di investimento previsti nel contratto di sviluppo; le imprese che partecipano ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

Sono inoltre previsti dei requisiti specifici per la partecipazione differenziati per settore, come meglio specificato dalle norme di riferimento.

Contratto di sviluppo: beneficio e spese ammissibili

Il programma di sviluppo deve anche contenere un piano di spesa, costi e investimenti, e per essere ammessi al beneficio è previsto un ammontare minimo di spese da sostenere, che varia a seconda del settore a cui si riferisce il programma.

In particolare, per i settori industriale e di tutela ambientale, le spese per il programma di sviluppo, al netto delle spese infrastrutturali, devono ammontare almeno a 10 milioni di euro; le spese minime sono di 3 milioni per il settore agroalimentare e 5 milioni per il settore turismo.

Nel caso in cui alla realizzazione del programma di sviluppo concorrano più imprese, è previsto che ciascuna impresa aderente presenti spese per 1,5 milioni, mentre le imprese proponenti dovranno concorrere con la parte di spesa più consistente, che varia in base al settore: 10 milioni per industria e ambiente, 5 milioni per le attività turistiche, 3 milioni per il settore agroalimentare.

Le agevolazioni previste consistono in contributi a fondo perduto in conto interessi, in conto impianti e contributi diretti alla spesa. Inoltre è previsto un finanziamento agevolato fino al 75% delle spese ammissibili.

L’entità delle agevolazioni dipende sia dalla dimensione delle imprese (piccole, medie, grandi), sia dal settore per il quale è presentato il progetto di investimento.

Contratto di sviluppo: come partecipare

Per partecipare occorre presentare una domanda di accesso all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia, utilizzando i modelli e le indicazioni pubblicati sul sito web dell’Agenzia.

Le domande saranno esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione e, nell’accoglimento delle stesse, si terrà conto delle risorse finanziarie disponibili.

Una volta selezionati i programmi, si procederà alla stipula di accordi di sviluppo tra imprese promotrici, Invitalia e Ministero dello sviluppo economico.

La sottoscrizione dell’accordo permette alle imprese di ridurre i tempi per la valutazione del programma ed il maggior coinvolgimento delle Regioni. Sono queste le due principali novità di cui parlavamo all’inizio dell’articolo.

Sono anche previsti degli specifici accordi di programma, sottoscritti dagli enti pubblici coinvolti e dalle imprese promotrici del programma, per attuare delle iniziative e significativo impatto sulla competitività del sistema produttivo dei territori.

Approfondisci sul sito del Ministero dello sviluppo economico.