Fornite le istruzioni per fruire delle agevolazioni a favore delle imprese musicali
Con il Decreto Cultura sono state stabilite le modalità di utilizzo del credito di imposta per imprese operanti nel settore musica e spettacolo.
Questo bonus è fruibile in compensazione attraverso F24, che deve necessariamente essere presentato tramite i canali telematici Entratel o Fisconline.
Solo le imprese che sono attive almeno dal 1° gennaio 2012, che si occupano di produzione di fonogrammi, di videogrammi musicali e le imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli dal vivo possono usufruire del bonus.
Chiaramente il Decreto Cultura, ha come obiettivo quello di favorire la produzione musicale di giovani talenti, gli spettacoli dal vivo e i compositori emergenti.
Resta comunque di esclusiva competenza del Ministero dei Beni Culturali la compilazione dell’elenco delle imprese beneficiarie del bonus e stabilire l’importo per ciascuna di essa. Tale elenco sarà inviato successivamente e in via telematica all’Agenzia delle Entrate. Questa avrà invece come compito quello di effettuare i controlli automatizzati.
Con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 23 dicembre 2015 vengono fornite le istruzioni per fruire del credito di imposta a favore delle imprese musicali.
Ecco quali spese possono essere considerate “utili” ai fini del credito di imposta:
- Le spese di montaggio, missaggio, masterizzazione, digitalizzazione dell’opera;
- Compensi che riguardano tutta la fase di creazione e di evoluzione dell’opera, come ad esempio i compensi che spettano agli interpreti, al direttore artistico, all’ingegnere del suono e ai tecnici;
- Spese per la formazione e l’apprendistato;
- Utilizzo e noleggio degli studi di registrazione;
- Noleggio e trasporto di materiali e strumenti;
- Spese di realizzazione e di creazione grafica;
- Le spese per la promozione e la pubblicità dell’opera.